L'odierno incontro anglo-francese e il peso dell'atteggiamento italiano

L'odierno incontro anglo-francese e il peso dell'atteggiamento italiano L'odierno incontro anglo-francese e il peso dell'atteggiamento italiano Un Consiglio del Gabinetto inglese durato cinque ore ha ascoltato le relazioni di Chamberlain e Runciman Londra, 17 settembre. H Gabinetto britannico è rimasto riunito oggi per cinque ore ad ascoltare prima il rapporto di Chamberlain sull'incontro .con-Hltler e poi l'esposizione di Lord Runciman sulla situazione in Cecoslovacchia. E' noto, che Runciman ha informato il Governo della ostilità recisa di Benea all'idea di un plebiscito o di un distacco delle terre sudetiche; invece non si è in grado di apprendere assolutamente nulla su ciò che ha narrato Chamberlain; il rapporto del Primo Ministro sarà tenuto segretissimo, si dichiara, almeno fino a quando il Governo britannico non avrà avuto un ampio scambio di vedute con il Governo francese. « Se il plebiscito fosse respinto... » Tale scambio di vedute è fissato in ogni modo per domani,-poiché arriveranno qui Daladier e Bonnet, i quali si incontreranno già in mattinata con Chamberlain e Halifax. Si intende che qualche cosa potrebbe essere rivelato ai pubblico se i quattro uomini si accordassero in merito al piano che viene attribuito a Hitler e cioè la soluzione mediante il plebiscito. LObserrer di domani, in una nota del suo collaboratore diplomatico dirà, a proposito della soluzione del problema cecoslovacco: « essere notò che Mussolini si è impegnato in questo senso: se il plebiscito sarà rifiutato l'Italia non potrà rimanere neutrale; ma se il plebiscito sarà concesso, ri marra neutrale di fronte a guai siasi conseguenza dei risultati di questa consultazione del popolo sudetico. Tale atteggiamento — dice il giornalista — costituisce un importante elemento del problema. Un altro fattore è pefò dato dalla certezza che se il principio del plebiscito costituirà la base ' di soluzione, , l'autodecisione non dovrà essere concessa soltanto ai Tedeschi sudetici, ma anche ai Magiari, al Polacchi e alle altre minoranze nazionali ». Sembra che se dipendesse dal Governo britannico la proposta di un plebiscito cosi energicamente avanzata dall'Italia sarebbe accettata senza serie difficoltà qualora venissero stabilite alcune garanzie. Il problema dinanzi al quale i Ministri si sono trovati oggi era dunque, con ogni probabilità, il seguente: è possibile esercitare sufficienti pressioni sul Governo di Praga perchè si conformi al principio dell'autodecisione nel riguardi delle popolazioni tedesche di Boemia? Consigli alla Francia E' estremamente interessante la osservazione che fa al riguardo uno dei più autorevoli scrittori di parte conservatrice, e cioè « Scrutator », nel Snudai/ Times, che apparirà domani. Egli dice che se la Francia e l'Inghilterra sono pronte in determinate circostanze a sacrificare la loro gioventù per amore della Cecoslovacchia, hanno anche il diritto di porre le loro condizioni e la Cecoslovacchia ha il dovere di rispettarle. y La causa dell'Indipendenza cecoslovacca merita il massimo rispetto — dice 11 commentatore, — ma dopo tutto una nazione non è veramente indipendente se è costretta a chiedere al suoi amici cose irragionevoli ». In questo rilievo c'è un ammonimento a Praga che dovrà essere meditato, perchè « Scrutator » parla talvolta in nome di influenti circoli londinesi. Senonchè lo scrittore rivolge un ammonimento pure alla Francia là dove dice che, se si potesse immaginare una guerra francotedesca durante la quale i Tedeschi si mantenessero sulla difensiva e cosi la sicurezza francese non fosse minacciata, l'Inghilterra sarebbe autorizzata a rimanersene neutrale nonostante le ultime prese di posizione ufficiali.' Daladier e Bonnet dovranno dunque usare prudenza e non fare gli intransigenti. Se però si dovrà giungere alla guerra, l'iniziativa del Primo Ministro, che si è coraggiosamente posto in contatto personale col Fuhrer, avrà dato all'Inghilterra, dichiara « Scrutator», ' un'arma morale di gran dissimo valore. E prosegue: « La nostra coscienza. sarà tranquilla Le guerre sono vinte e perdute prima, che con le armi con la coscienza della ragione o del torto. Perciò è doppiamente armato colui che non lasciò nulla di intentato pur di conservare la pace ». La conferenza anglo-francese di domani è solo uno degli aspetti della situazione. Essa è stata resa necesasria dall'esistenza di im pegni contrattuali franco-cecoslovacchi nei riguardi dei quali si ricorda tuttavia a Londra che già dopo la rioccupazione della Rena nia, Flandln dichiarò non poter più la Francia appoggiare la sua politica sulle alleanze orientali. Colloquii con Grandi Ma Londra si mantiene in contatto pure con Roma e Washington. Quando il Consiglio di Gabinetto odierno non era ancora finito, l'Ambasciatore d'Italia, conte Grandi, che era stato invitato al Foreign Office, ha avuto un colloquio di circa tre quarti d'ora con il segretario permanente di quel dicastero, sir Alessandro Cadogan. Si apprende al riguardo che scopo dell'incontro era di mettere subito al corrente 11 rappresentante di¬ plomatico d'Italia perchè ne riferisse al Duce e al conte Ciano sulle questioni che erano' oggetto di esame nella riunione governativa. Dopo Grandi arrivava al Foreign Office l'Ambasciatore degli Stati Uniti, Kennedy. La popolazione di Londra si dà ferventemente alle preghiere in questi giorni. L'Abbazia di Westminster, che viene tenuta aperta giorno e notte, è continuamente affollata di gente che si inginocchia e silenziosamente prega intorno alla tomba del Milite Ignoto. Operai e soldati, impiegati e infermiere, suore e marinai si inginocchiano accanto a uomini di governo provenienti dai vicini Ministeri, a signore che si fanno portare all'Abbazia in lussuose automobili, a sacerdoti, generali e persone di ogni ceto. E' una manifestazione commovente, caratteristica dei momenti in cui l'Inghilterra vive ore angosciose. L'ottimismo Infatti è qui molto superficiale. Gli inglesi sperano nel meglio, ma si preparano per il peggio. Vice 11 Duce a Cesena alla Mostra dei prodotti alimentari