Febbrili colloqui al Quai d'Orsay

Febbrili colloqui al Quai d'Orsay Febbrili colloqui al Quai d'Orsay \sensazione, un Consiglio di Gabi inetto s'è riunito per esaminare la j congiuntura, ed ha deciso di segui \re S"' eventi con la massima at Parigi, 6 settembre. A quanto si apprende dal giornali, 1 soldati in licenza e gli elementi tecnici della riserva di cui il Governo ha, come sapete, disposto l'immediato richiamo In servizio, hanno già raggiunto le rispettive unità. Gli effettivi destinati a occupare le fortificazioni dell'est sono al completo. Gli ambienti autorizzati dichiarano che per il momento la Francia non Intende prendere altri provvedimenti.. Verso altre misure? Comunque, se si tien conto che il Reich dal canto suo ha deciso di mantenere sotto le armi per tre mesi 1 richiamati della riserva che avrebbero dovuto fare soltanto un mese e mezzo, non si può escludere a priori che altre misure precauzionali vengano ulteriormente prese a Parigi. In Belgio, dove 1 provvedimenti militari della Francia avrebbero prodotto uria certa tenzione. Se si considera che una cinquan gcslfntecsvavtsqrnLsttgcmpaptina di unità navali britanniche ! sono state in pari tempo concen- itrate nel Mare del Nord, non si po- i j tra non ammettere che nelle ulti- me quarantotto ore l'Europa ha as- sunto un aspetto che non sembra il jpiù propizio ad alimentare la fidu- ! eia nella soluzione pacifica della 'vertenza cecoslovacca i Bonnet dà prova di un'attività! diplomatica insolita, e nello spa-!zio d'una giornata ha conferito con l'Ambasciatore d'Inghiterra, | con il Ministro di Romania, con ti I di Francia a Mosca, coi Residen-I j ti Generali della Tunisia e del Ma-1 : rocco, e con il Ministro degli Este-1 \ ri di Ibn Saud. E' atteso inoltre ! 1l'arrivo a Parigi di Litvinof. II! commissario agli Esteri sovietico! Peserebbe d. qui prima di recarsi I\>UII il ^-rJ. XI 1.1 Ut laUlliailia, IwVJll i Ministri di Francia a Washington e a Belgrado, con l'Ambasciatore i la Ginevra dove, per impossibile: jene possa sembrare, è imminente una sessione della Lega. Anche Bonnet dovrebbe venerdì partire1 i per Ginevra. Ma negli ambienti del quhj d'Orsav non si nasconde che u suo viaggio è subordinato alla che dj, .* ^ *°H :non 81 sla prodotto in Europa nes-1 i sun avvenimento di carattere ec-1 ! cezionale. Spaak che doveva par-Ie i tire per Ginevra mercoledì, ha rln- ! ]viato la partenza a sabato. |1 sebbene tutta questa sorda agi-1 a tazione sia l'Indice d'una temperatura internazionale elevata, la calma apparente perdura, e la stessa Borsa di Parigi sembra dar , prova di un'accentuata volontà di ajaanglle freddo. La ragione di tal* atteggiamento è da cercare anzi- \ tutto nena fidllcia chP qui sj m,tre p0ter contare a fondo sull'In- jghilterra e sulla Russia, nonché sulle forniture americane; in secondo luogo nella sensazione che Fraga abbia ormai sostanzialmente accettato i desiderata del programma dei sudeti e che in tali condizioni sia irragionevole pensare che il Reich voglia spingere le cose al peggio. Il testo preciso delle nuove offerte di Praga che 1 giornali dicono « definitive » non è ancora noto: se nel valore accordato loro entri dell'esagerazione nessuno ancora a Parigi può dirlo. Ma un dispaccio dell'ufficiosa agenzia Havas da Londra assicura che negli ambienti ufficiosi britannici esse vengono giudicate « estremamen-, te generose », ed è su tale impressione che la stampa francese di questa sera si fonda per dichiarare che ogni speranza d'accordo non è perduta. L'estrema carta di Londra Sembra risultare del resto che sir Eric Phipps, nella visita fatta ieri a Bonnet, gli abbia lasciato intendere che in caso di bisogno Londra non esiterebbe ad incaricare ufficialmente lord Runciman di una vera e propria proposta arbitrale, riservandosi di appoggiarla fino in fondo. E tale prospettiva fa brillare qui la speranza, che anche un eventuale rifiuto delle offerte di Praga da ! Parte di Henlein e del Reich, non isla da considerare come una ìpoitesi assolutamente disperata. Pa- "gì non manca di dirsi, in ogni caso' che 1uanto Piu le conces jslom dl Praga si avvicinano al ! programma di Karlsbaad, tanto 'Pm difficile diventa per l'Inghil i terra l'esimersi dal sostenerle, ! Nella crisi attuale, molta atten!zlone vlene °Sm g'°rn° dedicata alle reazioni romane che i giornali | interpretano nell'uno o nell'altro i modo. Il corrispondente del I manifestandosi favorevole alla te181 tedesca, abbia per programma 1 di astenersi dal gettare olio sul ! fuoco e soprattutto di non susci!tare nuove ragioni di divergenza !fra sè e l'Inghilterra. Nondime Ino, a parer suo, due grandi ordì — « Temps » dalla capitale italiana, esprime l'opinione che l'Italia, pur i ni di considerazioni fanno si che : Roma non possa disinteressarsi della vertenza in corso. Il primo, 1 è dato dall'acuità persistente del problema spagnolo che mantiene all'asse Roma-Berlino tutto il suo valore. Ht,«! », eTn^V^V™ 1 tica estera di Benes, la quale con 1 le sue simpatie per la Russia e Ile sue funzioni di agente di col ! legamento fra Mosca e Parigi, è |una delle cause maggiori dell'at- -1 tuale tensione fra democrazie e a a r i * e - é Stati totalitari. Il giornale ne conclude che, disposta a restare neutrale finché il problema cecoslovacco si mantenga nei limiti delle richieste dei Sudeti, in caso di complicazioni di carattere internazionale l'Italia non esiterebbe a schierarsi dal lato della Germania, nell'ora che le circostanze le detteranno.

Persone citate: Benes, Bonnet, Eric Phipps, Fraga, Ibn Saud, Runciman, Spaak