IL VOLTO DI BOLZANO INDUSTRIALE di Angelo Appiotti

IL VOLTO DI BOLZANO INDUSTRIALE Una grande realizzazione fascista IL VOLTO DI BOLZANO INDUSTRIALE La fervida giornata del Ministro Alfieri - La visita alle industrie e il rapporto dei professionisti - L'inaugurazione della Mostra d'Arte (Dai. nostro inviato) Bolzano, 29 agosto. Si potrà dire cosi, di questo formidabile agglomerato industriale: ■ì Ieri non c'era. Non c'era nulla, se non i pingui orti e i profumati giardini; le acque scorrevano placide fra ciuffi di capelvenere, a ri icicie ira cium ui capelvenere, a n-i traboccanti dll ^ e lePallodole trasvolavano in basso volo radente, pispiglia.i-!do con cuore d'innamorato, ravviava 1le praterie d'erba medicale comc|i capelli d'una donna; tutto era limpido terso gentile come in una : ballata d'Arcadia. Poi il miracolo, {d.un tratt0i si compì. Bastò una' L'uomo curava ouesta terraIL..uom°,™/J^^^^ laun irauo, si compi, tsasio una;|paroia del Capo, qui venuto a sag- |giare nella vigilia di guerra i bal,tilgìioni in grigio verde prima di lanciarli alla conquista africana, ^ B0izano livenne d'un subito, veramente nata dal nulla, un for- 1^^^ cenLro industriale. Unaicolossale impresa, rimemora ,'av- .venimento: «Qui il Duce, il 28 t g35 presiedeva j, Conni. lapide, che il prefetto Mastromat-Itei ha murato nella sua stanza di | lavoro, ricordo e incitamento all;i| glio dei Ministri in armi Lo storico Consiglio Fu quello storico Consiglio dei Ministri convocato da Mussolini i durante le grandi manovre che, l udì dalla voce del Capo la 1^'* lsuprema: guerra;,e che udì^ anche, ; crediamo, la paròla che deliberava! il nascimento della città delle! ia c!t!!ti^^bS^im^^laiìevent nrSano \ Si paiono1 fstanti a^^Uw^l^l'neTe"sembra" Se aMt^ua?- dare roVeTcoSta^dal Stano; tS^^A^^-^JaSS^dafle strade alle case operaie"al- ef cJ onerale "u stabU menti ^^rdelSfunSardtaoqui \erue„gia un giaruino e spec f chia nel chiaro ruscello la sua ne-' chezza di fiori e di frutti; accanto già gli sibilano le sirene della fab-i brica domani non ci sarà più, posdomani le scavatrici meccani-Iche squarcieranno la sua terrai bruna e dai solchi diritti balze- i ranno come steli improvvisi i pi- Ioni in cemento armato |Le case le bianche case delle.macchine, dilagano come una pie- na. Le ciminiere salgono alte nelcielo e contendono l'azzurro ai : ■ monti vicini, la notte i forni spri- ìgionano nell'ombra vampate rosse e gli enormi alambicchi dell'indù- stria chimica liberano dai segretilecessi fiammelle azzurre che va- niscono sotto le stelle come fuochi fatui. Nasce prima l'acciaio, nei] settembre del '35, con quattro fab-j : biiche vaste come paesi; ma è; I presto raggiunto, nell'aprile dei-i j l'anno seguente, dall'alluminio che; trecento forni elettrolitici rapisco-! no a montagne di allumina estrat-l ta dalla candida bauxite di Porto jMarghera; poi viene la masonite. pò: viene il populit, vengono le più strane trasformazioni applicazioni compulsioni ìaziom del legno, fabbri • che per la estrazione dell alcool,, iper la cromatura per i mille hi-UI sogni che il complesso organismo industriale appena nato già ac-1 cusa. In due anni, in meno di due anni, sorgono dodici stabilimenti originari, e cioè funzionanti per |una loro indipendente produzione:, ma accanto ad essi una infinità idi altri minori, provocati dalle necessità del vasto complesso in-iIdustrlale. che attuano « BolzanoIJun principio che è quasi un co-I imandamento: « Bastare a se stessi, aggiustare cioè con le proprie maestranze le proprie macchine, provvedere, nei limiti del possibile, a tutto il ciclo produttivo, realizzare una specie di autarchia locale, preziosa per ogni industria]periferica ». Duemila operai giun- i,,.-. ,..hiro ri„ t„ttp u narti ri'T ■ lgS? ^Comun* M .SloLK «" £"™^ llfn ga1 ri ^iun'ì ^!™" M :€-Un;l0*ziosi diventa una città operaia, i grandi alberghi imparano ad nsbitare uomini rPnffurlV »ll afra , Xi in calzoncini córti* p£sTI ranno geranno' ,in ?uestL™ef'- sino ^ ^ città dei turisti|,nel nuovo ambiente come ! 'li un'altra rawa a Hi uno.sente ^i un'aitra razZa e di una. latra età una: e Il vasto prodigio Così ci è apparsa Ieri Bolzano bastato attraversare un ponte (l| jisuperare in quattro passi le chia- Ire" acque dell'Isarco, e l'opera]| compiuta ci è sembrata veramen-|| te un prodigio. Ci faceva da gui-jda il Ministro Altieri, una guida |sapiente e gentile che tutto sa di.questo paese poiché lo ama corneisuo, poiché l'ha seguito nel suolsviluppo come si segue una crea-jtura nostra, nata da noi; e le sue|parole mirabilmente commentavano ciò che il nostro occhio vede ciò di cui la nostra niente stu-, va. — -- -- .. o .„ i f ^^^«^5 ; e siamo in torto, ai iuilu lio. ! biamo visto sorgere nella palude^! le città e biondeggiare e'messi;!aWi"amo visto in "terra d'Africa iiìVÙi vasto sforzo umano che la1 Storia ricordi, mète da titani rag-'in limiti dl lemP° che sa- ebbero parsi assurdi a stabilirli ; "«Ha vigilia; e continuiamo a stu-^ e a domandarci, increduli- ' Come hanno fatto? ». Così a Littoria, così ad Addis Abeba, a Bolzano- f dantesca impresa ' -vld- 1ul '* »^'>"^»>-a ""i". Presentava aspetti assolutamentei nuovi, difficoltà quasi insuperabi- U- Si è dovuto tar tutt0 dal nul_Ila- "salire tutta la scala, gradino i Ppr gradino, che conduce alla più i semplice produzione. Per avere l'energia elettrica con la quale a- |zionare gli stabilimenti si dovet- .lero costruire nove centrali m lontane vallate, imbrigliare Rumi 6 torrenti, avviare a cascate le : acque dei ghiacciai; al piano, nel- la distesa verde che faceva coro- na ai tetti aguzzi della vecchia Cl"a' s,1 tracciarono le strade ir- ™^"?0 Pefr,°8m vhevso masslc ciate di porfido larghe come p.az ] j ; i ; ! l ze; nella terra furono affondati centinaia di chilometri di cavi elettrici, di tubi, di condotte forzate; in tre mesi si dovettero improvvisare tutti gli impianti indispensabili a un così vasto e complesso organismo industriale, dalla luce al telefono, dall'acqua alla ferrovia. Bolzano si mobilitò, ed è tuttavia mobilitala, con rutti i suoi uomini migliori, l'industria italiana rispose all'appello' del u profondendo milioni, man ,,.,„,,„„,,, ; „,,„: ,.„.„:„: „:,-, dando qui i suoi tecnici più noti, , lnqUaaiwldo come in battaglioni U .ra fe sue siIonziose e diSCi pUnate squadre operaie, 1 La produzione Centinaia di milioni sono tras migrati dalle riserve delle Anoni- , me per elevare questi rombanti edifici e col danaro è qui giunta una cosi inflessibile volontà di fare iche ogni difficoltà fu lieve, ogn, Iinciampo fu superato d'un balzo.ICran merito perciò va dato ai quattro o cinque gruppi industriali che accolsero, quel giorno di agosto, come una consegna, la parola del Duce, taluni gettando nella battaglia tutte le loro possibilità, imi pegnandosi sino in fondo, senza ] via di uscita,Snella durissima"pro Va. Ossi Bolzano Droducp in ■ ** . au'**no proauce, in <v?P° slderurSICO' tuttl g"' *c- ì SPeciaIi' aI carbon,io' al nik<* lal crom0' al cromo alluminio, al , IUn " ^tungsteno, al vanadio, al man'ga|neae| tutu gli acciai necessari alla meccanica e alla elettrochimica; e queste lavorazioni occupano imila me- ,tri quadrati. Una grande società ! torinese, affiancandosi al gruppo .. . . ... . . b ., C J r. b»»ww :lombardo degli acciai, costruiva qui le sue fonderie con duecento (tonnellate mensili di getti metalli ici; e un giuppo chimico, il cui | nome ha risonanza mondiale, j creava i suoi possenti impianti Per la produzione dell'alluminio ]capaci di ottomila tonnellate an | nue del prezioso metallo. Questi juItlmi stanno per essere raddop- | P«»t>. Per essi già si son spesi cin.1uanta milioni, altri settanta sai ranno impiegati per gli sviluppi l iniziati. j Masonite è un nome strano, no|me da pietra dura, da gioiello orientale: indica invece una vera e propria materia prima del nostro l tempo, una geniale trasformazio- ine del leeno di cui sino ad optri BoN i ^n^nl^^Mlc^m . quadrai^giornalieri diproduzic con 1 suoi dodicimila metri uzione, | ha affrancato il Paese da ogni :importazione. Alla masonite è fraJtello il populit, altro materiale in(dispensabile alla edilizia moder na, che qui si produce trattando l chimicamente con cemento la pa-glia legno: poi, come abbiam deta to. varie altre industrie sono sorte e stanno per sorgere: alcool e os- siff?no' lef?he di ma-nesi0 e di" a stimazione delle vinaccie. : n Ministro Alfieri ha ieri con; dotto i rappresentanti dei maggioiri giornali italiani attraverso que ;ste cose nuove c mirabili. Abbia mo percorso padiglioni in cemento armato lunghi centinaia di metri, ci siamo sentiti sul viso divani- pare rh accecanti riverberi dei :forni a miiie gradi. Abbiamo visto i laboratori tersi e belli come salote!ti, macchine enormi lucide di cro: mi come automobili di lusso. In - gabinetti chimici vasti come cata tedrali acorgemmo uomini chini sugI, alambicchi come protesi alla a pietra filosofale. Abbiamo sfioraI to lamine d'argento saettate da una corrente di cinquantamila chilovat; in una sala motori il si! bilante urlo delle turbine squassava le vetrate come una bufera. I Bolzano industriale ha il volto 'dell'Italia nuova, ha l'impronta della potenza, della genialità, della inconsumabile vita della nostra razza. Angelo Appiotti.

Persone citate: Alfieri, Altieri, Duce, Mussolini, Stano