Gli impegni dell'Inghilterra in una dichiarazione di Simon di Giuseppe Piazza

Gli impegni dell'Inghilterra in una dichiarazione di SimonGli impegni dell'Inghilterra in una dichiarazione di Simon Il nervosismo britannico e le impressioni tedesche - La questione delle minoranze e le rivendicazioni magiare Nel mare delle ambiguità Londra, 25 agosto. Ieri, come si sa, si erano riuniti in conciliabolo segreto il Primo Ministro Chamberlain, lord Halifax e sir John Simon. Oggi, lord Halifax ha conferito nuovamente con il Primo Ministro e con Simon, ha visto ancora una volta il funzionario del Foreign Office Asthon Gwatkin, addetto .alla missione Runciman a Praga, ha avuto un colloquio con l'incaricato di affari francese Cambon ed è poi ripartito per la sua villa del Yorkshire. E stasera si confermano le notizie pubblicate da alcuni gior- nati della capitale, secondo le qua-1 li in considerazione delle difficoltà ' ■ ,„ „„,„_:-„- j.i t,,„ki™o r-o per la soluzione del problema ce-, coslovacco, difficoltà riferite al go-,verno da Asthon Gwatkin in un dettagliato rapporto verbale, il ; governo britannico ritiene necessario prendere nuovamente posi-| zione, chiarire il suo atteggiamen- to, ed ha affidato questo delicato! compito a sir. John Simon, Can-1 celliere dello Scacchiere. Nnnva nrpsa di DOSÌzìone nuova presa ai pusuumc Un discorso di Simon a Lanark, \ in Scozia, era stato fissato da jtempo. Ora si è deciso che l'ora-Itore faccia degli importanti ac- jcenni alla situazione internazio-1naie, ma in particolar modo a quella dell'Europa centrale. Non è escluso, si dice, che egli ripeta « l'ammonimento » pronunciato da Chamberlain alla Camera dei Comuni il 24 dello scorso marzo quando disse fra l'altro che gli armamenti dell'Inghilterra « potrebbero essere usati per recare aiuto alle vittime di un'aggressione in qualsiasi caso, se nell'opinione delGoverno questo aiuto fosse giudi- cato in armonia con i principii del Covenant », e che « quando si trat-ta di pace o di guerra, non ci si basa unicamente sugli obblighi giuridici, poiché una guerra dirli-cllmente rimarrebbe limitata a co-loro che sono legati da simili ob- blighi ». Il « Daily Mail » andava più in-nanzi e affermava categoricamen te doversi prevedere una dichiarazione con la quale alla Francia verrebbe promesso che l'Inghilterra sarebbe al suo fianco se a causa dell'adempimento degli obblighi francesi verso la Cecoslovacchia la Francia stessa si trovasse impegnata in un conflitto. Tutte queste notizie hanno probabilmente un fondamento di verità, perchè hanno un'origine comune, ma nei particolari sono senza dubbio inesatte. E ciò si deduce da un semplice ragionamento: l'Inghilterra comprometterebbe gravemente la missione di lord Runciman a Praga qualora mostrasse di prendere posizione fra le due parti contendenti prima che la missione abbia assolto il suo incarico. E' appunto per la necessità di non commettere errori del genere che anziché Chamberlain oppure Halifax prenderà la parola a Lanark sir John Simon. Egli è uno dei più sottili e abili giuristi del paese e si può star certi che ogni frase sarà pesata alla bilancia del di uscire dalla llarmaciata prima ; gua bocca nQn dirà „ CQ. me si esprima il redattore diplomatico dell'* Evening Standard» che possa essere interpretato co¬ ;mo una adesione britannica alla politica di accerchiamento della Germania. Ma a Londra si ritiene che la sistemazione del problema cecoslovacco sia possibile se l'appianamento delle divergenze è lasciato al governo di Hodza e al partito sudetico « senza ingerenze estranee », ossia senza l'influenza del Reich. « La missione britannica, dice {'Evening Standard, è convinta che un i-ieguato sistema di autonomia locale nei distretti abitati dalle minoranze potrebbe essere stabilito entro la cornice dello Stato cecoslovacco. La grave complicazione deriva dal fatte che vi è in Germania una corrente la quale insiste nel domandare un'autonomia su base nazional-socialista 1 nelle zone sudetiche e un gover 'no autonomo per tutte le mino- ranze della repubblica. Fare con- , cesgiom £Q ^ ,gano vespertino di Londra, equi varrebbe a disintegrare i poteri ; dello Stato ». | Attesa preoccupata . r ! steaso giornale nell'azzarda1 re previsioni sul contenuto del di scorso di Simon, lo paragona anticipatamente all'ammonimento che Llovd George, il quale era pure a que[ tempo Canceiliere dello Scac. \ chiere, indirizzò alla Germania al j tempo della crisi di Agadir, prima Ideila guerra mondiale. Ma se te j niamo conto di tutto quanto prece 1 de, e della delicata posizione"' di Runciman a Praga, e del fatto che anche in marzo Chamberlain pure a o azzardando un passetto innanzi verso la politica degli impegni, dis se parole non assolutamente espli cite, e tenendo conto, infine, della non mai troppo esplicita persona, lità di sir John Simon, si può prò. fetizzare che il pronunciamento di : quest'ultimo si limiterà a ripetere . che l'Inghilterra — d'accordo con j la Francia — è favorevole ad una : soluzione della questione cecoslo1 vacca nell'ambito delle attuali i frontiere, ad una soluzione che non i , distrugga la sovranità di Praga, 1 Qualunque sia la verità, la di1 chiarazione del Cancelliere dello j Scacchiere potrà diventare un av j venimento di estrema importanza -je non desta quindi meraviglia che a . o i i a e o i e e o l i l a ¬ a sin da oggi la si attenda con viva impazienza in ogni circolo politico e diplomatico della capitale inglese. L'attesa è mescolata tuttavia a timori: perchè 1 fautori dell'isolamento inglese avvertono il governo che vi è una parte della opinione pubblica la quale non risponderebbe favorevolmente ad appelli in difesa di un paese cosi lontano come la Cecoslovacchia dove non ci sono interessi vitali britannici e sottolineano non essere compito del Governo britannico quello di fare promesse incondizionate che potrebbero avere l'effetto di irrigidire il contegno di coloro (leggi il governo di Praga) i quali sono chiamati a fare delle ragionevoli concessioni. Il redattore diplomatico del Daily Telegraph nel dare anche lui conferma, in una nota che apparirà domani mattina, dell'intenzione di far pronunciare a Simon l'importante dichiarazione, dice di ritenere personalmente che 11 Cancelliere dello Scacchiere ricorderà le parole di Chamberlain del 24 Ilgntspsrftttsrbnlincqsdo1- a 1 marzo «in quanto è considerato ; essenziale che non si creda che il governo britannico abbia mutato da allora ad oggi 11 suo atteggiamento », Vice I brindisi di Hitler e Horthy Berlino, 25 agosto. I brindisi, scambiatisi ieri sera al * palazzo del Presidente » fra, il Fuhrer ed il Reggente d'Ungheria sono rilevati e commentati dalla stampa unanime, come una tangibile manifestazione di comunione, di fiducia e di collaborazione tedesco-ungherese al servizio non soltanto degli interessi dei due paesi, ma della pace, della ricostruzione e riorganizzazione d'Europa; manifestazione il cui significato europeo tanto maggiormente è risaltato in tutta la sua portata quanto più visibilmente tutt'e due gli oratori hanno tenuto a sottolineare e quasi ad inquadrare lai loro affermazione di collaborazione con gli insistenti accenni alla loro l'Italia. II Berliner Tageblatt rileva che il FUhrer e il Reggente hanno ricordato l'Italia, come l'amica comune; e rievoca in proposito quanto fu detto anche nei brindisi romani della visita primaverile del presidente ungherese Imredy ospite oggi a Berlino. Ed il giornale viene quindi ad osservare come fra queste nazioni, fra la Germania da un lato, cioè, e l'Italia e l'Ungheria dall'altro, ma anche fra la Germania e la Jugoslavia, i recenti avvenimenti storici abbiano creato con. fini immediati, facendoli vicini e confinanti cosi come già essi era no prossimi ed affini di pensiero e di concezione politica. Ora « in un mondo che conosce tan ti confini irrequieti — aggiunge il giornale — questo esempio di tranquillità dei confini meridionali della Germania è veramente degno della più positiva attenzione. Quello che il FUhrer confermò a suo tempo in Roma sui confini delle Alpi e che è stato sostanzialmente confermato anche nei brindisi di ieri sera per quanto riguarda la pianura danubiana, >è quello che nell'aprile di quest'anno egli stesso ha compendiato con una proposizione piena di significato dicendo: «Noi tedeschi in questo Grande Reich possiamo essere felici di possedere qui nel sud, confine che per ogni lato ci tolgono qualunque preoccupazione di dovere essere difesi con le armi ». La vera lacuna della pace L'accenno alla Jugoslavia conduce poi le considerazioni del giornale verso i deliberati della Conferenza di Bled di restituire cioè dsdam3daenngsfplincncomune amicizia con't[paccclnztspdiRFprssnrRtdsnasgttamd^L'H?g^.la àTyJLtoT™\i menti negati im. xx»tt«.u «>=': rrianon 4 Questo fatto-dice-dà mo-|do di esaminare nelle sue piene condizioni e circostanze e, nel segno della parità ungherese, lo stato degli attuali rapporti. Orbene l'aperto vuoto che rappresenta per la pace il problema della nazionalità ungherese in Cecoslovacchia è l'elemento che persino in occidente non lascia concepire alcuna vera e propria gioia per il fatto che l'incomoda catena delle questioni di parità è, finalmente, venuta al suo termine. Questo vuo lo, questa vera lacuna della pace, i non potrà mai essore colmato o chiuso fino a che una soluzione di -insieme, nello Stato a quattro na-zionalità, continuerà ad essere, !per colpa di Praga, negata. E gli > : i — : ì „ „i— — — *-~ 1 inglesi sanno bene che non certo ; vfrnehpr,a_ ni j tedeschi noasn-il'Ungheria, nè i tedeschi posso-ino essere fatti responsabili di uno stato di cose insostenibile il qua- le è nel fatto, nella media Euro- il solo elemento disturbatore,pa, . della pace ». |eua pace ». Il giornale ricorda la formula] dal Ministro Goebbels creata nel settembre dell'anno scorso, quando il Duce ed il FUhrer parlarono a Campo di Maggio a Berlino, a milioni di ascoltatori di due pae 3t; la formula, cioè, che al posto della « Lega delle Nazioni » che aveva fallito al suo compito si era ormai costituita una « comunità di popoli »; a questa comunità di popoli — cosi conclude il giornale — appartiene ora al nostro fianco ed al fianco dell'Italia fascista anche il consapevole popolo dei magiari. La giornata di Horthy La giornata del Reggente a Berlino è stata oggi, dopo la cerimonia di rito della deposizione di una corona ai monumento dei Caduti nella Unter den Linden, occupata Principalmente dalla grande parata delle forze armate che ha avuto luogo dalle 11 alle 13; al cenotaflo dei Caduti il Reggente col seguito dei ministri si era recato nella mattinata, poco dopo le nove, ricevuto davanti al monumento dal comandante la piazza di Berlino gen. Seifert, e salutato da un battaglione di truppa schierato ih suo onore, che egli ha passato in rivista, e che è sfilato davanti all'uscita, dopo compiuto il rito. Alla grande parata militare il Reggente ha assistito insieme col FUhrer e col Ministro Goering dal podio davanti alla scuola superiore nella via Triunphalis mentre la signora Horthy assisteva con la signora Goering, dalla tribuna d'onore. ' I giornali pubblicano questa sera un'allocuzione pronunciata dal Reggente d'Ungheria Horthy l'altro ieri a Kiel sulla nave-avviso Grille, nella sua qualità di ex-capo della flotta imperiale e reale au. stro-ungarica, dopo le esercitazio. ni della flotta tedesca a cui aveva presenziato. Rivolto, in presenza del FUhrer, ai suoi camerati della flotta tedesca, il Reggente, dopo averli ringraziati delle belle giornate fattegli trascorrere, ha anzitutto elevato un inno agli eroismi dell'antica flotta della Germania, da Coronel, al Skagerrak, al Falkland, fino a Scapa-Flow. « Quante cose sono cambiate da allora. Dopo due decenni, la Germania ha un'altra volta una spada, una nave, un'ala». Le irrequietezze di Londra I giornali registrano la eco del- i Improvviso, momentaneo ritorno : aereo del principale collaboratore d[ Runciman Asnton Gwat- |kin da praga ft e ^ conferenze da lui già avute con varii membri del Governo dalle quali i corrispondenti rilevano che a Londra si ritiene la situazione a Praga arrivata ad un punto critico e la missione Runciman al suo momento decisivo. La nervosità a cui telegrammi di Londra sono improntati nei riguardi del problema cecoslovacco non sorprende invero in alcun modo que i sti circoli che. di contro, anche al o prematuro ottimismo, troppe vol -f . T,omio.j „„„ u„„ -te sul Tamigi professato, non han !no mai mancato di opporre le ri > serve, fondate su un'esatta cono- ,3~11„ ~ _ ,„,, _j4 • scenza delle cose e delle situazio ini » .„ „„» „.i„t=,-„„„ ini, e su una valutazione assoluta o della gravità del problema come delia insostenibilità riplla sltnnvin nella insostenibilità della sltuazioe,"6 creata dall intransigenza del |Governo di Praga a] Giuseppe Piazza