I ministri inglesi siedono in permanenza

I ministri inglesi siedono in permanenza I ministri inglesi siedono in permanenza Londra, 9 settembre. Oggi seconda giornata di consultazioni ininterrotte a Downing Street. Si può ben dire che il triumvirato comprendente il Primo Ministro Chamberlain, Il Ministro degli Esteri lord Halifax, e il Cancelliere dello Scacchiere sir John Simon, slede ormai in permanenza. La ragione la si trova nella persuasione generale che la situazione sia andata costantemente peggiorando nel corso dell'ultima settimana, e che tutto sia possibile nei prossimi giorni. La pace europea penderebbe da un filo. Pressioni francesi Al momento In cui telefoniamo il triumvirato, che ha cominciato le discussioni stamattina, con l'aiuto dei soliti collaboratori sir Robert Vansittart, capo consulente diplomatico, e sir Alexander Cadogan, segretario permanente del Foreign Office, sta ancora discutendo e non si sa quando la seduta sarà tolta. I tre uomini di Stato sottopongono a minuta analisi 1 rapporti che giungono da Norinberga, Praga e Berlino di ora in ora, ed esaminano varie proposte le quali, a quanto si assicura, sono il risultato di ferme insistenze francesi. La Francia, nella persona del suo ambasciatore a Londra, Corbin, attende nell'anticamera di Downing Street di essere informata delle decisioni. Sono già noti i suggerimenti di Parigi: che l'Inghilterra si muova a parlare per dissipare l'impressione che in caso di conflitto essa rimarrebbe neutrale e sarebbe pronta a forzare la Cecoslovacchia a cedere, al caso, perfino le terre sudetiche, secondo li plano del - Times » : e sopratutto che l'Inghilterra, quando parlerà, mostri che le sue parole non sono campate In aria, ma si appoggiano su misure di carattere militare simili a quelle adottate dalla Francia lungo la linea Magìnot. Orbene, a detta di tutti i commentatori meglio informati, sarebbe vero che l'ambasciatore britannico a Berlino, Henderson, ha riferito a Londra di non essere riu¬ scito a convincere i dirigenti tedeschi della serietà delle intenzioni dell'Inghilterra. Per questa ragione Henderson ha chiesto oggi un colloquio,a Ribbentrop, e si è intrattenuto con lui per più di un'ora; e per questa ragione a Downing" Street si sta ora redigendo Una nuova dichiarazione, che secondo il redattore diplomatico del Daily Telegraph, dovrà essere molto franca e molto recisa. Essa verrà sottoposta all'approvazione del consiglio di gabinetto di lunedi mattina, e non si dovrebbe escludere che se le circostanze lo richiederanno, essa verrà pubblicata immediatamente dopo la fine della seduta, in modo da essere conosciuta dal Cancelliere Hitler al momento In cui prenderà la parola a Norinberga per pronunciare il discorso di chiusura dell'adunata nazista. La proposta del « Times » La base delle discussioni più direttamente concernenti la questione cecoslovacca è, secondo fonti attendibilissime, la seguente: che le.ultime proposte di Benes debbano servire di base ai negoziati. A Londra non si approva la rottura delle trattative di Praga in seguito agli incidenti di Morawska Ostrava, perchè in base ad un rapporto inviato da un membro della missione Runciman che si è recato a fare un'inchiesta, gli incidenti stessi sarebbero stati esagerati. Negli ambienti ufficiali, Inoltre, si respinge l'idea di un distacco delle terre sudetiche, non solo in base a considerazioni giuridiche e strategiche, ma anche perchè si ri- tiene che talg distacco, suggeritodai Times, risolverebbe un probie-ma di minoranze, e ne creerebbeautomaticamente un altro, in quanto alla Germania verrebbe consegnata una minoranza ceka di circa un milione. Lo stesso Times che oggi ritorna sull'argomento, dice di riconoscere che la soluzione da esso proposta può non piacere ai tedeschi di Boemia e può non piacere ai te-deschi di Germania. In ultima ana-ltsl l'atteggiamento londinese, è che sia desiderabile concentrare tutti gli sforzi per ottenere una soluzione sulla base delle attuali proposte di Benes, e in generale si interpreta la posizione italiana come favorevole a questo punto di vista. L'attenta lettura del bollettino dell'jn/ormu2ion(j Diplomatica di mostrerebbe infatti che l'Italia pure approvando le richieste dei tedeschi e promettendo loro appoggi morali, desidera di rimanere estranea dalla disputa. Tra le idee che sono state afferrate dai Ion dlnesi nelle ultime 24 ore, vi è quella che la Cecoslovacchia possa essere spinta a cedere su tutta la linea, ossia ad accettare nella totalità il programma di Karlsbad con la promessa di una formale garanzia anglo-francese della sua integrità territoriale. Se l'accettazione del programma di Karlsbad pregiudica la sicurezza militare dello Stato, si dice, la promessa anglo-francese restituirebbe a Praga dalla porta quel, che essa, accordandosi con i tedeschi, getterebbe dalla finestra. Ma se dobbiamo credere alle ultime informazioni ricevute da persone che ritengono di conoscere l'atteggiamento del Governo inglese, un tale espediente è stato bensì preso in esame, come tanti altri, a Downing Street, dove non si scarta in queati giorni nulla a priori, ma non avrebbe prospettive di essere adottato. Non si deve però in un momento come l'attuale escludere nulla, perchè ogni ora muta la situazione, e ogni situazione esige di essere affrontata [con nuovi mezzi, ',, . . , u'ji 1 tome la penserebbe Hitler ! stasera, ad esempio, giunge al Daily Telegraph da Berlino un telegramma allarmante r « Da una fonte estremamente attendibile — scrive il corrispondente del giornale — apprendo che Hitler durante uno scambio di vedute confidenziali con alti uomini di governo, ha reso chiaro Ieri il , suo atteggiamento. Secondo lui. , doè gli |tfito tl dl Karisbad do_ i vranno essere accettati incondizio- , natamente dal Governo cecoslo¬ dmdsdrinslLgFsnduumretttdsn La frontiera dei Sudeti. Un poeto di confine nel cuore dell'abitato di Weipert (Cecoslovacchia) presso la città saeeone di Ber nate in