Misure militari adottate dalla Francia

Misure militari adottate dalla Francia Misure militari adottate dalla Francia Richiamo di riservisti per mantenere al completo gli effettivi di fortezza a e o e a a e a e e n , i o i - Parigi, 5 settembre. L'Agenzia «Havas* pubblica: « A causa della situazione internazionale, e cerne conseguenza delle misure importanti di- rinforzo degli effettivi e del materiale prese dalla Germania alla nostra frontiera del nord est, il governo ha dovuto prendere talune misure di vicui esca: e — fra queste — il richiamo sotto le armi di riservisti, \per mantenere ai loro effettivi completi le truppe di fortezza, e l'ordine dato agli ufficiali e ai soldati in licenza di raggiungere le loro guarnigioni. Si tratta, dunque di misure di precauzione inevitabili. Esse non devono inquietare l'opinione pubblica il cui sangue freddo è, del resto, uno degli elementi essenziali della pace. « Secondo le ultime informazioni, la situazione generale sembra piuttosto evolvere verso una distensione sensibile ». i.. . t Stefani ». Perchè ? Parigi, 5 settembre. Per calmare l'apprensione che la nota dell'ffauas sul richiamo parziale dei riservisti, malgrado il tono volutamente blando, non ha rimancato di suscitare u peUt Pa e a a a o y a l d i e i o i a i i n n i o e l e a e i i i o a ) o e , o o risien ricorda che qualche setti-mana fa, al momento in cui cominciarono a manifestarsi sul piano Internazionale degli eventi che sembravano suscettibili di scuotere la tranquillità dell'Europa, Daladier aveva espresso le direttive che animavano il suo governo e che dovevano essere la regola dell'opinione francese dicendo: « Restiamo vigilanti, fermi, e manteniamo sangue freddo ». Prodromi di mobilitazione? Il giornale poi spiega che fatti nuovi sono intervenuti, e fra l'altro che sotto l'apparenza di manovre normali che si effettuano in questo periodo dell'anno, la Germania ha proceduto a concentramentì di effettivi di una importanza sproporzionata alle abitudini militari seguite in tali occasioni. Quelli che in Francia hanno la missione di mantenere l'efficacia delle frontiere al massimo, hanno ritenuto che era necessario dare all'armamento il suo pieno valore difensivo, assicurando la presenza al completo di tutto 11 personale indispensabile alla sua sorveglianza. La situazione speciale creata dai concentramenti di truppe in Germania, il cui effettivo raggiunge per lo meno un milione e mezzo di uomini, ha costretto quest'anno a derogare parzialmente alle abitudini finora praticate dalle autorità militari che in questa stagione, per la necessità dei lavori agricoli, accordavano numerosi permessi ai soldati dell'esercito attivo, e riducevano al minimo indispensabile le chiamate sotto le armi dei soldati in congedo. In tal modo gli ufficiali e i soldati dell'esercito che si trovano in permesso, sono stati richiamati al loro posto, mentre si è proceduto a convocazioni di congedati per completare gli effettivi. « Non si tratta — aggiunge il Petit Parisien — che di misure normalissime di cui il governo tedesco non può in nessun modo meravigliarsi, perchè rientrano nella cornice delle precauzioni, che non possono in nessun modo turbare l'opinione pubblica e che non hanno per oggetto che di concorrere al mantenimento della pace, ispirandosi alla rególa fissata da Daladier: « Vigilanza e sangue freddo ». Ala queste laboriose spiegazioni non convincono gran che e l'impressione causata dall'annuncio dato, è ben lungi dall'essere calmata. I pessimisti anzi vogliono scorgere nella misura presa dal governo i prodromi di una prossima mobilitazione. dbsnqdtprmprtngpGvtdrJprrsbdprnlPldnuesapdnnmacnpesdicssnriscBuptqmIsnCgènSrf E' dunque preparata da questa doccia fredda, che l'opinione pubblica attende con intenso interesse l'apertura del congresso nazional-socialista di Norimberga al quale si attribuisce questa volta, data la gravità della situazione internazionale, una particolare importanza, ritenendosi che le dichiarazioni che il Cancelliere farà domani e il giorno 12, segneranno il punto decisivo per la crisi dell'Europa Centrale. Si guarda al Fiihrer Anche per il Temps, tutto l'Interesse si concentra sulle decisioni del FUhrer per quello che riguarda il problema cecoslovacco poiché è a tale riguardo che « la Germania nuòva dovrà dare prova della sincerità della sua volontà di pace, o della sua risoluzione di ricorrere a mezzi di forza per realizzare i suoi grandi disegni ». A tale riguardo il direttore del Jour mette in guardia l'opinione pubblica contro la soluzione indiretta che Hitler potrebbe prendere e verso la quale, egli crede, sembra avviarsi: quella di un plebiscito, sia pure non pronunciandone la parola, ma limitandosi a proclamare il diritto per le minoranze Sudete di unirsi alla Germania, lasciando loro i mezzi per realizzare questo ritorno alla Madre Patria. - « In tal caso — scrive Bailby — la Francia deve fin da oggi prendere in considerazione, col gabinetto britannico, l'eventualità di un avvertimento assai più solenne e assai più preciso di quelli che sono stati invano prodigati fino ad ora ». I giornali parigini accennano poi al tono calmo ma fermo del discorsi pronunciati ieri da Bon-. net e dall'ambasciatore americano, all'inaugurazione del monumento commemorante l'intervento americano. Entrambi hanno sottolineato che l'amicizia franco-americana non aveva altro obiettivo che di promuovere opere di pace, e tutti e due hanno insistito sulla necessità non soltanto del disarmo, ma di una collaborazione economica internazionale, che assicuri la pace rendendo a tutti i popoli la prosperità ridotta dallo sviluppo del sistema autarchico, cioè dell' economia chiusa. I rossi soffiano nel fuoco I fogli della sera mettono poi in rilievo un telegramma da Washington, annunciante che una personalità autorizzata ha dichiarato che il discorso dell'ambasciatore Bullitt era stato concepito dopo uno scambio di vedute tra il dipartimento di Stato e l'ambasciatore, e che questi parlando in tale qualità non ha potuto che esprimere le vedute del suo dicastero. I punti più salienti del suo discorso corrispondono del resto all'opinione espressa da Roosevelt e da Cordell Hull, e secondo l'opinione generale quello che è stato detto è destinato, alla vigilia del congrèsso di Norimberga, a sottoli neare ancora una volta che gl Stati Uniti si interessano direttamente agli sviluppi della crisi eu ropea. Mentre nuove preoccupazioni si delineano cosi all'orizzonte, la stampa estremista continua a sof fiare sul fuoco nella speranza di far divampare quell'incendio che Mosca desidera, per stabilire la propria supremazia sulle rovine dell'Europa. Tale, del resto, fu la missione degli oratori succedutisi ieri a Garches alla festa annuale campestre, tutti unanimi nel combattere la politica di Daladier ed elevarsi con inaudita veemenza contro la Germania, l'Italia e rispettivi Governi, reclamando contro di essi una politica di forza; mentre Duclos, vice presidente della Camera, ha manifestato il suo frenetico desiderio di associarsi alla Confederazione generale del lavoro nelle manovre di agitazione comuniste. In tali condizioni non vi è davvero da meravigliarsi se l'agitazione operaia continua a estendersi.

Persone citate: Bullitt, Cordell Hull, Daladier, Duclos, Hitler, Roosevelt