La reazione tedesca alle provocazioni ceke di Giuseppe Piazza

La reazione tedesca alle provocazioni ceke La reazione tedesca alle provocazioni ceke Berlino,- 30 agosto. l'aIn questa battuta dì aspetto del- jcovelamcetibedechcoDtevidedomle trattative, piene di intenso lavorio diplomatico, i giornali si limitano oggi a registrazioni cronistlche improntate ad una grande calma di spirito, la quale contrasta con la nervosità evidente che si indovina colà dove il lavorio si svolge: a Londra, cioè, e a Praga; e a commentare le musiche di accompagnamento di stampa che ne illuminano le tendenze. Quietanza prematura Quello che viene rilevato In tutte le corrispondenze londinesi è che « i colloqui interministeriali e! il le consultazioni di Londra sono'qespressione della convinzione che I il si è fatta colà strada; che il mo-icimento per un tentativo concentra- jscto — così scrive ad esempio il Berliner Tageblatt — al fine di raggiungere una atmosfera di conciliazione è ormai venuto ». E su questo non vi potrebbe essere dubbio, tanto meno da parte della stampa tedesca che questo momento già predica da tempo, e che può soltanto meravigliarsi che a Londra la sensazione ne affiori solo ora. Quello che la stampa te UeDdesca può esprimere, come espri- ; trme, le sue riserve, è, semmai, sul [ frvalore tendenziale, dato a Londra, ! aall'espressione di «conciliazione»;'sformula alla quale si finirebbe I cprobabilmente per togliere ogni!sI valore pratico, qualora le si attribuisse il consueto significato di compromesso, nel senso di avvi■ cinamento di due parti in contra- (Sto, in un punto qualsiasi, purché | press'a poco medio, del terreno inUerposto. E' questo il vero perico1 '° della mentalità inglese che mi-i j~ h|nacc'a 'e trattative e con esse le sorti della «mediazione» Runci-;a ; man. In nessun episodio di tutta | |la trattativa, una tale tendenza è] jaPParsa evidente — osserva tutta lla stampa — quanto nella fretta, j to di vista tedesco, che assolutamente prematura, che la stampa e gli ambienti ufficiali stessi britannici hanno avuto di dichiarare costruttivo, senza an-i cora conoscerlo, il nuovo progetto! di Praga, soltanto perchè annun-1 tcia di fare ancora «delle conces-:/sioni » alle richieste sudetiche. E'i nnoto quale sia in proposito il pun-isin questa trattativa non è già la quantità che decide, ma è soltanto la qualità: non sono concessioni spicciole per quanto numerose, e più o meno discutibili, di cui si tratta: ma è soltanto una sola concessione, quella dell'autonomia territoriale della nazionalità tede- vYpdvafm[a i„„„„„„ì ■,. fPresslone dl conciliazione non può ™ ? f*0 p"se"tejn nes Isun momentoil significato di com ; pr°f"s°' c qufto senso è 11 !v,!uH°. 0 n«Ua». che appare ap sca, di cui bisogna saltare decisa. mente e coraggiosamente la bar-: ycVkaaHsriera se si vuole entrare in una fase di soluzione; è per questo |che, a parlare propriamente, l'e iplicabile alle rivendicazioni dei< pl"Sudeti le <*uali consistono in unaì™.sola: l'autonomia. E' auesto se\H „„„ „„,u ... , i a"d'amo ten'f 11, 11 8enso „d,! s, "f™* «eiragenzia uffi- >- 2S£ji "5',oldeu'.« ' 1 p c : la quale Puo Per ^ue- sto' giustificatamente, osservare -|^'^jj^'0 che sinora la Missione ^ culian raggiunto è poco a'"}en clle nulla' cd ammonisce che l a a soluzione de' problema, e per-lC^0 delIa Pace\non si serve in que- i dNctsto caso dando preventiva quie tanza di spirilo conciliativo al go -1 y!™°_cli_Pra?a Per Pro?etti di cuii i |ancora non si conosce la Portataei» . • 1 • 1 Le prevenzioni britanniche Commentando il lavoro diplomatico che si svolge a Londra, e la convocazione del Gabinetto britannico, la Boersen Zeitung, fra gli altri, osserva che non è nemmeno uno spirito di amicizia o di favoreggiamento — a cui da ro gli inglesi non hanno mai l a a a i l o ì cig■ Ly^il di si tuato i tedeschi — che l'opinione 1 tedesca si aspetta in questa c'rco-'stanza da Londra, bensì è soltan-l to l'obbiettività; purtroppo però' non è dal discorso Simon riè dalle!voci di stampa londinese che que-:sto spirito di obbiettività si può'rilevare. Ora uno spirito di. ob-,biettività non potrebbe infatti1 esercitarsi se non su ™ ^me.concrcto delia materia obbiettiva 1 della contesa, che è quello appun- to che è mancato nel discorso Si-] mon, e manca in tutte le manife- i | stazioni di stampa britannica, nel' quale, al luogo di una questione di diritto di libero sviluppo della) loro nazionalità che i Sudeti at-' tendono da venti anni non si ri- scontra altro, al più, se non una idisputa preventiva sulla v: questio ne della colpa » c della responsa li ; 1 o! a : -! -i a bilità di un futuro conflitto. Tutta la stampa ritorce felice- mente per questo riguardo, alla stampa britannica, questa questione della responsabilità futura, levando, in suo luogo, quella più viva e concreta della responsabilità presente. Su questo punto richiamano l'attenzione inglese due note odierne del Berliner Tageblatt e della già citata Boersen Zeitung. Invece di mettere, significantemente, le mani avanti su questa responsabilità futura — dicono sostanzialmente i due giornali — si pensi alla responsabilità concreta e attuale che si assumono coloro i quali col loro atteggiamento incerto o esistante a riconoscere la realtà, e col sistemagli evadere dai limiti'concreti e veri della questione, incoraggiano indirettamente le resistenze ceke; e, con questo atteggiamento, essi chiedono inevitabilmente minacce di guerra e l'allargamento di conflitto che e invece interesse universale di evitare. Per volere evitare un pericolo gli si corre incontro, come attratti dal vuoto abissale della propria azione. Le prove e gli effetti di una tale mancata vera azione sugli avvenimenti, si hanno per la stampa tedesca nella politica di incidenti che accompagna a Praga tutto lo svolgimento della crisi pur nell'attuale suo momento più acuto jcon c0.si patente inazione del Go- verno il quale non sembra far nul la per fermare gli incidenti e nem' meno per porre a certa stampa ceka il bavaglio che il democratico censore ceko sa invece così bene adoperare per la stampa sudetica. Al riguardo si comunica oggi che, in seguito al secondo articolo del giornale Moravskolezski: Denik contumelioso per l'esercito tedesco, )'. Governo del Reich si è visto indotto a compiere a mezzo del suo inviato a Praga un secondo passo di protesta dopo il primo ancora in corso. Si attende che ! il governo di Praga dia prova di 'quella onesta volontà di impedire I il ripetersi di simili intollerabili in- icidenti la cui insistenza è fra i ri- jschi maggiori della tesa situazione Giuseppe Piazza

Persone citate: Delia Pace