PARLA MUSSOLINI

PARLA MUSSOLINI PARLA MUSSOLINI Ecco il testo del discorso pror nunciato dal Duce alle Camicie Vere e al popolo di Treviso: Camerati ! Con questa mia troppo breve sosta nella vostra fierissima terra, si compie la prima fase del mio viaggio tra le Centi delle Venezie. (La folla grida lungamente: « Ritorna ! Ritorna ! »). Da questa città e da questa terra che ebbe l'orgoglio di vedere nuovamente le Armate italiane raggiungere una delle più grandi vittorie ohe la storia del mondo ricordi, desidero invitare tutti gli Italiani che in questo momento mi ascoltano, a compiere, non soltanto nella ricorrenza del Ventennale della Vittoria, un pellegrinaggio dalle rive del Piave ai costoni del Carso. Essi vi troveranno, in primo luogo, i monumenti che noi abbiamo dedicato alla memoria dei nostri Caduti, monumenti che hanno una architettura gigantesca. Le gloriose Madri dei nostri Eroi potranno vedere i nomi dei loro Caduti, dei loro Cari incisi in un metallo che sfiderà i secoli. Poi vedranno ciò che l'Italia ha fatto in un ventennio nelle terre redente. Ferve un vigore di vita in quelle terre: a Trieste e a Corizia; officine, cantieri, stabilimenti, centrali elettriche uniche al mondo; e inoltre vedranno che le popolazioni alloglotte, piccole frangie della grande massa slava venute al di qua dei monti in altri tempi, hanno dimostrato, con le loro spontanee manifestazioni, di essere pienamente partecipi alla vita della Nazione italiana. Nessuno ha spinto, al mio passaggio, le popolazioni alloglotte della Valle dell'Isonzo. (Applausi vivissimi). Un battaglione di Camicie Nere, composto totalmente di alloglotti, ha sfilato dinanzi a me, a Trieste, in Piazza dell'Unità, in un modo semplicemente superbo. (Si grida :• «Viva il Duce !»). Queste popolazioni sentono l'orgoglio di partecipare alla nostra vita nazionale ed imperiale, ragione per cui si può osservare a taluni acidi e malevoli polemicai d'011reAlpi, che, per porre taluni problemi, occorrono particolari circostanze storiche, e occorre sopratutto che tali problemi, abbiano determinate proporzioni. Se oggi la Cecoslovacchia si trova in un momento, che si potrebbe chiamare delicato, gli è perchè non era semplicemente -- ormai si può dire «era» •- Cecoslovacchia, ma Ceco - tedesco • polacco magiaro - ruteno - romeno Slovacchia. Ora insisto perchè, dal momento che si. affronta questo problema, lo si risolva in modo integrale. (Acclamazioni). In questo momento, il Primo Ministro britannico, che ha preso l'iniziativa politica, sta pilotando la navicella verso il porto della pace. (Approvazioni). Secondo un telegramma dell'agenzia ufficiale francese, il Governo ceco, dopo una intera notte di consultazioni, ha accettato stamane la proposta franco-britannica formulata nella riunione di Londra. Tutti gli stranieri obiettivi hanno dovuto constatare — forse a malincuore — che di tutti i popoli d'Europa quello che è rimasto più tranquillo dinanzi a questa crisi, è stato l'Italiano. (Applausi prolungati). Ciò è dovuto alla Rivoluzione fascista (applausi, grida: « Al Duce! Al Duce!) che ha finalmente fatto gli Italiani. Oggi non ci sono più Italiani di ponente o di levante, del continente o delle isole: ci sono soltanto degli Italiani (applausi prolungati), degli Italiani che, sotto i segni del Littorio, sono sempre pronti a combattere e a vincere.

Persone citate: Centi, Duce