210 mila prigionieri rossi dall'inizio del conflitto

210 mila prigionieri rossi dall'inizio del conflitto 210 mila prigionieri rossi dall'inizio del conflitto lta. 134.000 di essi vivono liberamente nel ter rìtorio nazionale - Oltre 14.000 giovani sotto vent'anni si riabilitano nei campi di rieducazione Tusc nella Spagna di Franco t Fucila ; fi. dicevano gli uni, riferendosi a i! latti avvenuti nel primo periodo ni -1 a l e e a a o a (Da uno dei nostri Inviati) i_ , Saragozza, 31 agosto. \ Quale è la sorte dei prigioniera avventuroso e irregolare della guerra civile; trattati paternamente nei campi di concentramento, affermavano gli altri; istruiti da capo e trasformati in combattenti nazionali, sotto una disciplina severa, pretendevano altri ancora. Il trattamento Oggi a questi interrogativi angosciosi viene data una risposta ufficiale. Le statistiche che sono comunicale dal Gran Quartier generale permettono prima di tutto j sapere che i nazionali hanno /af-j fo dal 18 luglio 1936 a oggi, S10.BS0 prigionieri sui diversi e prigionteri sui diversi[ìfronti: cifra veramente alta, se si \pensa alle caratteristiche specialenLeJÌ ZrhlT^' rlXw hmenti, anche le più grandi bat-\taglie, impegnano in generale pf-\-] fe%M molto scarsi rispetto a quélr-ifc che si è soUH concep[ire! a„lndo ci si figura di lontano uno scontrodi grandi masse di armati; i P»<re a o-l ottura 8/o'miIa m«Hf rósslTn0. d,Jv\°baU "enfi sovènte o ? combattimenti, sovente -\ della suùeriorità tecnica delì'eier- e-1 ^^^^^^al^Tn.violenti urti hanno di rado messo alle prese più di poche migliaia di I uomini da un lato e dall'altro. La | cattura | questi '.frammentari, è la i chiara e, per dir così, e ar a rn i senso su eui esso si appoggia, poi-che solo il milite che non vuol com-battere si lascia - *alvo casi ec-e - e . cesionafi — catturare facilmente. La cifra che si è detta non comprende i soldati rossi che volontariamente sono passati nelle file ! nazionali e i disertori; sono sol\ tanto i militi che sono stati colti con le armi in pugno da combattenti. Gli altri sono censiti separatamente e le statistiche non ne sono ancora note. Quale trattamento è fatto v. questi prigionieri? Ecco la risposta: 27.625 soJfanfo dt essi, cioè presso a poco una sesta parte, sono custoditi negli immensi c-tmpi di n e a n, o aa in el anea concen-iramento 'predisposti nelle retro-vie; H.lte, di età inferiore aiventi anni, sono stati accolti in-vece in « campi di rieducazione » e wioifi di essi frequentano addi-ratura le scuole! A questo propo- sifo le statistiche ufficiali ci dico-no che più di due mila prigionieri rossi hanno un'età oscillante tra i1!) e i 16 anni; altri 3^16 sono stati sottoposti a processi regolari per delitti di diritto comune e le sentenze sono in corso. Serena giustizia Ma il fatto che più sorprenderà l'opinione mondiale e che prova con quale generosità si comportat allotta il Governo di Frnnrn i che lSJi.335 prigionieri: della metà del numero totale, so no stati messi in libertà, dopo aver dato prova della loro buona condotta e vivono oggi una vita pienamente normale. Tale è principalmente il caso dei militi ba- Franco ,teL*«-d'scht che furono catturati l'amw he,*cor»o durante la lunga campa-ai.</na del nord, e che di educazioneil eaffofica, avevano seguita t.[verno aepuraftsfa basco per dieci- a'pHna. to! Queste dichiarazioni ufficiali dt-r-j mostrano che la condotta delle il truppe verso il nemico vinfo ob-be \bedisce a norme di rigorosa e se- le rena giustizia, che non s, può «-^to re siano sempre seguite dal ne- jnitco. I pausa della guerra auiie . isponde dell'Bbro continua. Fatto, \ nuovo, da ieri l'aitro i rossi non[a contrattaccano più; dopo i tenta- tivi compiuti per riprendere le po- ! siztom intorno a Gandesa e per insediarsi di nuovo sulle pendici del Gaeta che i nazionali avevano j conquistato nella dura prima set-, Umana di battaglia, essi non in- traprendono più nulla. Sembra che abbiano rinunziato a contendere ai nazionali il possesso di quelle montagne. Ormai i risultati raggiunti sono definitivi. I nazionali, dal canto loro, sono in pieno lavoro di riorganizzazione. E' evidente che la pri?nu battaglia non è bastata a ricucciare i rossi sulla sponda sinistra delì'E- j j oro, che il nemico, respinto dallej montagne intorno a Gandesa, /tu'potuto organizzare un'altra linea] difensiva assai efficace a circa set [ìcniiometH più a nord. Un'altra \batiagila sara dunque necessaria Le riprendere aefinitivamente tu"u la ™« deatra àeU'Bbro, e -\sara „„„ battaglia dura e flran- -\4fMa> pt;rchè occorreranno mezzi o ancora maggiori di quelli finora impiegati. o, , . RO„rj„,(ano ad attaCcnre \neWEs<remadurtl> dove non hamo potuto neanche oggi compiere pròìgrer.si apprezzabili. Gli attacchi si nlSOno Mensif>cati principalmente e in de' ™onte. Cabezuelo, e. nonchè nel tmtt ^ ; nte * Castra JCabeza dei - B"ey' che ' '"ossl ce,can° dl rompe.^ Mo ^ M M o i a Buey. Ma non sono riusciti neppu- -- _ „ . , -ì™ „0^' « ■"'ucc«'« »" -"ona" mtorno » "ues,a Posizione . e i e o i avanzata e minacciosa che si protende in direzione di Almadèn Sei aerei abbattuti L'ariasione legionaria ha ripor- tato oggi un'altra brillantissima vittoria nel cielo di Estremadura dove essa coopera alla difesa del territorio conquistato. Avendo avvistata una numerosa formazione di apparecchi da bombardamento tipo « Martin Bomber*, che si av- viava verso Castuera, una squa-1 briglia d'apparecchi da caccia le-\9Ìonari ha dato risolutamente bati\ta3lia ed ha abbattuto uno dopo -'l'altro tre apparecchi nemici. Ma » Questi eran scortati da altre squa-\dnaìie d> apparecchi da caccia ti- P° * Rata », che sono tardivamen- -,e intervenuti per difendere i com-i P"!>ni. La battaglia che si è im- ijP6-9""'^ è, duT,lta un quarta d'ora. o " e Riccardo Forte ,dad Real. à Tre « Rata » sono stati abbattuti e i/ resto delle squadriglie rosse rinunciato all'incursione prò-e si è ritirato verso Ciu-ha gettata

Persone citate: Fatto, Martin Bomber, Riccardo Forte, Umana

Luoghi citati: Spagna