Segni eloquenti di progresso in tutte le specialità di Aldo Marsengo

Segni eloquenti di progresso in tutte le specialità ggg "—1 DOPO I CAMPIONATI DEI G.G. F.F.-i Segni eloquenti di progresso in tutte le specialità Da sette anni da che sono stati creati i Campionati nazionali dei Giovani Fascisti crediamo che mai risultati più probanti si siano ottenuti come nella edizione testé conclusasi a Torino. Ogni anno, è vero, ha segnato un passo in avanti, se non sempre dal punto di vista qualitativo, almeno da quello quantitativo, ma quest'anno, in tema di progresso, si è fatto addirittura un Dalzo prodigioso. Si è parlato dell'ammissione degli atleti ■ di seconda serie, ammissione per la prima volta decisa quest'anno in vista delle modificazioni apportate al regolamento del Gran Premio dei Giovani e della istituzione del Campionato italiano a squadre e per elevare il tono tecnico della manifestazione; si è detto che gran parte dei risultati ottenuti allo Stadio Mussolini devono proprio imputarsi alla prtsanza dei « seconda serie ». Ma all'infuori di questo, tenendo presente che gli atleti di II serie in fondo non rappresentavano che una minoranza, occorre dire subito che quanto si è ottenuto nei Campionati dell'anno XVI è frutto della preparazione e degli enormi progressi non di poche individualità, ma di una massa sterminata che anno per anno, con ritmo crescente, va esprimendo dal suo seno atleti di sicuro avvenire. A voler valutare 11 vasto, metodico, proficuo lavoro di propaganda svolto dalla G. I. L. in ogni centro abitato della penisola basterà ricordare che i duemila atleti convenuti a Torino pei Campionati sono usciti da una serie interminàbile di selezioni che, al loro inizio, hanno dovuto operare su una massa di ben duecentomila giovani. A conferma poi dei prò gressi realizzati da questo esercito di atleti ricorderemo che pei recenti campionati, allo scopo di va lorizzare il contenuto tecnico, si erano stabiliti, per ogni gara, dei minimi. Ebbene, non solo questi minimi sono stati largamente su- perati dalla quasi totalità dei con correnti, ma in molte gare, a cominciare dalle prime eliminatorie, i primati furono battuti più volte e da più di un atleta. Vedere, adesempio, le prove dei 200, 400 e 1500 metri e il lancio del martello. L'esame dei risultati porta a constatazioni ancora più confortanti. In effetti, i tempi e le misure registrati in alcune prove possiedono un valore che supera l'ambito dei Campionati dei Giovani fascisti per acquistarne uno più vasto, che interessa direttamente l'atletismo nazionale. A questi risultati di eccezione appartengono i 22" 5/10 realizzati dal « terza serie » torinese Baldini nella finale dei 200 metri, i 49" e 6/10 di Troiani nei 400 metri, i 15"9/10 di Verlicchl e Buonaccorsi nei 110 ostacoli, 1' l'56"4/10 di Bard negli 800 metri, l'l,86 di Don adoni nel salto in alto (in questa prova ben 45 concorrenti superarono i m. 1,60, venti gli 1,70 e 6 gli 1,80), i 7,10 di Gntti nel salto in lungo, l 13,84 di Casarotti nel salto triplo, i 48,35 di Consolini nel disco e i 59,25 di Drei nel giavellotto. Astrazione fatta dei risultati, le gare dove si notò un miglioramento collettivo più netto furono quelle dei 200, dei 400, degli 800 metri, del salto in alto, del salto in lungo e di quello triplo. Scarseggiano, invece, gli elementi di valore nei 100 metri e in genere in tutti i lanci, a cominciare dal peso, il cui primato, unico, non venne battuto negli attuali campionati. Nel 3000 siepi s'è notato un progresso ch'è un buon indice per Pavvenire di questa prova, tuttora priva di grandi specialisti. Passando dai risultati tecnici a quelli ottenuti dai vari Comandi bisognerà rilevare il notevole passo in avanti compiuto specialmente da Milano e Torino. Per riferirci solo agli ultimi anni, Milano dal sesto posto nel Campionati 1937 è passato quest'anno al primo, mentre Torino, dal sesto del '36 e dal quarto del '37 è saltato al secondo. Verona e Napoli, nel confronto dell'anno scorso, hanno mantenuto le loro posizioni, mentre sono retrocessi notevolmente Genova, trionfatore delle due ultime edizioni, Roma e Venezia. Buona l'affermazione di Bologna e Livorno .e significativa quella di Napoli nel settore della marcia e della maratonina. Le posizioni di preminenza di j Milano, Torino e Verona nella ! classifica per Comandi, sono con- . lcato 3 o 2 tìtoli e 2 prWfr"Verona" 4 ti- teli » a nrlmstl fHA pVip in pnneln. fermate in certo qual modo dal numero dei titoli e dei primati conquistati dai tre Comandi. Milano, primo in graduatoria, s'è aggiudi~ titoli e 2 primati, Torino toli e 3 primati. Ciò che, in conclusione, vuol dire che hanno primeggiato i Comandi più meritevoli. Torino, poi, unico fra tutti, ha il merito di aver conquistato titoli e primati con due atleti appartenenti alla terza serie. Aldo Marsengo

Persone citate: Baldini, Buonaccorsi, Casarotti, Consolini, Mussolini, Troiani