I medici ebrei stranieri sulla Riviera di Enzo Arnaldi

I medici ebrei stranieri sulla Riviera I medici ebrei stranieri sulla Riviera Le specializzazioni e le località preferite -- La parola d'ordine del momento (dal nostro inviato) Genova, 25 agosto. Percorsa rapidamente la Riviera di Ponente da Ventimiglia a Genova e due volte quella di Levante, compiuto soste nei capoluoghi delle quattro Provincie di Liguria ed in quasi tutti i centri balneari e turistici che si inseguono senza posa sull'arco tracciato dalla via Aurelia a balcone del mare, eccomi ora qui a concludere questa breve inchiesta Bull'attività dei medici ebrei calati d'oltre confine ad esercitare in questa zona d'Italia la loro attività. Solidarietà sotterranee Vi ho riferito nei giorni scorBi dati e particolari, cifre ed episodi con sufficiente precisione perchè il fenomeno di questa penetrazione israelitica straniera non vi sia noto o possa sfuggirvene l'interesse e l'importanza. E' evidente che non si sale a cifre eccezionaldi immigrati, ma è altrettanto indiscutibile che il loro numero -è tale/ da costituire una percentuale rilevante sul totale della classe medica locale, come è indubbio che, nella maggioranza, questospiti si sono potuta assicurare una posizione di attività professionale e di benessere finanziario superiore come media (semprebeninteso, fatte le debite proporzioni) a quella dei medici italianiII perchè di tale penetrazione e della felice carriera dei più già vl'ho detto: esso va ricercato nell'appoggio poderoso ottenuto dacompagni di razza. Nessuno dquesti Giacobbe stranieri è statabbandonato a se stesso, ha. do vuto lottare duramente e a lungper farsi strada, come succede alla più parte dei nostri giovan laureati. Per tutti c'è stata accoglienza generosa, sowenziona mento iniziale, aiuto costante. La via spianata, insomma. Una strada di rose per cni era ebreo e per di più tedesco o ungherese, polacco o russo, romeno o cecoslovacco o olandese. Meglio che se fossero stati a casa loro. Una prova di ciò, sta nella diversa densità di questi medici stranieri ebrei a seconda della presenza nei vari centri delle masse israelitiche, nostrane o straniere che siano. Dove questi immigrati hanno trovato più facile terreno per stabilirsi e farsi largo? In due zone: della Riviera, oltre che naturalmente a Genova, quella di Ventimiglia-Ospedaletti - BordigheraSanremo e di Rapallo-Santa Margherita. In queste due zone è notorio il maggior affollamento di ospiti internazionali e, quando i dati del censimento verranno resi noti, si apprenderà anche che in esse il.nucleo ebraico è assai forte. Nella provincia di Savona, invece, dove le colonie israelitiche sono limitate, il fenomeno non trova che manifestazioni sporadiche, occasionali e spesso-di riflesso. Abbarbicati allo scoglio d'oro E' questa la più patente dimostrazione di quanto l'Inchiesta particolare nei vari centri ha potuto appurare. Sistemati grazie agli aiuti dei compagni di razza, questi medici ebrei stranieri stanno ora abbarbicati allo scoglio d'oro della loro fortuna e, se non fanno avanzare altri colleghi, è soltantB perchè l'attenta sorveglianza degli Albi e dei Comuni non lo permette e perchè l'ora non pare la più propizia per tentare la scalata a nuove posizioni. Sia a Genova, però, che sul Tlgullio e all'estremità della Riviera di Ponente, il motto di questi « arrivati » è uno solo: « Tenere i posti a tutti i costi ». Da quanto vi ho detto nei giorni scorsi, avrete anche potuto vedere come l'indirizzo professionale di questi immigrati sia vario e tocchi quasi ' tutte le specializzazioni dell'arte medica. Numerosi sono i dentisti, i neuropatologi, i dermosifilopatici. Parecchi si dedicano alla chirurgia e alla medicina estetica. Uno, poi, s'è attaccato alla cura dei piedi: la scienza di sei anni d'Università applicata ai calli, ai duroni e agli occhi pollini! Pochi sono, invece, i medici generici. Perchè? Per due motivi: perchè facilmente ci sarebbe da urtarsi con l'attività dei medici condotti e con gli altri italiani; perchè le specializzazioni son quelle che rendono, che permettono più facilmente i lauti guadagni. Tutti, o quasi, han denti da farsi curare; le malattie della pelle e compagne loro hanno caratteri tali di segretezza che 1 prezzi delle visite possono salire parecchio; il nervoso è un male misterioso e diffuso; la cura dei volti e delle epidermidi femminili, appoggiata sulle testoline delle donne, è una soluzione ideale per le alte parcelle. Non si sbagliano, state tranquilli, questi signori, neil'lnfilare le strade buone per far quattrini! Le loro provenienze Senza contare che le specializzazioni permettono di lavorare in studio, senza dar troppo nell'occhio e facendosi precedere dalla targa fregiata di quel nome straniero che ha spesso tanto fascino sul cliente credulone. Uhi sono e di dove vengono questi signori? D'ogni genere e dalle più diverse provenienze. Russi stabiliti in Riviera da lunghi anni, ungheresi e polacchi che hanno studiato nelle nostre Università (e le cliniche universitarie è notorio come siano state prese d'assalto dall'alta medicina e chirurgia giudea), tedeschi fuorusciti e cecoslovacchi e olandesi e via di seguito. L'origine e la data d'arrivo in Italia, però, non mutano la situazione. Sempre ebrei stranieri sono e sempre occupano posizioni e intascano quattrini destinati a professionisti nostri. Saldati con queste considerazioni gli sparsi appunti già riferiti, il fenomeno brevemente esaminato si presenta tutt'altro che trascurabile. E' uno dei tanti e multiformi aspetti che il problema generale costituito dall'immigrazione israelita sul nostro suolo oifre all'osservazione. E certo non uno dei meno istruttivi ed importanti. Enzo Arnaldi I dii ilii di Mil

Persone citate: Giacobbe, Ponente