Chamberlain resta a Londra

Chamberlain resta a Londra Chamberlain resta a Londra Voci d'allarme lanciate da laburisti e liberali Londra, 16 agosto. Il tema di tutte le conversazioni londinesi e di tutti gli articoli odierni dei giornali è quello del le manovre tedesche. Esse producono in Inghilterra una impressione che diventa sempre più profónda man mano che se ne conoscono 1 particolari. Il richiamo di 750 mila riservisti, 11 divieto agli uomini d'età inferiore ai 65 anni di uscire dal Paese, l'assegnazione di compiti speciali alle donne, l'ordine ai medici e a'i'U infermieri di tenersi a disposizione delle autorità, la mobilitazione dei camions, degli autobus e delle macchine private, danno da pensare alle autorità inglesi !e quali si domandano che significato abbia questo immenso apparato bellico. Si tratta d'un semplice collaudo? Compie lo Stato Maggiore la lubrificazione del meccanismo che, a causa dell'interregno di Versailles, non potè ancora essere messo in moto, e alcune giunture del quale potrebbero essere arrugginite? Si poneil Paese sul piede di guerra per ,un periodo dì dieci settimane (questa sarà infatti la durata delle manovre) onde fornire alla diplomazia un formidabile punto d'appoggio nei riguardi del problema cecoslovacco? Varie sono le interpretazioni che si danno a Londra. I liberali sono in preda al panico e scongiurano 11 Primo Ministro « '1 quale deve sapere qualche cosa di concreto » a confidare la verità al pubblico, giacchè questo pubblico, in caso di conflitto, sarebbe chiamato a portare le armi. I sospetti dei laburisti Il Manchester Guardian vede necessariamente un nesso fra la questione sudetica e i movimenti militari della Germania. Dal canto loro i laburisti sospettano sempre Berlino di intenzioni aggressive, ma tuttavia non ritengono che il momento crìtico sia ancora arrivato, e si allineano perciò con gli organi conservatori che in coro intonano la versione ufficiale, la versione cioè che raccomanda la calma e il sangue freddo. I giornali di destra considerano che il recente viaggio del Maresciallo Balbo in Germania ed il viaggio attuale nel Reich del generale francese Vuillemin siano due sintomi consolanti preannunciatori di una distensione e non di un aggravamento della crisi che si libra sull'Europa da mesi. Quello che non si riesce a scoprire, però, è se questi incoraggiamenti all'ottimismo stano veramente sinceri oppure siano una manovra tattica mirante ad impressionare il mondo con !o spettacolo della flemma britannica, alla stessa maniera che il Governo dei Reich mirerebbe a impressionare 11 mondo con io spettacolo della potenza tedesca. E' un fatto che Chamberlain non ha ancora deciso di lasciare la capitale, e che Lord Halifax è in procinto di ritornarvi. A dire il vero nè 11 rinvio della partenza del Primo Ministro, le cui condizioni continuano a migliorare ma non sono ancora normali, nè la ri apparizione del Ministro degli Esteri a Londra debbono necessariamente avere un particolare significato, giacchè l'indisposizione di Chamberlain non è un'invenzione ed i movimenti di Halifax si svolgono sicondo un piano fissato all'inizio delle vacanze parlamentari, quando si decise che il Capo del Foreign Office avrebbe trascorso al suo tavolo da lavoro due o tre giorni di ciascuna settimana; ma la coincidenza potrebbe non essere una coincidenza, alcuni sospettano, e quindi gli sviluppi sul Continente vengono seguiti qui con un'attenzione che in qualche circolo, come si capisce da ciò che abbiamo detto sopra, diventa addirittura spasmodica. La commissione in Spagna Il Centro Europa assorbe totalmente gli inglesi in questo momento che la Spagna, con tutti 1 suoi problemi, svanisce nella lontananza. E' per questo che non ha prodotto commenti la notizia di ieri sera dei giornali sulla nomina della Commissione britannica che, in seguito ad accordi presi da Londra con Burgos e con Barcellona, si installerà fra giorni in Francia, a Tolosa, e di li si porrà a disposizione del Governo nazionale e del cosidetto Governo rosso per concordare lo scambio dei prigionieri. A capo della Commissione è stato scelto nientemeno che il Feldmaresciallo Sir Filippo Chetwode, membro del Consiglio della Difesa imperiale, il quale avrà per collaboratori l'ex-console a Vienna Dick, e il colonnello Alastair. Tanto a Burgos quanto a Barcellona la Commissione stabilirà dei propri ufficiali di collegamento. Le spese saranno sostenute dall'erario britannico.

Persone citate: Balbo, Chamberlain, Filippo Chetwode, Vuillemin