Vittoria del tedesco Lang L'italiano Farina al secondo posto
Vittoria del tedesco Lang L'italiano Farina al secondo posto Uh 'animata edizione della Coppa Ciano automobilistica Vittoria del tedesco Lang L'italiano Farina al secondo posto Vottima prova delle macchine italiane - Emilio Villoresi s'impone nelle 1500 - Von Brauchitsch, giunto primo, viene squalificato - La presenza di S. E. Costanzo Ciano (DAL NOSTRO INNATO) Livorno, 8 agosto. Pur essendosi risolta, nella consueta vittoriosa galoppata, delie Mercedes, la XVTil Coppa Ciano ha offerto una punta interessante con quel pizzico di inedito che dà tempo non eravamo abituati a segnalare. Novità piacevoli, questa volta: una >niotta vettura nuova nella classe delle « 1500 ■» rivelatasi a punto e in grado di dominare fin dalla sua prima comparsa, la piccola, tanto attesa Alfa corsa è stata battezzata con tutti gli onori. Nel campo dei « bolidi » della formula internazionale due rilievi. La Maserati tre litri, aggiornata ed evoluta dopo la presentazione a Tripoli, ha svelato delle qualità velocistiche superiori a quelle della Mercedes, pur difettando ancora in tenuta e nella messa a punto. Per contro l'edizione ultimissima dell'Alfa 12 cilindri, lievemente meno veloce, si è comportata ottimamente nei riguardi della tenuta, riportando molto onorevolmente al traguardo le due macchine partite senza incidenti di sorta e giungendo sulla distanza a impegnare seriamente — spettacolo inconsueto — le vetture tedesche. A completare la buona prova dell'Alfa corsa va pure segnalata l'eccellente tenace e regolarissima corsa dell'ammirevole Belmondo, il dilettante torinese che con l'Alfa 8 cilindri, decisamente meno veloce, ha saputo mantenersi per quasi tutta la gara nel gruppo di testa e terminare al quinto posto. Lotta tra fratelli Se, dunque, l'inno del Reich ancora una volta ha salutato la conclusione della gara idei che nessuno poteva assennatamente dubitare) non perciò il nostro commento deve sapere d'amaro. Nell'impossibilità di miracoli, è buona cosa poter registrare un progresso, integrato, questo, dalla constatazione che quanto meno la scuola costruttiva italiana, dedita alla formula della tre litri spinta con compressore, è la buona. La controprova è fornita dalla dimostrazione decisamente infelice fornita dalla Delahaye da 4500 senza compressore, che, dopo la « Mille Miglia » e dopo la vittoria di Pau, pareva destinata a miglior sorte di quella incontrata ieri a Livorno, dove fu nettamente inferiore alle nostre, sia in velocità che in tenuta. Ciò premesso in linea tecnica, la gara in se stessa, come manifestazione sportiva, spettacolare e organizzativa, non ha detto gran che di nuovo, non ha offuscato la fama di precedenti edizioni della Coppa Ciano, la classicissima fra le belle corse automobilistiche. Relativamente ristretto il numero dei veri campioni intervenuti, all'infuori della squadra della Mercedes. Assenti l'Auto Union, Varzi, Nuvolari; discreto, ma inferiore allo scorso annoi il pubblico. Il tempo volle essere clemente per la corsa e, dopo un violento temporale al mattino, mandò un tiepido sole a asciugare le strade e rallegrare gli spiriti. A quest'ultima funzione, veramente, già avevano pensato gli organizzato ri, inscenando una pittoresca, per quanto un po' strapaesana, parodia del palio dei rioni abbinati alla gara, Trossi si ritira Ha preceduto la gara delle 15 vetture da 1500 cmc. che partono pochi minuti dopo le ore 15. Dei diciotto iscritti mancano Bianco, Bagnoli e Dusio. Assistono alla partenza S. E. Costanzo Ciano, il conte Bonacossa del R.A.C.I., l'ing. Furmanik e tutte le autorità locali. n comando è preso fin dal primo giro (l'anello dell'Ardenza, nel nuovo tracciato ritoccato e ridotto, è ora di km. 5,8) da Gigi Villoresi su Maserati, incalzato da Severi e Biondetti. Gli avversari studiano le macchine, la vittoriosa di ieri e l'impetuosa recluta di oggi paiono equivalersi. Per 12 giri il primato della vettura bolognese è mantenuto; ma la minaccia dell'Alfa si aggrava per l'incalzare di Villoresi Emilio. Dal nono al tredicesimo giro egli è in seconda posizione; la lotta fra i due fratelli Villoresi, militanti sotto diversa bandiera, è delle più gradite al pubblico, che rumoreggia. Ma Gigi esagera nello spingere e avverte noie al motore che lo costringono a lasciarsi superare da Emilio. Tenta reagire per. altri tre giri, ma al quindicesimo si ritira.Le posizioni in testa non mutano più fino al 25.0 giro, termine della gara: le due Alfa di Villoresi Emilio e di Biondetti, in testa, la Maserati di Marazza, terza. Il livornese Franco Cortese, gran beniamino del pubblico, deve accontentarsi del quarto posto, con minimo distacco. L'intervallo è dedicato al cambiamento di scena. Mutano i cartelli delle Case sugli stalli di rifornimento, si allineano i bolidi della classe massima. Finalmente alle 17 le undici vetture della formula internazionale si gettano con selvaggio ululato sul vialone dell'Ardènza. Partono in prima fila: Farina (Alfa), Lang (Mercedes), Caracciola (Mercedes), Trossi (Maserati); in seconda: Zehender (Maserati), Brauchitsch (Mercedes), Wimille (Alfa); in terza: Teagno (Maserati), Dreyfus (Delahaye), Comotti (Delahaye), Belmondo (Alfa). Caracciola e Lang balzano al comando, incalzati da Farina e Trossi. Quest'ultimo, nel terzo giro, supera Farina e proprio sul traguardo, alla fine del quarto, riesce a rimontare di prepotenza le due Mercedes e ad assicurarsi, nei tre giri successivi, un certo vantaggio. Il pubblico manifesta il suo entusiasmo. La nuova Maserati ha avuto una buona stampa e le più rosae speranze si accendono, anche se nel ttqrCptvbm„nnsnmcmtdrnasflBcatsdcnctcddcivssitlottavo giro Brauchitsch è riu-scito a superare Farina, confi- troppo, p'srò, al lO.o giro le spe- ranze cadono di colpo. Trossi è Itermo per cambiare candele, dopo ! qualche giro si attarda ancora a j registrare i freni, poi cambia an- Cora le candele, infine si ritira. Caracciola e Lang rimangono per qualche giro padroni della si-; tuazion'c .quand'ecco che interviene un nuovo colpo di scena. Caracciola è fermo, dapprima brevemente per cambiare gom-i me, poi, dopo qualche giro, defi- „iti„orv,i=r,)a niuvam'-nie. E' ora la volta di Farina che ne approfitta per portarsi al secondo posto. Il campione tori- nese ha compiuto ieri una corsajmeravigliosa, sfruttando all'è-istremo limite la sua macchina con un coraggio leonino, senza il minimo incidente. Anche quando, travolto dalla maggiore velocità della Mercedes di Brauchitsch, si ritrova in terza posizione, continua generosamente ad estrema andatura, pur non avendo avversari alle spalle. Al terz'ultimo giro dando al solo Trossi il compito 1della difesa italiana. Si vivono momenti di ansia !febbrile. Avranno dato tedeschi 'la misura delle loro possibilità? Par'.? di si, perchè sia Lang che Brauchitscht, alla distanza di pochi minuti, passano leggermente attardati e col cofano ammaccato, segno evidente di incidenti stradali per foga eccessiva. Pur- dalla riserve biondetti, completa Il'onorevole ibernazione dell'Alfa ! COrsa. Sale sul pennone, nel lim j pjd0 tramonto marino, la bandie ra del Reich. Aldo Farinelli ; 1 un arresto al rifornimento di Lang permette a Brauchitsch, che ! disobbedendo agli ordini di scu 'deria, prosegue senza rifornirsi, di passare ih testa e di vincere, inseguito però da un reclamo per aiuto di terzi che avrebbe avuto per rimettersi in strada dopo l'incidente. La vettura di Wimille, pilotata dal 21.o al termine del 40.o giro cc
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