Il congresso storico si chiude con vibranti acclamazioni al Re Imperatore e al Duce

Il congresso storico si chiude con vibranti acclamazioni al Re Imperatore e al Duce Il congresso storico si chiude con vibranti acclamazioni al Re Imperatore e al Duce jn . i il 1 i n» • in pieno successo della Mostra del Risorgimento ,. L'ultima seduta del 26.0 Con gresso del Regio Istituto per la storia del Risorgimento italiano, ha ancora richiamato ieri mat Una nel salone delle feste a Pa lazzo Madama, insieme con 1 congressisti, un foltissimo stuolo di personalità e di siudiosi. Ed è cosa ben gradita a chi come noi, ha assistito all'intero svolgimento dei lavori, constatare anche que sto interesse, diremo cosi, esterno, che il congresso, con tanta abilità e signorilità, sempre pre¬ sieduto dal Quadrumviro Cesare Maria De Vecchi conte di Val Clsmon, ha esercitato: lo dimo stra la presenza all'inaugurazione e alle sedute di tanti esponenti della politica, della cultura e del le associazioni più benemerite della Patria, oltre ai già nominati, dall'on. Ezio Maria Gray, al dottor Màdaro direttore della nostra Biblioteca civica, al conte Giriodi di Panissera, pr^ia jnte della presidente dei volontari di guerra. Il Risorgimento e i romeni All'aprirsi della seduta di ieri, 1 « Combattenti », all'avv. Costino, I notiamo, corno di consueto, in prima fila, tra i maggiori, l'on. Ercole. 1 senatori Salata, Pietro Orsi, Tournon, il prof. Rodolico e il conte Buraggi. Viene comunicato ufficialmente il testo del telegramma inviato al Duce, che è ,,. - ".seguente: «Ventiseiesimo Con i ■ * ri., Rp„in Tstitiitn npr in gesso de Regi'Istituto per la | ao™ J«' if,^°Fgm^,°' MPrJr" peneie^faS atef artence ij .. 0i„ ,„ della nuova Storia. - De Vecchi <« Val Cismon ». Ha poi la pa ™\ « Pr°f- Petre Ciureanu che I 'n base a nuove interpretazioni $ documenti tratta ài Nicolo 1 Tornaliec^ ambasciatore di Vene f ^f'fL™1 /8*£»; qutìe, a Proposito de , "oto. cai-attere del Dalmata, 1 Pfelidente fa arpte riserve, li Pr°f- ^ihai San.?]an"' che viene ia.lla tribuna subito dopo, intral -«•»• « ,con.^ss5 su' c°rrlsP°n' denti italiani che durante la guer ra td °r,lente de> 1876-78 molto , contribuirono a far comprendere i.1" Italia ,la Romania allora in jlo"a per la propria indipendenza, ,s' E- De Vecchi ringrazia i due relatori romeni che continuano la : tradizione degli scrittori loro con ■ nazionali nel contributo alla sto na d Italia, od estende il ringra ziamento alla Reale Accademia romena, di cui i relatori sono ai lievi. Il congresso sottolinea le pa¬ tnsadzcclmqdabsatgrlcddG2lpsrtaptnrsdmmnlcsdmppdlscsctpcnsbssl role del Presidente con calorosi! applausi. I! Le inondazioni dell'Agro vercel- | lese nel 1859 offrono al senatore conte Adriano Tournon l'occasio ne di svolgere brillantemente al cuni appunti sulla relazione del, l'ing. Carlo Noè, che di quella fa niosa manovra d'acqua ordinata dal Comando militare per dar temP° all'esercito francese di con giungersi con quello piemontese, ifu l'esecutore. Profondo conosci- t tore della materia, il sen. Tournon, che è riapparso, al congresso dopo aver partecipato a Roma alla grande riunione del Comitato del grano, sa avvincere l'attenzione dei presenti, ricostruendo con dati uì. aulici ed altimetri ci e con la scorta di alcuni elementi locali, 1' esecuzione dell' allagamento e gli effetti prodotti da|8questo sistema di difesa che die- _tqstsade ottimi risultati. E' vivamente applaudito. Il congresso ascolta quindi la bella relazione che il collega Giuseppe Ponterossi, appartenente d—5sL, , i—alla nostra Redazione della capi- dtale, svolge sui processi della Sa- 4gra Consulta per l'insurrezione '5romana del 1867. Il relatore, sul la scorta di una quindicina di in cartamenti dell'Archivio di Stato di Roma, sfuggiti allo « scarto » dei processi politici ordinato dal Governo pontificio alla vigilia del 20 settembre 1870, ha messo in luce, con dotte argomentazioni, particolari sconosciuti su vari episodi del tentativo insurrezionale romano, e sulla procedura, seguita nella istruzione dei processi, apportando alla storia di quell'episodio del Risorgimento un notevole contributo di completazione e di chiarezza. Il Fonterossi raccoglie dall'assemblea le più schiette approvazioni; e il Presidente lo invita a coordinare il materiale oggetto della sua comunicazione per la pubblicazione nella collezione scientifica dell'Istituto. L'atteggiamento del clero E siamo alla relazione che chiude il denso dibattito congressuale. E' del prof. Edoardo Pedio, che esalta attraverso documenti di un interesse decisivo il patriottismo del clero e dei cappuccini della Basilicata dopo il 1860. di fronte all'attegtrismeito del Cardinale Antonelli, ostile all'unità d'Italia. Nico'ò Rodo'ico. interloquendo —d77PcKrIUcamtlvgmpvnsi compiace col prof. Pedio per le tcopiose notizie "apportate a illù strazlone del tema, in modo spe clale ora che il Governo ha au torizzato l'apertura degli Archivi provinciali. Spiega Ta linea di condotta del clero nel Mezzogiorno con l'influenza di taluni nostri scrittori e specialmente del Gio tmllstlberti. Solo con una siffatta di-'asposizione d'animo dei più u^lli [sservitori della Ch'esa. fu possibi- j mle. dice l'oratore, la marcia trion-igfai" di Garibaldi. tIl presidente S. E. De VecchM iInterviene a sua volta nella di-isscuss'one riassumendone i termi-1 dni e dich'arpndo che se l'atte?- j lg'amento del clero minuto uotè mgiovare localmente alla causa ìtdell'unità, per giungere al suo to- tale compi«ier.tc- occorreva però'tche il movimento si trasferisse j gdalla periferia al centro: che al:tgoverno parlamentare succedesse i cun governo di alta e sfida au-ivtorità come quello fascista; che linfine a capo di quest'ultimo go-l f ISe* za Svare alla definitiva pacificazionera la Chiesa e lo Stato. Il Congresso, trascinato dalla arola calda ed eloquente del Quarumviro, scatta in piedi e proompe in un lungo e fremente aplauso all'indirizzo del Duce, auale attesta cosi tutta la sua evozione appassionata. Il Presidente commemora quini con elevate espressioni l'avvntonio Crippa, che per trent'anni diede la sua attività all'Istituto quale esponente del Comitato di Milano. Il sen. Salata chiede in ultimo la parola per rendersi interprete dei sentimenti del Congresso verso S. M. 11 Re Imperatore. Dnuovo l'assemblea balza in piede una vibrante acclamazione aSovrano fa vibrare tutti i cuoriL'oratore prosegue pregando iPresidente di voler far perveni-re al Podestà i ringraziamenti decongressisti per le squisite acco-gliehze loro tributate. Rivolge poal Quadrumviro, a nome di tutti'espressione della più profondaammirazione per il modo incomarabile con cui ha diretto il di-{iòw"ònT"Sorgio"Bardrnzenu T Sì „;„ „„„„„i„i „ * paratóie con cui ha diretto il di-battito, e compiacendosi per i ri-sultati del congresso si dice lietodi rilevare la parte che alla sua organizzazione hanno avuto il presidente del Comitato di Tori segretario generale prof. comm Alberto Ghisalberii. Il Congresso testimonia con una commossa ed entusiastica ovazione, la sua riconoscenza e la sua simpatia a S. E. De Vecchi. l Quadrumviro ringrazia e dopo avere annunciato — a conferma di quanto ieri già abbiamo annunciato — che il 27.o Congresso dell'Istituto si terrà l'anno venturo a Palermo, dichiara chiusi lavori. Questa mattina i congressisti si sono recati in gita alla Sacra di San Michele, a Susa e al Moncenisio. Mentre si svolgeva l'ultima seduta del Congresso, a Palazzo Carignano si aprivano le porte del Museo al pubblico. Una ininterrotta folla di visitatori è sfilata per tutto il giorno nelle magnifiche sale, ammirandone la elegante e sobria decorazione, le scritte patriottiche, i grandiosi dipinti, i cimeli. Il successo si è subito delineato pieno, completo. 1 torinesi e gli accorsi da altri centri, sono rimasti entusiasmati dquesta superba visione che presenta, in una sintesi cosi eloquente, la passione e le gesta del nostro Riscatto nazionale. Il Museo continua ad essere aperto al visitatori. .