La risonanza internazionale dell'articolo del "Popolo d'Italia,, di Guido Baroni

La risonanza internazionale dell'articolo del "Popolo d'Italia,, La risonanza internazionale dell'articolo del "Popolo d'Italia,, La necessità di accordare il diritto di autodecisione ai vari popoli dello Stato cecoslovacco Giustizia per tutti Roma, 15 settembre. Due fatti, due avvenimenti positivi balzano oggi dal clamore confusionario di tante notizie, di insipidi piani, di irrigidimenti e di manovre, che in questa ultima settimana hanno tenuto sospeso, diciamo pure, il respiro all'Europa. Al pacifismo democratico guerrafondaio, che ha rivelato chiaramente il suo obiettivo in una guerra mondiale, i di cui fautori non avrebbero certo tardato a battezzarla poi « guerra per la pace », sbarrano la strada od indirizzano tutta la situazione su un nuovo piano realistico di giustizia e di possibile conclusione: 1) il chiaro e preciso atteggiamento, o per meglio dire, il pùnto di vista italiano, come risulta dalla « Lettera a Runciman », pubblicata dal Popolo d'Italia; X) la coraggiosa iniziativa del Primo Ministro britannico. , Non è la prima volta che Chamberlain rompe i ponti con quei settori della politica britannica ed europea, che prendono fiato e danno corpo e consistenza a tutto quel complesso succedersi di procedure del societarismo democratico internazionale, che opera da Londra a Parigi a Mosca, e che ha stretto, in questi ultimi giorni, le sue fila intorno a Praga, incoraggiandola nella sua ostinata posizione di folle intransigenza. Siamo, quindi, lieti di poter riconoscere a Neville Chamberlain tutta la tempestività di questo suo gesto che potrà, se il Primo Ministro non si farà turbare da ipocrite e false influenze, dare buoni resultati. Si tenga presente che la parola di Praga, mentre si svolgeva il colloquio fra il Primo Ministro britannico e il Fuhrer, era al cannone. Nei Distretti dei Sudeti le vittime non si contano, si spara all'impazzata contro la folla inerirne, si uccidono donne e fanciulli, le autoblinde spargono il terrore I nelle città e nei paesi, le autorità militari cèke giungono perfino olla forzata coscrizione di elementi I «noetici, a cannonate si distrug-1 gono le sedi del partito sudetico. : E' un fiume di sangue che la sol- \ dataglia di Benes ha aperto con una ferocia che fa impallidire il ricordo delle più lontane e barba- ; re persecuzioni. L'asiatica influenza bolscevica I ha di che rallegrarsi per il sinistro ! furore dei vassalli di Praga. Ecco le condizioni in cui oggi j Renes pretende governare i popòli soggetti alla sua democratica dittatura. Di fronte a questo quadro che incita aHa ribellione gli j spiriti più calmi, la visita di Cham-1 berlain a Hitler può essere più che ! salutare. Ma occorrerà far presto | e seguire la via diritta. Il proble- ! ma va risolto fino in fondo, in tutti i suoi aspetti, in ogni dettaglio. Non si tratta solo, lo tenga presente il signor Chamberlain, di un problema sudetico, ina di diversi probleìni che prendono i nomi dalle popolazioni che con i tedeschi sono impegnate nella lotta contro Praga per la loro autonomia. Da lord Runciman, che ha vissuto in queste ultime settimane tutta la tragedia di questi popoli, die ha sentito tutta la loro fede, non sarà difficile al signor Chamberlain informarsi a fondo ed esattamente, per porsi, con netta decisione, dalla parte della giustizia. Alla caparbietà di Praga basterà rispondere, come si legge I nella lettera a Runciman, che ri-, vela la mano e la mente del Duce,' che l'Inghilterra ci penserà sette] volte sette prima di scendere inj guerra per difendere l'incolumità \ dello « Stato salsiccia ». Più di tre] milioni di tedeschi, due di slovacchi, poco meno di un milione di magiari e quasi centomila polacchi sono fermamente decisi a rompere il cerchio di schiavitù imposto loro da Praga. Questa è la sola realtà che bisogna coraggiosamente affrontare. E nella lettera ùel Popolo d'Italia si delinea, in tutta la sita semplicità, il mezzo'per la radicale estirpazione del {bubbone cecoslovacco. Comet Lu \ lettera parla chiaro. Attraverso ij plebisciti di quelle zone còtnpatteSnoli conseguente annessione ai po-1poli fratelli, e con le cantonalizzazioni paritarie in quei Distretti dove le razze si sono terribilmente frammischiate. Questa, l'unica e integrale soluzione che può dare la pace all'Europa. , Alla luce dell'iniziativa di Cham- berlain, che, se ha trovato larghi,consensi, non' ha disarmalo certi\sistematici oppositori, il monitoi italiano, la proposta contenuta nell'indirizzo rivolto all'arbitro bri tannico che da tempo si trova a Praga, acquista un valore di inderogabile attuazione. Alla tempesti vita dimostrata dal Primo Mini¬ stro di Inghilterra, dovrà, dunque, seguire, ed al più presto,_ quella azione che oggi si palesa indispensabile- Ci sono, è vero, ancora oggi t negratort di questa salutare operazione, i fautori della guerra si agi- tana sostenendo, in base a formuìe di un tecnicismo cinico che non può trovare alcun fondamento se non nelle ambizioni dei suoi assertori, che è necessario battersi per sostenere la causa cèca. Ma di questo monito che si leva e si annulla nel rinnegare il proprio principio del diritto dei popoli a disporre di se stessi, sarebbe un delitto tener conto. Mósta è alla sua base; e non è soltanto al Cremlino, ma bensì a Parigi, a Praga, a Londra. Il suo veleno serpeggia per l'Europa, gli avvenimenti presenti ne danno prove inconfutabili. L'Italia fin dal primo momento ha precorso gli eventi, ha detto la sua ferma e precisa parola. Questa sola, se si vuole l'ordine, la pace e la giustizia, occorrerà seguire. Il resto son chiacchiere, e in questi momenti occuparsene, sarebbe una follia. Guido Baroni