I velocisti di undici Nazioni iniziano oggi i loro confronti
I velocisti di undici Nazioni iniziano oggi i loro confronti / campionati mondiali di ciclismo I velocisti di undici Nazioni iniziano oggi i loro confronti Gli olandesi partono favoriti, ma I^oatti e Sclieren® non hanno ancora detto la loro ultima parola (Dal nostro Inviato) Amsterdam, 26 agosto. Questo pomeriggio quasi settembrino, limpido e soleggiato, e di buon augurio per i Campionati del Mondo, che saranno per questa città come preludio di festa alla celebrazione, popolare dei quarantesimo anno dì Regno della Regina di Olanda. Per quanto il salto dalle sponde adriatiche di Rimini a quelle nordiche di Amsterdam sia lungo, pure non ho sentito troppo duramente il contrasto, grazie all'insolita dolcezza di clima che avvolge questo Paese dalle verdi piane, che pare sorgano dall'acqua ad agitare al vento le pale dei toro mulini. Mitezza di cui gli olandesi stessi sono stupiti e che potrebbe cambiarsi, da un momento all'altro, in grigiore, e asprezza autunnale. Ma speriamo che il tempo sia benigno e lasci Ubero corso allo svolgimento di questi Campionati, ai quali ||t legano un particolare interesse date le larghe e non infondate speranze che nutriamo sui suoi risultati. Le speranze non mancano Forse, mai come quest'anno, abbiamo potuto fare affidamento sui nostri atleti. Se si toglie, infatti, il campionato di velocità dei professionisti, nel quale il nosti-o Polo non potrà che onorevolmente difendersi, e che potremo essere molto lieti se raggiungesse le semifinali, gli altri quattro titoli sono a nostra portata e, per essi, ci batteremo non solo per un posto d'onore. La settimana dei Campionati si aprirà domattina con il Congresso dell'Unione Ciclistica Internazionale, all'ordine del giorno del quale non ci sono oggetti di sensazionale interesse. Ma non è escluso che la seduta possa dar luogo a sorprese. Corre voce, infatti, che la presidenza sarà quasi completamente latitante ed è assicurato, comunque, che mancherà il factotum dell'Ente ciclistico internazionale, il famigerato Rousseau. Il motivo di questa defezione ufficiale è facilmente intuibile. In Olanda non si è dimenticato ancora V« affare» Van der Vijver suscitato dall'imprudenza del segretario dell'Unione ciclistica internazionale. Certo egli deve aver sospettato le accoglienze che gli sarebbero state riservate ed ha preferito rimanere a casa. Altrettanto si dice del presidente Max Burgi, non estraneo, come responsabile, alla faccenda che circa un anno fa ha messo a rumore l'Olanda ciclistica e tutto il mondo sportivo. La presidenza del Congresso sarà tenuta in questo caso o dal belga Collignon o dal nostro Momo. Ci sarà poi il suo daffare per trovare i commissari c gli «ufficiali» per le varie prove: ma alla fine, con i soliti uomini o con nuovi, ogni carica sarà coperta e le gare avranno il loro inizio. Fiducia in Loatt 1 Allo Stadio olimpico, nel pomeriggio, si svolgeranno le eliminatorie, gli ottavi e i quarti di finale dei campionati di velocità dilettanti e professioyiisti, essendo state rinviate le semifinali (che quest'anno, per la prima volta, saranno disputate in due prove con, eventualmente, la « bella ■») e le finali a domenica. Gli « azzurri » dilettanti suranno Loatti, Astolfi e Bergami. Sapete come il primo, affermatosi in campo internazionale a Parigi, sia stato trattenuto nella categoria dei « puri » dalla Federazione Italiana, nonostante le larghe offerte ricevute dai Velodromi parigini che in Ziti, vedevano un elemento capace di rinnovare l'interesse delle riunirli al Velodromo d'Inverno. Nella stagione, Loatti ha mietuto allori su allori: dominando quasi sempre il campione del inondo
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