L'ORA DELLE DECISIONI di Curio Mortari

L'ORA DELLE DECISIONI L'ORA DELLE DECISIONI Riserbo sul progètto del Governo di Praga - Lo accetteranno ì Sudeti ? - Lo respingeranno? E in questo caso che avverrà? - Si riparla di un arbitraggio di Runciman (DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE) Praga, 6 settembre. Starno all'ultimo atto. La folla in attesa davanti a un velario ancora chiuso. Ed essa non sa ancora se il dramma avrà un lieto o un funesto fine. Indubbiamente c'è qualcosa d'incombente nell'aria, diremmo quasi di procelloso. Ma non è detto che tutti gli uragani si scatenino. Ve ne sono che passano, migrando verso altri citili. La consolazione per gli ottimisti non è grassa, è vero... Il piano Benes è insufficiente? Abbiamo parlato di ultimo atto. Una cosa sembra certa: che il piano elaborato — come vi annunciavo stanotte — dal comitato dei ministri cecoslovacchi alla presenza del presidente della reoubblica Benes, sembrerebbe l'ultimo di una serie sfortunata. I circoli cecoslovacchi assicurano che esso racchiude quasi integralmente ali otto punti di Karlsbad, costituenti il piano basilare di cui il partito dei sudeti esige una pronta applicazione. Ma se dobbiamo ascoltare altre voci, che vengono principalmente dalla zona sudetica. anche questo piano sarebbe insufficiente. Il deputato Wollner, nel suo discorso della «.festa della mietitura*, parlando davanti ai ranghi serrati dei sudetici. ha accennato al piano di Karlsbad come a un trampolino di partenza, non a una piattaforma d'arrivo. Il governo cecoslovacco continua invece a considerarlo in quest'ultimo senso, quindi definitivo, « persiste nel dire che oltre queste concessioni non gli sarebbe possibile andare. Secondo tuttavia le ultime voci, non sembrerebbe che anche questa rigidezza sia assoluta. Par»\ che un margine elastico esista aucoiti. E' vero che Henlein. al quale la risposta del governo cecoslovacco avrebbe dovuto essere comunicata subito, è partito oggi per Norinberga ove sarà « ospite d'onore » del Cancelliere del Reich. V'è quindi, per il momento, un'impossibilità quasi materiale di esame e quindi di una risposta ufficiale.! Ma d'altra parte oggi il presidente Benes ha ricevuto alle is,,m il deputato Kundt capo della delegazione sudetica e il dott. Sebenoic-\ ski capo dell'ufficio stampa del partito sudetico. Durante questa conversazione, Benes ha annunziato loro che il Presidente del Consiglio presenterà fra breve al partito sudetico una proposta ufficiale del governo cecoslovacco. Un altro colloquio ha pure avuto luogo oggi fra lord Runciman e la delegazione sudetica rappresentata da Kundt e da Rosche. Alla conversazione erano presenti i signori Gwatkin, Stop, Ford e Henderson esperti della missione inglese. Un interrogativo drammatico Rimane tuttavia pur sempre la incognita del Congresso di Norinberga, e l'enigma circa le dichiarazioni che Adolfo Hitler potrà fa¬ re in rapporto alla situazione, ove nel suo discorso del 12 prossimo venturo (sembra sempre più probabile questa data) egli parli del problema dei Sudeti. Sarà questo discorso negativo c affermativo, in rapporto al nuovo piano del Governo cecoslovacco? E ove fosse negativo — si chiede il pubblico con una certa ansietà — che coda succederebbe poi? Interrogativo che ben si può dire drammatico. C'è chi vuole già vedere nel dìscorso del deputato tedesco Wollner durante la festa delle messi, un'anticipazione del discorso che il Cancelliere pronunzierà a Norinberga. Questa ipotesi dovrebbe essere qualificata, prima ancora che di arrischiata, di irriverente. Non si può presumere infatti di anticipare ciò che il Fuhrer dirà; Egli solo può saperlo. Comuque è certo che se anche questo piano (la stampa ufficiosa, semi ufficiosa o autorizzata di Praga lo dichiara « ultimo » della serie, perchè ogni altro sarebbe ritenuto incompatibile con V integrità dello Stato) dovesse essere respinto, rimarrebbe ancora una carta o chiamiamola — come dicono gli zingari — una sorte. Qualet II ricorso alla decisione plebiscitaria. L'idea di un plebiscito è stata già affacciata. Chi riprende l'idea è proprio il « Lidovè Novinj » che esce a Brno. IGiova notare che questo giornali di cui esce una edizione praghese, gode fama di essere l'ufficioso del presidente della repubblica, Benes). In una corrispondenza da Londra il giornale scrive: Forse, un plebiscito « Il redattore diplomatico del Times riferisce sulla situazione, che non si può affermare di essere usciti dalla crisi. La situazione, come si presenta a Londra, è immutata. E' necessario apprezzare che Hitler ha probabilmente autorizzato Henlein a continuare nelle trattative, pur dipendendo il tutto dal modo in cui, con l'aiuto di lord Runciman, può superarsi l'abisso che divide il punto di vista dei tedeschi sudetici, da quello del governo di Praga. Qualora lord Runciman non riuscisse a superare il punto morto, può ritenersi che Hitler chieda il diritto di autodecisione per l tedeschi dei Sudeti, e il plebiscito sotto il controllo internazionale ». A questa misura estrema, per non dire addirittura estremistica, una notizia di fonte sudetica in data d'oggi contrappone una tecnica cronistica più aderente al momento, e quindi più chiaramente realistica. Così scrive infatti la Zeit. Ieri nel pomeriggio si sono riuniti t ministri politici. La seduta è durata fino a tarda sera; dopo di che è stato emesso un comunicato ufficiale. < Le trattative di ieri — commenta il giornale — sono una conseguenza del colloquio avuto da lord Runciman con Benes nella mattinata, durante il quale il messo di Londra avrebbe fatto cono¬ scere le impressioni riportate da Gwatkin nel suo colloquio con Henlein ». Sempre la Zeit, reagendo al senso di pessimismo improvvisamente diffusosi, riferisce in data 6, in una corrispondenza da Londra: « Il fatto che il pubblico inglese non ha avuto conoscenza in merito al colloquio Hltler-Henlein, è servito ad aumentare la nervosità. Anche il Ministro degli Esteri, Halifax, ri [ornate dal weck end direttamente al Foreign Office, non ha trovato l'atteso comunicato di Praga; uscendo, ha dato disposizioni perchè gli siano date immediate Informazioni non appena giungeranno dalla missione inglese di Praga. Il comunicato non è giunto a Londra che lunedì, con un contenuto che parrebbe esprimesse un senso dì soddisfazione sulla situazione, seppure ancora tesa ». Settimana « crucialissima » Comunque è certo che tensione e distensione avvicendantisi in questi giorni, e assurte in questi ultimi momenti ad un ritmo altamente febbrile, dipendono ora da un fattore innegabilmente grandioso e incombente: Norinberga. \L'eco di questa espressione — cfte ipermea tutta la vita cecoslovacca jin questo momento — è sintetica- \mente espresso da questo passo della Deutsche Presse, organo dei cattolici tedeschi, che dice: * Non vi è dubbio che il Cancelliere del Reich durante la set- tlmana di Norinberga parlerà del- jla questione ceko-sudetica, e di quella cecoslovacca - germanica. Non si sa. però, in qual modo egli parlerà, coivi» non si è saputo nulla del colloquio H'tler-Henletn. L'atteggiamento di Hitler a Norinberga sarà certamente sotto l'influsso delle trattative di Praga. Ma come stanno le cose a Praga? Ne'la sttt.mana scorsa molto f'i trattato, e anche ai primi di questa settimana Si può coniare su di un accordo? Domenica gli ora- sottbtoea?orche ga Mo%urM di Karlsbad permangono ad essere la base essenziale. Prendendo in considerazione le dich'arazioni di Hodza, che affer-ma come le differenze di opinione sdoÙHToefoCrma°h e nfn7oTan"un? si ha ragione di fare dell'ottim-smo. P'encendo, però, qualsiasi giornale ne; quale si legge sempie un « no», s, ha una ragione ri, più per fi re de) pessimismo. * Si è d'accordo nel continuare le tri.t tata e. In questi ultimi por- graie non" 2££SS£V£& do. re-ò al quale devono immedia- tamente seguire fatti concreti. La sltuaz-lne politica oggi sta sotto l'influsso d' Norinberga, mentre l'p.tteg^iamento di Norinberga di-pende fino all'ultima ora dagli svi-luppi della situazione praghese t E' quindi certo, pur non trascurando le prospettive che l'otttmiame riesce ancora a lasciar intravedere, che se la settimana scorsa 6 stuta drtmita cruciale, questache si è minata si annuncia - mssalemi il superlativo — omcia- 'issimi. Curio Mortari