Problemi turistici della Val d'Aosta

Problemi turistici della Val d'Aosta Problemi turistici della Val d'Aosta Migliorare e aumentare f mezzi di comunicazione fnunspmazCsrAtzdapndclmmgfelmdasspcsctssctrierlrivrSsolValle d'Aosta, attraente sublime regione con la cintura dei monti che la circonda, con la superba imponenza delle più alte vette delle Alpi, con i vasti ghiacciai, le rapide cascate, i torrenti Impetuosi. Accanto al giganteschi splendori dell'alta montagna, lungo la valle maggiore, i monumenti dell'epoca romana, 1 castelli medioevali pieni di storia e di leggenda, le chiese ed 1 pittoreschi campanili che sorgono snelli tra il verde delle fitte pinete. Come nella valle principale, anche nelle altre che le confluiscono ai lati, le più attraenti e variate località di soggiorno e di cura, le più suggestive mète di turismo. Regione di insuperata bellezza, che con una conveniente attrezzatura turistica, quale è intesa e voluta dal Regime, può e deve divenire un potente elemento di ricchezza nazionale. Strade automobilistiche Molto si è fatto in questi anni per favorire il turismo, e specialmente 11 turismo internazionale, che è problema complesso alla cui soluzione concorrono diversi elementi fondamentali: comunicazioni, attrezzatura alberghiera, propaganda. Sotto gli auspici e col concorso del Ministero della Cultura popolare (Ente nazionale per il turismo) sono sorti nuovi alberghi dotati di tutte le desiderabili comodità, molti di quelli esistenti sono stati rimodernati, altri sono In costruzione ed in progetto. La propaganda si è diffusa con tutti 1 mezzi della tecnica moderna, dal giornale al libro, dai manifesti alle opere d'arte, dalla radio alla cinematografia. Le due strade statali che da Chivasso ed Aosta conducono ai valichi internazionali del Piccolo e del Gran San Bernardo, sono state sistemate, dall'Azienda autonoma statale della strada, con la tecnica perfetta per cui l'Italia è oggi In prima linea nella costruzione e manutenzione delle gTandi arterie scadali. Anche la strada provinciale che da Aosta conduce a Courmayeur, sullo efondo meraviglioso della catena del Monte Bianco, ha avuto una conveniente sistemazione. E' stata costruita la nuova strada da Valtournanche alla conca del Breull, ove, al cospetto del Cervino, è sorto un.luogo di soggiorno di Impareggiabile bellezza. Lo completa la funivia, già in parte in esercizio, che salirà al colle di San Teodulo e che costituirà la più lunga e più alta teleferica del mondo. Sono in costruzione 1 18 chUometri della nuova strada che da Aosta condurrà al pianoro di Pila, da dove partiranno le funivie per i colli del Drink e di Tzasèche; incantevole località che, con la superba visione delle più alte cime delle Alpi, offrirà agli appassionati degli sport invernali vasti e perfetti campi di sci. Elettrificare le ferrovie Se molto si è fatto, molto però rimane da fare specialmente per quanto riguarda i mezzi di comunicazione. E' la deficienza di comunicazioni che ha finora ostacolato un maggiore afflusso di villeggianti e turisti in Val d'Aosta, ed è a questa stessa deficienza che si deve 11 preoccupante fenomeno dello spopolamento della regione. La soluzione di questa parte del problema si presenta perciò come la più urgente per la valorizzazione turistica della Val d'Aosta. Le strade lungo le valli di Gressoney, di Challant, lungo la Valtournanche e la Val di Cogne richiedono radicali lavori di sistemazione, e nuove strade occorrono nelle altre valli che ancora ne sono prive. Sono necessari dei collegamenti tra le valli laterali e nuovi sbocchi al movimento turistico della regione. Diversi tracciati sono previsti nel piano regolatore della provincia, ed è progettato il collegamento da Valprato Soana a Cogne, attraverso 11 massiccio della Punta Nera e ..dell'Arietta, che dovrà costituire una nuova rapida comunicazione dell'alta Val d'Aosta con Torino. Il servizio ferroviario, inadeguato al carattere turistico della regione, deve essere completamente rimodernato; specialmente nel periodo estivo le comunicazioni sono lente, insufficienti, prive di ogni desiderabile comodità. E' un vero anacronismo vedere ancora in questa valle, ricca di centrali elettriche, treni a vapore che salgono lentamente, ansanti e fumosi, da Chivasso ad Aosta (km. 100). Da Aosta a Prè St. Didier (km. 32) l'esercizio è elettrico, ma la linea è costruita per traffico leggero, per cui manca la continuità del servizio fra le due tratte di ferrovia. Si è cercato di rimediare con qualche corsa di automotrici leggere; ma è noto che questo moderno mezzo di trasporto, vantaggiosissimo nei servizi di linee secondarle, non è adatto alle ertrr.unicazioni veloci a lunghe distanze. Abolire i passaggi a livello Nel periodo estivo, quando 11 traffico è più intenso, le automotrici sono spesso gremite di viaggiatori in piedi, tra l'ingombro dei bagagli; per di più, nonostante 1 disagi, chi si serve di questi mezzi di trasporto è sottoposto al pagamento della sopratassa del 15 per cento perchè le corse di automotrici sono classificate « rapide ». E' anche accaduto che villeggianti discesi dalle valli laterali non hanno potuto prendere posto sulle automotrici, già sature di viaggiatori, ed hanno perciò dovuto rassegnarsi a sostare quattro o Cinque ore alla stazione di Verrès o di Ponte San Martino in attesa di un treno successivo. Inconvp- nicnti di 'juesto genero non sono fatti per Invogliare i turisti a tornare in Val d'Aosta. Appare perciò indispensabile ed urgente l'elettrificazione della linea da Torino a Chivasso ed Aosta, che oltre a rendere 11 viaggio più gradevole, permetterà di aumentare il numero del treni e di abbreviare 1 tempi di percorrenza. Gli impianti della stazione di Chivasso dovranno inoltre essere sistemati, in modo da eliminare il regresso che 1 treni da Torino ad Aosta e viceversa sono attualmente costretti a subire In quella stazione. Altro notevole miglioramento delle comunicazioni ferroviarie si avrà pure con la costruzione della progettata linea diretta da Torino ad Ivrea, che avrà il vantaggio di un percorso più breve e più facile, evitando di Impegnare la linea verso Milano già eccessivamente aggravata di treni e di manovre. Nè si devono trascurare le molte! giuste insistenze che si fanno af-1 finché le strade statali del Piccolo ■e del Gran San Bernardo, che sonoile strade internazionali e fondamentali del movimento turistico della regione, siano liberate dagli attraversamenti ferroviari. Sono sei passaggi a livello che costituiscono continui ostacoli e pericoli per la circolazione automobilistica, e che debbono essere al più presto sostituiti da sottovia o cavalcavia con opportune varianti di tracciato. Costituire una più vasta rete di strade adatte ad una piacevole e sicura circolazione automobilistica, elettrificare le ferrovie e dotarle di servizi più frequenti e più rapidi, sviluppare nelle alte valli impianti di funicolari e di funivie, ecco in sostanza quello che occorre per migliorare le condizioni della Val d'Aosta e per favorire ti turismo, e - specialmente il turismo internazionale, in quella incantevole regione. Torino, centro delle correnti turistiche estive ed invernali tra 11 Sestriere e la Val d'Aosta, ne avrà sicuro vantaggio; ma all'infuori di ogni considerazione locale, lo sviluppo del turismo è per noi sempre e per eccellenza problema nazionale. Edilio Ehrenfreund I

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