Una occasione perduta di Giuseppe Piazza

Una occasione perduta Una occasione perduta e o o n a a " a - n i i i e a i ' Berlino, 27 agosto. I primi riassunti, ancora parziali, del discorso di sir John Simon a Lamark, non sono stati resi noti se non questa sera tardi, cosicché soltanto qualche giornale fa In tempo a far seguire al resoconto qualche breve commento. La Bórsen Zeitung è di parere che il discorso di Simon non giustifichi la tensione con cui da molte parti era atteso. Il portavoce del Governo britannico parla di buona volontà a tutte e due le parti per arrivare a una soluzione pacifica del grave problema, ma gli sfugge che questa buona volontà è stata largamente e ripetutamente dimostrata da parte sudetica mentre non ve ne è traccia da parte cecoslovacca. In conclusione, per l'opinione tedesca il problema cecoslovacco poteva attendersi una buona spinta e un buon appoggio verso la sua soluzione; ma il discorso Simon non gli dà questa spinta. Il Berliner Tageblatt ha un breve commento in cui si riferisce all'accenno di Simon al compito della Società delle Nazioni che era quello di sostituire alla violenza la ragione nella soluzione dei problemi internazionali. * Ecco una buona occasione perduta — osserva il giornale — pei Sir Simon di applicare lui questo metodo ». Anche oggi tutta la stampa tedesca è costretta a registrare sempre nuovi episodi di tale seminagione. E' di oggi l'espettorazione di un giornale ceko, il Morawskolezski Denik, che vitupera nella maniera più innominabile niente meno che l'esercito tedesco con affermazioni calunniose sulla condotta dei suoi soldati nella guerra mondiale. Tutta la stampa respinge indietro la sozzura alla sua provenienza domandandosi se sia tollerabile e se non sia d'altra parte significativo che in un momento come questo, dal quale dipende forse la pace europea, si lascino in Cecoslovacchia perpetrare simili attentati, la cui sola possibilità costituisce già un atto' di accusa per le autorità dirigenti, sulle quali, in definitiva, ricade cosi il sudiciume tentato di lanciare ad altri, come, e sopratutto, la responsabilità. Un altro episodio che suscita 1 reclami di tutta la stampa sudetica e che ha analoghe ripercussioni nel Reich, è costituito dalla decisione del consiglio municipale di Briinn di privare la comunità tedesca del & Teatro di città» di cui ha disposto finora, decisione che ha provocato telegrammi di protesta al presidente Hodza e a lord Runciman, nei quali si segnala il fatto come un'altra prova, se ce ne fosse bisogno, della condizione di « seconda classe » in cui i tedeschi sono tenuti. E vi è, infine, l'eco della reazione suscitato dal manifesto della direzione sudetica circa il diritto di legittima difesa; in questa reazione ufficiale, consistente in una manifestazione alla radio di Melnik, in cui fra l'altro si diffidano i cittadini dello Stato di dare diffusione al documento sudetico, i giornali del Reich riscontrano un tentativo di negare alla popolazione sudetica quello che è poi nient'altro se non un diritto naturale dell'uomo, il diritto cioè de~a legittima difesa: Com'era da prevedere, la gravità stessa del fatto e della reazione di stampa suscitata dalle immonde diffamazioni e contumelie lanciate ai soldati tedeschi, non ha mancato di provocare anche la più energica protesta ufficiale da parte del Governo del Reich. Si ha infatti da Praga che ieri sera stessa l'inviato tedesco si è presentato al ministero degli esteri per protestare contro l'inaudita offesa ai soldati tedeschi. La protesta tedesca è stata fatta in forma di nota verbale e contiene la richiesta delia punizione dei colpevoli e dell'assicurazione che simili incidenti non si ripeteranno più in avvenire. I giornali rilevano nei commenti come sia significativo che la stessa pubblicazione nella quale si definiscono i soldati tedeschi * bestiame piuttosto che soldati » l'avesse contemporaneamente anche un altro giornale ceko, il Po. zar. sebbene edito da un'altra casa editrice. Giuseppe Piazza

Persone citate: John Simon, Melnik, Runciman

Luoghi citati: Berlino, Cecoslovacchia, Praga