Il Calendario del Regime nell'Anno XVII

Il Calendario del Regime nell'Anno XVII OPERE E RASSEGNE DELL'ITALIA IMPERIALE Il Calendario del Regime nell'Anno XVII Le grandi conquiste del lavoro e del potenziamento militare - L'adunata di 90 mila combattenti a Roma nell'annuale della Vittoria - La terza Assemblea Quinquennale - / fascisti delle Squadre d'azione converranno nell'Urbe nel XX annuale del Partito - L'inaugurazione della Camera dei Fasci e delle Corporazioni Un popolo in marcia La Nazione ha da oggi il suo piano di azione per l'Anno XVII. Istituzioni pubbliche, enti collettivi, singoli cittadini, tutti gli italiani sanno in anticipo, attraverso questo singolare documento, tipica espressione della civiltà del Fascismo, verso quali mete dovranno indirizzare le loro energie costruttive, quali compiti il Regime assegna alle loro attività; di quali ricchezze materiali spirituali dovrà arricchirsi, nel volgere dei dodici mesi futuri, mercè la loro concorde opera, il patrimonio della comunità nazionale. Una semplice scorsa al documento basta a convincere che, anche nel XVII Anno dell'Era fascista, ci sarà lavoro p:r tutti. Non c'è settore della vita del Paese che sia dimentipato. Non c'è problema globalmente considerato verso la cui soluzione non si avanzi di una o più tappe. Le prestabilite sessioni della Commissione Suprema di Difesa annunciano che la preparazione militare della Nazione procederà senza soste, mentre le varie manifestazioni ginnicomilitari a cui è chiamata la gioventù garantiscono che verrà intensificato l'addestramento guerriero delle nuove generazioni. Grandi opere di bonifica affretteranno verso l'epilogo vittorioso le sorti della battaglia intrapresa per l'integrale riscatto del territorio patrio. L'avvaloramento dei Domimi africani, e particolarmente della Libia, deciso in occasione del non dimenticato viaggio del Duce dell'Anno XV, farà un passo gigantesco con l'immissione nei loro villaggi cirenaici e tripolitani di ben 1800 famiglie coloniche trasferite in quelle vergini terre, a fecondarle e a popolarle. La elettrificazione di importanti tronchi ferroviari assicurerà in più larga misura la indipendenza dei nostri trasporti, indipendenza che ha tanta importanza nella vita civile e militare della Nazione verso i rifornimenti di carbone straniero. Cospicue manifestazioni fieristiche e rassegne economiche — talune ormai tradizionali, come la Fiera di Milano, quella Triveneta, quella del Levante; altre di carattere straordinario e eccezionalissimo come quelle del minerale, documentazione di una nuova ricchezza italiana scoperta e valorizzata dal Fascismo — chiameranno le forze produttive del Paese a fecondi cimenti, stimolandone la intraprendenza a fini di potenza nazionale. Nè sono dimenticate o trascurate, come dicevamo, le attività spirituali del popolo. La favola di un Fascismo preoccupato solo del benessere materiale delle masse e nemico di ogni libero esercizio delle forze intellettuali e morali ha fatto decisamente il suo tempo. La scienza, la letteratura, le arti figurative, la musica, il teatro occupano larga parte del Calendario del Regime dell'An no XVII. Significativa è l'inclusione, fra le cerimonie dell'annata, dell'inagurazione dell'an no scolastico a cui si è conferita da tempo una speciale' so> lennità, corrispondente all'elevato prestigio dell'istituzione educativa e alla rinvigorita se verità degli studi. L'anno prossimo ricorrerà, il 23 marzo, il Ventennale della fondazione dei Fasci. La cele brazione assumerà il valore di un richiamo all'originario spi rito squadristico con l'adunata a Roma di tutti i partecipanti alle formazioni armate rivoluzionarie. Manifestazione tipica, che dimostra l'incorruttibile vitalità di una Rivoluzione i cui Vagonisti sono, dopo venti ani, considerati ancora Velite del popolo e costituiscono l'intatto presidio e l'efficiente garanzia dello svolgimento della vita nazionale nelle nuove forme. iVsvRF Singolare coincidenza: pure in marzo, nella ricorrenza del Ventennale dei Fasci, verrà insediata, col viatico che il Dùce le avrà dato per il successivo quinquennio presiedendo la Quinquennale Assemblea del Regime, la nuova Camera dei Fasci e delle Corporazioni, che è il coronamento della vasta opera riformatrice e innovatrice del Fascismo sul terreno istituzionale. Con questo atto potrà dirsi compiuto l'edificio del nuovo Stato, lo Stato fascista, lo Stato del popolo, creato dal Genio mussoliniano per la grandezza e la potenza della Nazione.

Persone citate: Duce

Luoghi citati: Libia, Milano, Roma, Urbe