Le forze oscure dell' antifascismo esasperano la nevrosi internazionale di Giuseppe Piazza

Le forze oscure dell' antifascismo esasperano la nevrosi internazionale Le forze oscure dell' antifascismo esasperano la nevrosi internazionale Subdoli sfruttamenti e menzogne sfacciate sulle manovre germaniche - Ondata italofona in Francia - Un generale che parla di sfondamento del fronte italiano e di attacco alla Germania attraverso il Piemonte e la Lombardia » Berlino, 18 agosto. Le discussioni di tanta parte tìella stampa occidentale sulle misure militari e sulle manovre vstutunnali del Reich provocano ■oggi su gran parte dei giornali SMdeschi calme e ragionate risposte, che cercano di rimettere le /jcose a posto nella loro giusta proporzione, riducendo le fantasticherie altrui nella luce che loro appartiene di gratuiti allarmi, frutto di eccessivi nervosismi, non aempre per altro sinceri e disinteressati; il tutto nell'intento ultimo di contribuire, per quanto è possibile ed è in potere dell'opinione tedesca, a diradare l'atmo. efera che, da un ulteriore Ubero gj'òorso di un simile flutto nevroti> co, non potrebbe che essere ancora di più annebbiata e aggravata . con danno evidente dell'opera e degli sforzi di tutti coloro che sinceramente lavorano nel senso di una generale distensione della situazione europea. Semplici esercitazioni Prima di tutto la stampa esprime la meraviglia per la meraviglia che si affetta per queste manovre — le quali, fra l'altro, non sono nemmeno « grandi » nel senso esatto e concreto che si suole dare, in questo campo, a tale attributo — come se le manovre e le esercitazioni delle riserve non fossero una delle più assolute esigenze delle forze armate di tutti 1 paesi e come se tutte le forze armate non le praticassero regolarmente, senza per questo incontrare l'onore di tante polemiche, malignazioni e sospettazioni. V'è di più — nota fra gli altri la Deutsche Allgemeine Zeitung — ed è questo: che se questa delle esercitazioni in grande delle riserve è una esigenza assoluta e una pratica costante di tutte le forze ar mate, tanto più naturalmente e evidentemente essa deve esserlo e dovrebbe in buona fede apparirlo a tutti, per l'esercito tedesco che, venuto cosi tardi alla « parità », ha tutte le ragioni di prov vedere a questo suo compito, con .intensificata attività ed efficacia, anche per guadagnare nientemeno che due decenni di tempo perduto in questo campo. « Noi siamo ora, fortunatamen te, dopo l'introdzuione del servizio militare obbligatorio, già tanto avanti da poter far tanto — osserva il giornale —; ma sarebbe appunto grave mancanza e imper donablle colpa se non lo faces Simo ». Il medesimo giornale osserva quindi che quest'anno anzi si trat ta di manovre ridotte, di manovre cioè che non riguardano l'interez za delle forze annate nelle loro tre armi; a manovre di più grande portata, che nel programma di esercitazioni tedesco che, non è un segreto per nessuno, cadono ogni tre anni, la direzione tedesca ha quest'anno rinunciato. « Con le manovre di divisione e esclusivamente di esercitazioni delle riserve, si attua quest'anno, adunque, soltanto il primo gradino del programma triennale di esercitazioni ». Le oche senza Campidoglio Perchè dunque tanto chiasso? Cè dunque evidentemente in giro troppo nervosismo; soltanto che il giornale non vorrebbe che questo nervosismo, queste critiche e queste polemiche rivelassero per caso, in definitiva, una sopravvivenza fuori tempo — ahimè quanto! — di quella mentalità discriminatrlce del tempo anteriore alla « parità », per cui quel che per gli altri era lecito non dovrebbe esserlo per la Germania. Ci mancherebbe altro! Il Berliner Tageblatt parla di «nervosità estiva»; pericolosa, dunque, in genere, perchè il caldo, : come si sa, dà qualche volta alla testa, ma pericolosa poi non trop- . po nel caso presente, perchè fatta evidentemente alquanto a freddo. i Porse — si domanda in sostanza anche questo giornale — quel che gli altri possono fare senza destare nessun vespaio di polemiche, di accuse e di false interpretazioni, non dovrebbe essere lecito alla Germania. Ma già si sa — osserva a un dipresso tutta quanta la stampa — che per quanto riguarda la Germania siamo sem- . pre alla solita vecchia canzone: la Germania fa « grandi manovre »: addosso alla Germania perchè le fa grandi! La Germania fa manovre ridotte e esclusivamente di esercitazione di riserve ? Addosso alla Germania perchè le fa esclusivamente di esercitazioni di riserve. La Germania prende misure militari (unicamente quelle lecite, anzi esplicitamente doverose, nelle condizioni presenti, a qualsiasi governo) e le prende in silenzio, cioè senza farne chiasso ? Addosso alla Germania perchè le prende «in segreto»: Le annuncia? Apriti cielo; quale sarà mai la diabolica ragione di questo annuncio? Alla fin dei conti non è colpa della Germania se i suoi vicini o lontani sono di nèrvi tanto deboli che reagiscono sempre dolorosamente sia che la Germania parli piano, sia che parli forte Ma, a parte il resto, a parte cioè la natura non aempre disinteres¬ sggcqgvocsppsnsPtcaLtcmgtstap sata di tanta nervosità che c'e .n giro, il fatto è — cosi conclude il già citato Berliner Tageblatt — che c' è ancora troppa gente la quale non vuole rinunciare alla gloriola di avere salvato o di salvare la pace, ci sono troppe oche o papere che non vogliono rinunciare al loro compito « storico » di salvare il Campidoglio, come se per ogni strillo, d'oca vi fosse sem pre, da allora, un Campidoglio Ja salvare. Materia di speculazione Tutto ciò però sarebbe quasi innocente, se non potesse avere conseguenze piuttosto pericolose a Praga, dove anche la nervosità altrui può diventare materia di speculazione. Il Berliner Tageblatt ancora osserva che la nervosità l'i Londra e di Parigi ha intanto determinato a Praga circostanze, di cui fanno parte ad esempio il noto manifesto degli ufficiali, nonché certe magnificazioni della stampa ufficiosa a riguardo della forza militare sovietica, le quali dimostra no fino a che punto Praga sia legata con Mosca. Rimostranze vivaci destano, a questo riguardo, su tutti i giornali le recenti manifestazioni oratorie del ministro cecoslovacco Bechyne, rappresentante del presidente Hodza, il quale si è abbandonato ad accuse e a insinuazioni sulla volontà di pace della Germania. Sono questi piccoli e grandi effetti di una campagna inopportuna; e sono tutti quanti segni eloquenti. Giuseppe Piazza