Il "partito della guerra,, manovra sul fronte parigino

Il "partito della guerra,, manovra sul fronte parigino Il "partito della guerra,, manovra sul fronte parigino L'Internazionale fomenta disordini atti a creare l'ambiente propizio ad un conflitto europeo Parigi, 31 agosto. Malgrado l'assenza di fatti nuovi idonei a giustificare un aumento di ottimismo, l'opinione francese continua a rifiutarsi a disperare della situazione. L'incaricato di affari inglese Campbell si è recato a informare Bonnet delle decisioni prese ieri a Londra dal Consiglio dei Ministri, mentre l'ambasciatore Corbin faceva altrettanto presso Halifax circa l'esito del Consiglio dei Ministri francese. Non esistono guerre inevitabili I giornali ufficiosi approvano la condotta prudente dell'Inghilterra e la cura da essa posta nell'evitare ogni procedura rumorosa capace di ferire le giuste suscettibilità del Reich. L'ambasciatore Henderson è ripartito per Berlino I con istruzioni complete e tali da permettergli eventualmente in caso di bisogno un passo decisivo presso i dirigenti tedeschi. Ma pel momento egli dovrà limitarsi a attirare amichevolmente l'attenzione del Cancelliere o dei suol immediati collaboratori sui vantaggi immensi che procurerebbe all'Europa la soluzione pacifica del problema dei Sudeti e fare appello alla volontà di pace più volte solennemente affermata dallo stesso Hitler nei suoi discorsi Come indica anche il Temps, parafrasando secondo ogni verosimiglianza gli argomenti suggeriti a Neville Henderson da Chamberlain e da lord Halifax, il Fuhrer si è spesso professato partigiano della pace e più di una volta ha dichiarato che avendo conosciuto gli orrori della guerra non voleva che i tedeschi ne facesse mnro ancora una volta la dura espe-!rienza n<Non vi è ragione di mettere !nin dubbio la sua sincerità - seri-! nve il giornale — nè dal canto suo j FHitler ha ragione di pensare sul Isserio che la Germania sia vittima di tentativi di accerchiamento o di ostruzionismo sistematico contro la sua pacifica espansione ». Tenendo conto di ciò come pure delle offerte che vengono fatte ai Sudeti e rallegrandosi dell'evoluzione subita dai metodi del Governo inglese che abbandona la politica del «.walt an see » per dar prova di tempestiva tenacia, l'organo ufficioso scrive che il peggiore delitto che si potrebbe commettere al momento attuale sarebbe quello di abbandonarsi al fatalismo giudicando la guerra inevitabile. La situazione militare Questo studio deliberato di non fare dell'allarmismo non toglie che il governo si occupi incessantemente dello stato delle forze armate e del modo di fronteggiare gli avvenimenti in ogni caso. Mentre il ministro di Francia a Praga, Lacroix, si intratteneva stamane col presidente del consi-|glio Hodza, Daladier a Parigi faceva alla commissione militare della Camera un'ampia e particolareggiata esposizione della situazione. Egli si è occupato tanto delle informazioni fornitegli dal Deuxieme bureau sull'attività militare tedesca e italiana come dei provvedimenti presi dall'Esercito e dalla Marina francese per fronteggifrla, del potenziale militare |delle varie Potenze destinate a1 partecipare a un eventuale conflitto armato, delle misure di protezione antiaerea disposte alla frontiera dei Pirenei, dell'attività delle fabbriche militari e degli arsenali Il fatto che questo elenco di argomenti sia stato reso di ragione pubblica, mostra che il Governo tiene a far sapere di ritenersi pronto ad ogni evenienza e di non aver trascurato nessuna possibili tà, sui tre fronti.In quanto al fronte sud-occidentale non mancano vo¬ acb,„ neppurequelladeUa guerra ici per sostenere che loiscoppiodi un conflitto general;f^"^e in un certo senso una semplifica-zione, giacchè lo schieramento francese potrebbe aver luogo sull'Ebro, evitando alle operazioni di svolgersi in territorio nazionale e dischiudendo nuove possibilità in questo settore. Il fatto che Blum sul suo giornale sostenga il governo nella questione dell'aumento delle ore lavorative nell'industria bellica, viene interpretato come un sintomo importante della serietà con cui la situazione viene considerata. Senonchè se i socialisti su questo punto stanno con il Governo, ad onta del grave imbarazzo in cui tale atteggiamento li pone, i comunisti • seguono la tattica opposta e non cessano di soffiare sul malcontento operaio. I comunisti soffiano sul fuoco L'unione dei sindacati della regione parigina, il cui ufficio direttivo si è riunito stamane, ha volato un ordine del giorno esortante i lavoratori a respingere i nuovi decreti del Presidente dalla Repubblica e a considerarli Illegali. Una decisione analoga ha preso oggi la commissione amministrativa della Confederazione del lavoro. Il comitato parigino del fronte popolare si è riunito a sua volta per gettare l'allarme contro < la violazione della legge sulle quaranta ore votata dalla Camera >. Ordini del giorno parziali sono stati approvati sempre nello stesso senso dagli operai degli stabilimenti automobilistici Renault e dalla federazione dei metallurgici. Nessuna azione precisa è stata finora concordata, ma i dirigenti dei varii gruppi raccomandano ai loro aderenti di tenersi pronti ad ogni decisione che potesse intervenire. Perchè una simile differenza fra la linea di condotta dei comunisti e quella dei socialisti? Perchè i primi si attaccano alla campana a stormo mentre i secondi, per bocca di Blum, vanno ripetendo che il governo non è uscito dai limiti della legge e che l'ipotesi dei decreti presi sotto un impulso precipitato a sfregio- dello spirito della legge è eliminata? La spiegazione potrebbe essere fornita da una frase dell'ordine del I giorno dell'unione dei sindacati, là dove è detto che c nel momento ir. cui la Germania hitleriana mina.1 eia nel modo più grave la pane del mondo e si prepara ad adoperare la forza contro l'indipendenza della Cecoslovacchia, l'unione stessa reclama una politica diver?3 da quella consistente nell' indietreggiare e nel cedere al capitalismo che minaccia la tranquillila del paese e compromette la difesM nazionale ». Tale provocante allusione Illa vertenza cecoslovacca può venir.'' interpretata in due modi. Il p;ii semplice dei due consiste nel giudicare l'agitazione istigata dai -omunisti, un tentativo per ricattare il governo approfittando dell' inquietudine suscitata dalla situazione internazionale e dalla necessità di non alienarsi la class; operaia. L'altra interpretazione giustifi mania e di farvi prevalere Topi- ;nione degli ambienti favorevoli!!ca invece il sospetto che, scate nando la loro agitazione, i comu- !ni8ti sull'ordine di Mosca voglia! no per l'appunto < provocare ini j Francia uno stato di disordine su-1 Iscettibile di impressionare la Gera |tenza portuale |senza 1 ¬ alla guerra. In altri termini, la campagna in corso, cosi negli ambienti sindacali, come fra i lavoratori portuali, risponderebbe al desiderio di Mosca che la vertenza cecoslovacca non si risolva pacificamente, ma porti a un conflitto europeo. Scoppiato il conflitto in seguito all'opinione accreditatasi a Berlino e ad altrove che la Francia si trovi in uno stato di minore resistenza, l'agitazione verrebbe fatta cessare come per incanto e la Francia assolverebbe nei modi previsti il compito assegnatole dal comando della terza internazionale. Vi diamo la seconda interpretazione per quello che vale, ma non pochi osservatori a Parigi la ritengono fondata ^L'agitazione di Marsiglia Marsiglia si è nuovamenteiptanto, come già vi segnalam-Sieri sera, a Marsiglia la ver-inasprita. Dopo la divergenza sorta ieri circa l'orario di lavoro e il compenso da versarsi dagli im prenditori, questa mattina gli sca ricatori hanno cominciato a lavo-rare alle 8 invece che alle 6,30.ossia tornando all'orario antico Sa^rdella^'ag^ no recati a riscuoterla, conservan-te il rispettivo gettone di pre-in attesa che le imprese si decidano a pagare loro la tariffa stabilita da De Monzie per l'orario nuovo. Che farà il Governo? Ieri sera era stato dato alle autorità di Marsiglia l'ordine di applicare al porto il regime militare, in conformità delle disposizioni prese in questi giorni. Ma, all'ultimo momento, per evitare disordini, 1 dirigenti del porto hanno voluto fare un ultimo tentativo: quello di proporre agli scaricatori una ina idennjtà gpec,a,e certe forme di scarico, da aggiungere al salario stabilito da De Monzie, inden-dicazionì degli scaricatori tende l'esito del negoziato. In caso di insuccesso, l'autorità militare entrerà in scena. Ma è queste un provvedimento, le cui conseguenze restano imprevedibili. i ^ che nBurereDDe fra le me„.e dlcazionl degli scaricatori. Si at-1 o i e n Un nuovo e originalissimo sistema per cullarsi sulle placide onde, senza la fatica del nuoto: un materasso pneumatico accoglie mollemente la bagnante che si offre anche alla « sorpresa » dell' obiettivo fotografico

Persone citate: Blum, Bonnet, Chamberlain, Daladier, Gera, Henderson, Hitler, Lacroix, Neville Henderson