Una giornata di sangue
Una giornata di sangue Una giornata di sangue Conflitti in tutte le Provincie sudetiche - Sedici morti secondo le prime notizie giunte a Praga - Funziona la legge marziale (DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE) Praga, 13 settembre. Purtroppo incidenti (e dalle voci, che sempre più si accreditano, molto gravi) sono avvenuti in tutta la zona sudetica. Tutte le considerazioni e le induzioni cedono quindi il passo alla cronaca che mai, come in questo momento, è sembrata tanto oscura, per non dire addirittura tetra. Si può dire che dopo il discorso di Hitler tutta la zona dei Sudeti Si sia infiammata quasi di colpo, dando luogo a dimostrazioni e a conflitti che implicano una lunga elencazione di vittime. Questo stato di cose ha accelerato, come prevedevo, da parte del governo di Praga l'applicazione delle misure eccezionali lasciate stanotte in sospeso. E quantunque una misura totale, cioè comprendente tutto il territorio della] repubblica, non sia ancora stata \ sottoposta alla firma del presidente, è certo che non lo «stato di eccezione » ma il vero e proprio stato d'assedio è stato già instaurato in olio distretti della zona sudetica, e cioè in quelli di Karlsbad, Asch, Krunau, Eger, Chodau, Nejdeck, Prisecniene e Falkenhau. Si può dire, anzi, che sembra di notare anche nella capitale un'applicazione di « stato eccezionale » per gradi. Certi provvedimenti infatti sono già stati applicati da stamane. Le forze di polizia sono state aumentate in larga misttra, si comincia a notare la circolazione di autocarri militari nelle vie e nelle piazze. In pari tempo è facile identificare numerosi riservisti di ogni età, fino alla cinquantina, ciò che fa pensare che provvedimenti militari di portata anche più grave siano alle viste. Si parla infatti di effettivi che supererebbero il mezzo milione. Ma veniamo al nocciolo, che ben si può dire sanguinoso, della questione rappresentata dalla situazione esplosa oggi nei Sudeti. Vi sarebbe già il tragico bilancio dì sedici morti, di cui nove sudetici e cinque o sei rappresentati da gendarmi e da militari. Le notizie non sono ancora confermate ufficialmente, ma riferite già da giornali della sera. I conflitti sono avvenuti talvolta tra dimostranti e polizia, tal'altra fra sudetici ed estremisti ceki. Comunque è certo che mentre telefoniamo, le vie e le piazze di parecchi centri dei Sudeti sono percorsi da autoblinde, da camion di truppe e di polizia, mentre di quando in quando echeggiano sparatorie e passano autoambulanze. Da Toeplitz si informa che è rimasto ferito un deputato sudetico e con esso tre gendarmi. A Bodenbach sarebbe stata presa d'assalto la caserma della gendarme¬ rìa. Fortunatamente non vi sono vìtthne, ma soltanto rotture di vetri e danni superficiali. A Falkenhau, località ove l'altra sera una bomba era esplosa nella casa nazionale czeka, sono avvenuti grossi disordini. Si deplorerebbe un morto. Entrano anche in funzione da oggi i consigli di guerra e vi sono reati per cui è comminata la pena di morte. Mentre vi telefono, la situazione della capitale appare, contrariamente a quanto si potrebbe credere, abbastanza tranquilla. All'ultimo momento veniamo a sapere che un certo contatto potrebbe stabilirsi domani fra la delegazione sudetica e il capo del governo cecoslovacco. Domani ricorre pure l'anniversario della morte di Masarik. E' una data che in questo momento va particolarmente tenuta d'occhio. Darà luogo a manifestazioni? Curio Mortati
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