COBOLLI-GIGLI A VIZZOLA visita i nuovi impianti elettrici

COBOLLI-GIGLI A VIZZOLA visita i nuovi impianti elettrici La regolazione del Lago Maggiore COBOLLI-GIGLI A VIZZOLA visita i nuovi impianti elettrici (Dal nostro inviato) Vizzola Ticino, 7 settembre. Le recenti disposizioni impartite dal Duce per l'inizio del lavori di regolazione del Lago Maggiore « allo scopo di sfruttarne al massimo grado il patrimonio Ìdrico a vantaggio dell'agricoltura e dell'industria elettrica », hanno avuto oggi un nuovo entusiastico rilievo con la visita che S. E. Cobolli-Gigli ha compiuto a Vizzola. In questo delizioso angolo della provincia di Varese, tra folte macchie verdi in riva al Ticino, a pochi chilometri dal punto nel quale 11 fiume italo-elvetico, dopo la interruzione del lago, riprende il suo viaggio attraverso la pianura lombarda, quarant'anni fa era costruita una tra le prime centrali idroelettriche sorte nel nostro Paese. Diversa da quelle delle Alpi e degli Appennini per la minore cascata compensata dal volume dell'acqua, derivata appunto attraverso il corso fluviale dal grande bacino antistante, la centrale, potentissima per l'epoca,. contava dieci macchine di duecento K.w. caduna, quindi di un totale di duemila K.w. Iniziatrice ne èra stata la Società lombarda per distribuzione di energia elettrica. La grande centrale Si trattava d'un iniziale e coraggioso sfruttamento del patrimonio idrico della zona, avvenuto in un periodo in cui, come soleva accadere nel passato, sul vitalissimo problema, ora risolto dal Fascismo, damigiane di inutile inchiostro erano state versate da decenni. Successivamente la Società Lombarda, presieduta da S. E. Conti, entrava a far parte del Gruppo « Sip », e fu questo Gruppo che, mentre venivano ripresi in modo concreto gli studi per la re golazione del Lago Maggiore con la costituzione del Consorzio del Ticino, presieduto dall'avv. Sileno Fabbri — studi affidati al sena tore ing. Fantoli — decise di in tensificare io sfruttamento anzi detto, allargando le basi produttive fino a dare la possibilità di un aumento di cento milioni di kw. all'anno, ed includendo pratica mente l'iniziativa in quella più vasta del Consorzio. I lavori, intrapresi con un no mtaS. cotàGedireLoFegoPacepeLCoi nl'itusutrnedodenogigepiLadegudealrederàdi chfomsi lasfpipastcoè Dprtrquneranaoprenapolahatevole impiego di mano d'opera ed Idoora condotti a compimento con un | .anticipo di sei mesi sul termine fissato, consistevano nella creazione di una nuova centrale di fianco alla vecchia, dotata di sole tre macchine, ma della capacità produttiva di 45 mila kw. Il canale di carico e di scarico è f„anto costruito per la portata di 120 mila litri al minuto secondo la vasca di carico, in cemento armato, poggia su solidi piloni dello stesso materiale e finisce in tre condotte forzate, di quattro metri * diametro' conle «aliz- za un salto di circa trenta metri il canale di carico arriva alle condotte dopo cinque chilometri di percorso dalla diga di presa. Il fabbricato, massiccio, dì un'archi- tettura sobria, armonizza con la costruzlone precedente, e tutto i,,, . ' f ' „ „, . 1 insieme con le case per gli uffici, 1 Per 8" operai, per gli impiegati ;e per i servizi, forma un secondo , j to alla sua ! produttrice con un apporto [ battaglia autarchica nel momento i attuale particolarmente signiflcaMtJvo, e ne è rimasto impressio- borgo-a qualche centinaio di metri dall'abitato che lo sovrasta dal ciglio del colle lungo il Ticino. Una comoda strada è stata infine ricavata parallelamente al cana le di carico in aggiunta a quella di comunicazione col paese. La suggestiva poesia del quadro si associa cosi alla formidabile po tenza dei nuovi congegni irradiatori di energia. Il Ministro dei Lavori Pubblici ha voluto vedere questo complesso di opere che la * Sip » ha aggiunimponente attività alla sipomi chdaimpresaio nato. Egli è giunto alla centrale 1 proveniente da Aosta, dove aveva visitato la Cogne e gli altri im 1 pianti idroelettrici, viaggiando ; suiia « 2800 » delia Fiat, ia nuo- vissima, lussuosa vettura dì gran ! classe che sarà presentata fra breve sul mercato e che, guidata j dal comm. Salamano, ha destato j tra le autorità e i gerarchi conve- ^-mU' la Piu -schietta ammirazione, > — . ... r . _ _ c°l Ministro era S. E. Vallaurl, vice-presidente dell'Accademia d I- Italia e presidente della t Sip », BcstnsidgtorvdinsatufrIbtrgnaIsqdd mentre ad attendere il rappresentante del Governo si trovavano S. E. Letta, Prefetto di Novara, col Federale Paladino, le Autorità di Varese con i funziona*-! del Genio Civile di quella città e di Milano, S. E. Conti, col direttore generale della Società Lombarda ing. Cortelli, il^en. Fentoli, gli onorevoli Olmo e Fragonara, l'avv. Sileno Fabbri, l'aw. Pacces e ring. Selmo, direttori centrali della « Sip » e molte altre personalità. ' _ La navigazione fluviale Ossequiato dai presenti, l'on. Cobolli-Gigli ha visitato 1 vecchi e nuovi impianti ed ha percorso 'intero canale sino alla presa situata nella località « Panperduto » sul Ticino; tornato quindi alla centrale ha partecipato ad una riunione del -tecnici convenuti, ascoltando le relazioni del sen. Fantoli e del gr. uff. Sileno Fabbri sul plano di regolazione del Lago Maggiore. Sul tavolo era disteso il progetto che a suo tempo è stato ampiamente-Illustrato per 1 lettori de La Stampa- dal nostro corrispondente milanese. Il Ministro ha seguito con la più viva attenzione la dettagliata esposizione fattagli ed alla fine si è compiaciuto con 1 due relatori per la mole e la' precisione del lavoro compiuto, che consentirà di attuare un'altra fra le grandi opere di cui 11 Regime ha arricchito l'Italia, ravvivandone profondamente le industrie, il commercio e l'agricoltura. Rivolgendosi poi a S. E. Vallaurl e al suoi collaboratori ha espresso la sua soddisfazione per le realizzazioni compiute, che rappresentano un altro passo innanzi sulla via della nostra liberazione dalla soggezione economlca straniera. La riunione si è chiusa con un vibrante saluto al Duce. Nella regolazione del lago è compresa anche la costruzione di quattro grandi conche sul Ticino, le quali consentiranno la navigazione dal Lago Maggiore alla pianura lombarda, ed il Ministro ha pienamento approvato pure queste opere. Egli ha chiuso la mattinata recandosi alla « rapida » di Miorlna, nel primo tratto del fiume dopo l'uscita dal lago, dove sorgerà la diga di ritenuta. Nel pomeriggio ha proseguito per Varese, visitan- dovi altri impianti, . Intanto sul Lago, a Fondo Toce, si collocava la prima pietra di un ponte, destinato, con più facili comunicazioni, a rendere più attivi i traffici di quella zona. Ed è anch'esso un annoso problema risolto dal diretto intervento di Mussolini. Francesco Oddone.

Luoghi citati: Aosta, Fondo, Italia, Milano, Novara, Varese, Vizzola Ticino