IL PROBLEMA del Tevere

IL PROBLEMA del Tevere IL PROBLEMA del Tevere Ina questione vecchissima cbe sia par essere ri " qdmgl Per le piene del Tevere e le conseguenti inondazioni, il dicembre è un mese pericoloso. Infatti l'ultima piena eccezionale del 1937 avviene il 16-18 dicembre, e le precedenti del 1900, del 1870 e del 1598, hanno luogo sempre nello stesso mese. Roma è da poco capitale quando il 28 dicembre 1870 soggiace, in tutta la sua parte bassa, ad una delle più gravi inondazioni del ' Tevere dopo quella del dicembre 1598. Fu allora (1870) che dopo studi rapidamente condotti da una Commissione presieduta dall'idraulico Possenti, vennero iniziati i grandi muraglioni nell'alveo urbano per la difesa dell'Urbe. Prevalse tra le varie soluzioni affacciate quella preminente di difendere la parte urbana di Roma, lasciando che il fiume, nelle eccezionali piene, allagasse la piana del medio Tevere a monte di Ponte Milvio e si espandesse a valle della città. Dal 1900 al 1934 La piena del 2 dicembre 1900 trovò parte dei muraglioni di difesa eseguiti e quindi non apportò danni gravi alla parte bassa della città: le opere di difesa vennero successivamente perfezionate e ampliate, si iniziarono la costruzione dei collettori per gli scarichi e l'arginatura del Tevere a valle a difesa delle bonifiche di Ostia, Isola Sacra e Maccarese. Lo sviluppo della città verso il nuovo porto di S. Paolo e la bonifica agraria dei latistanti terreni, nonché la necessità di difendere la nuova via del mare, richiesero la costruzione di nuovi ponti nell'interno di Roma e di arginature a valle della città, fino alla Magliana. Anche la navigazione fluviale, permessa a navi di piccolo tonnellaggio, fu curata con .la costituzione di un alveo di magra con tirante d'acqua minimo di due metri. La costruzione dei nuovi ponti per l'espansione urbanistica e le nuove arginature a valle furono in netto contrasto con il rapido deflusso delle piene e di questo i tecnici idraulici ebbero subito a preoccuparsi onde evitare che i colmi di piena, nel tronco urbano, avessero a salire eccessivamente. Nel 1934, una Commissione del Ministero dei Lavori Pubblici stabilì, dopo accurati studi, a rimedio dell'avvenuto rallentamento dei deflussi, la creazione di rettifiche al corso del fiume o drizzagni che raccorciando il suo percorso dalla città al mare, ne migliorassero lo scarico. Questo concetto dei drizzagni risaliva al Possenti, presidente della Commissione del 1870. Il piano progettuale consisteva in quattro drizzagni, il primo di essi alla Magliana per lo studio degli ingegneri Coari e Kambo venne collegato alla costruzione di un aereo-idroscalo per la capitale. Questa inser zione di un problema di grande importanza per Roma, data la insufficienza sia dell'aereoscalo del Littorio che dell'idroscalo di Ostia, venne accolta favore volmente dall'Aeronautica e ne fu intrapresa in seguito alla legge del 25 febbraio 1937-XV, autorizzante una spesa di 109 milioni, la costruzione. Il 16-18 dicembre 1937-XVT la eccezionale piena del Tevere, pur con una portata inferiore di 500 me. a quella del 1870, ne superò come altezza il colmo: Non si verificarono notevoli danni in città, ma sia a monte che a valle del tronco urbano il fiume uscì dall'alveo, sormontò gli argini e allagò estese zone coltivate. , ____ La piena del dicembre XVI fu, per i programmi predispo: sti e per le opere in corso, di importanza notevole, essendosi potuto controllare l'efficacia di alcune opere e indirizzare le altre a eventi straordinari del genere. // nuovo programma Gli elementi raccolti consigliarono il Ministero dei Lavori Pubblici a investire del complesso problema una Commissione composta di tecnici competenti dell'Ammiifistrazione e di esperti idraulici. Le conclusioni cui giunse la Commissione furono rese note a fine giugno e il programma delle opere conseguenti ebbe la alta approvazione del Duce. Si deve riconoscere che l'esame accurato, completato con sopraluoghi, non portò le conclusioni molto lontano da quelle delle Commissioni precedenti, essendo nel caso del Tevere il problema preminente quello della difesa di Roma. All'uopo occorre completare il sistema dei muraglioni che hanno fatto ottima prova, presidiandoli con banchine di magra nei tratti di insufficienti fondazioni e ultimare le difese arginali tanto a monte di Ponte Milvio che a valle di Ponte Sublicio. . Ciò è tanto più necessario anche in relazione alla costru: zione dei nuovi ponti urbani che in numero di sei verranno a completare le comunicazioni fra le due rive del fiume. Di questi ponti quello « Duca d'Aosta » sull'asse del Foro Mussolini, sarà compiuto nella primavera dell'anno XVII, gli altri della «Magliana», «San Paolo » e d'« Africa » sono stati aggiudicati e iniziati da poco e dovranno essere ultimati entro il 1941, quello dei « Fiorentini » e il « XXVm Ottobre » a monte di Ponte Milvio, avranno inizio prossimamente. Le norme poste a base degli gosi stdavosadeunsimscsuseneaugulairzoudelecipfisestdnsssvloscrcaemmfddvcpidcmranuPXedptsndpctpcrfpmeIUdnptavrrgpSdettd studi dei progetti di queste importanti opere d'arte si sono riferite alle conclusioni della predetta Commissione che avvertì la necessità di ridurre il più possibile gli impedimenti al deflusso nell'alveo urbano e questo per evitare o almeno ridurre al minimo i rigurgiti. Nel tronco del Tevere da Roma al mare si procederà a una generale regolarizzazione dell'alveo, allo svasamento delle golene, si amplieranno le curve, si effettueranno opportuni spostamenti degli argini in modo da poter contenere un maggior volume d'acqua. Con tale complesso di lavori sarà migliorato notevolmente il deflusso di piena, ottenendosi un abbassamento dei colmi che si calcola nel tronco urbano almeno di un metro. / nuovi bisogni JnLa costruzione dell'aero-idroscalo della Magliana che per la sua ampiezza e per i comodi servizi progettati risponde alle necessita turistiche sempre in aumento di Roma, sarà prose' guito senza intralciare la regolazione dei deflussi del fiume, iacchè a questo provvede il rizzagno in costruzione a Mezzocammìno. In questa località un ponte sul drizzagno, settimo dei nuovi, da monte a valle, col legherà gli impianti aeronautici alla Via del Mare : questo ponte potrà, quando se ne verificasse in seguito il bisogno, essere elemento base per la costruzione di uno sbarramento del fiume. Per quanto si riferisce alla navigazione, questa è stata considerata nella situazione e consistenza attuale, così come si svolge da Fiumicino a San Paolo. Essa si avvantaggerà dello sviluppo dell'approdo di Fiumicino ove si dovranno prolungare i moli guardiani. Fiumicino, con la zona bonificata da Romal mare, sarà difesa dalle piene eccezionali con un adatto siste ma arginale. Ripeto ancora che il problema del Tevere, nelle sue linefondamentali, è rimasto quelldel 1870, riportato alle sue basdalla piena del 1937. Anche lvarie Commissioni si sono necessariamente attenute al compito principale della difesa idraulica di Roma. Ma con la valorizzazione agricola del territorio a valle di Roma e con la costruzione dell'aero-idroscalo i termini si sono ampliati e il problema di difesa non ha più i limiti strettamente urbani Ponte Milvio-Porto San Paolo. La Commissione del 1938XVI, si è preoccupata di questo e ha consigliato nell'esecuzione delle opere predette la celerità per alcune, la gradualità per altre, così da consentire ulteriori soluzioni se quelle apportate non si rivelassero, alla stregua dei fatti, pienamente sufficienti. A valle di Roma i lavori proposti hanno già avuto inizio, secondo le direttive della predetta Commissione. Resta da studiare il vasto problema del medio Tevere, su cui i tecnici dovranno esprimere il loro pensiero e ciò sia in funzione di allentamento delle punte di piena, che di contenimento dell'acqua ad uso irriguo e idroelettrico. Giuseppe Cobolli Gigli Ministro dei Lavori Pubblici lgmpiaMptcinislVpsacas

Persone citate: Duce, Giuseppe Cobolli, Isola Sacra, Magliana, Mussolini, Ponte Milvio, Possenti