Le truppe nazionali dilagano nella sacca d'Estremadura di Riccardo Forte

Le truppe nazionali dilagano nella sacca d'Estremadura Le truppe nazionali dilagano nella sacca d'Estremadura Oltre duemila rossi prigionieri (DA. UNO DEI NOSTRI INVIATI) | Saragozza, 23 luglio. ! La battaglia che sul fronte dell Levante ha tenuto il campo dell'interesse generale fino a ieri, hai mutato caratteristica. Improntata] a un ritmo di rapidi movimenti manovrati nei primi otto giorni\ della sua impostazione e sviluppo,] è diventata in queste ultime 2Jf I ore una serie di assalti e contro\ assalti logoranti e faticosi, contro posizióni fortificate e — giovai dirlo — difese accanitamente. Interrompere l'avanzata avversaria mediante sbarramenti predisposti e dispendio senza limitazioni di intere brigate, è una tattica repubblicana che i nazionali hanno sperimentato anche duran sste la non dimenticata offensiva ! dell'Ebro. Ricordiamo le disperate i difese delle fortificazioni sui co-1 steni ^montuosi del Mirablanch,'.del .afóriterej/, e ' neiie gole dtìCherta durante la marcia verso Tortosa. E' un fatto che per di- letto di quadri e di organizzaticene delle truppe, gli alti comandi avversari non abbiano voluto' ^saputo mai contromanovrare. ìLa stessa parola d'ordine, dif- fusa con i mezzi imponenti di una propaganda che raggiunge il popolo e l'esercito nelle più capillari ramificazioni: «• fortificare, fortificare », costituisce l'estrema risorsa dei capi per procrastinare successivi crolli. E' già stato osser- vato da parte nazionale quale im- pegno e quale tecnica sia impie-,gata dalle truppe repubblicane nel creare linee forti, sbarramen-.ti e trincerom o addirittura, come\nell'esempio illustre del cinturone di Bilbao, muraglie cinesi dietro le quali i rossi hanno creduto si-citai c indefinita la resistenza. 'L'esperienza di questa guerra ha dato le più ampie e convincenti smentite. Nè il Mirablanch, nè laifamosa «linea Vorosciloff » siti! massiccio del Mudefes sulla stra- \ 'mente, elude queste barriere «i!da di Gandesa, nè gli icogli-fortezze delle montagne di Cherta, hanno tenuto al dir\à di qualche settimana. Inoltre: la tecnica della manovra nella quale le truppe nazio noli si sono agguerrite perfetta arresto che non sei-vono a fuorviare i movimenti avanzanti. Giovanni Artieri 5 aerei rossi abbattuti Burgos, 23 luglio. Il Gran Quartier Generale co- munica Attività dell'aviazione. — Ieri furono abbattuti in combattimento aereo tre apparecchi da caccia e un altro da bombardamento, mentre la nostra artiglieria antiaerea abbatteva un altro aeroplano « Martin Bomber ». Furono pure bombardati ieri gli obiettivimilitari dei porti di Gandia e De-nia, e la stazione ferroviaria diAlmorchon». La cavalleria in azione i Fronte attuale SO 10Q 150 y (DA UNO DEI NOSTRI INVIATI) Saragozza, 23 luglio. Da quattro giorni in Estremadura si svolge una battaglia che non è una grande battaglia, è anzi una piccola battaglia, condotta con piccoli effettivi, con mezzi piccoli, su un fronte sorveglialo da capisaldi principali che pun- teggiano qua e là regioni quasi'.sguarnite di combattenti. Lo scopo dell'offensiva che fn\scatenata il 19 luglio dui nazio nuli è chiaro. Il fronte segue in questa regione vicina alla frontiera portoghese, un'ampia conca vita, il cui fondo è nel terreno nazionale e i cui lati si avanzano 1 minacciosamente sino a poca di'.stanza dai confini della repubbtiìca lusitana. Que'sfa èacca aveva una lunghezza di 100 cWfrét^f alla base. L'offensiva ha già OV* elo il risultato di ridurre la baaeì della sacca a soli B5 cMIbmrfri; infatti i due lati dell'enorme ^\lientc si avvicinano sempre più, grazie all'avanzata COltòUwté \ \ intrapresa dai due bracci dell'esercito nazionale che sono schierati ai due lati opposti della sacca. Alla fine della giornata di oggi, quarta della battaglia, le truppe assalitrici sono giunte, dopo un lungo seguito di marce e di colti battimenti, a quattro chilometri! soli dalla città di Castuera, capi-\ tale politica rossa della provinciadi Badagozzo, dacché questa ci«à\è in potere dei nazionali. La cit- tadina si trovava a una trentina di chilometri dal fronte appena quattro giorni or sono. Questa 'avanzata si svolati sul i„t„ ».»i.sono" Oueita dìonale della sacca e il punto massimo raggiunto è il paesello idi Benquerencia, al centro d'una ! ampia regione montuosa dove i \ nazionali sono entrati alle 8 rfj 'stasera. » Nella presa di Benquerencia ha avuto parte principale la cavalleria spagnola che, infiltratasi per le colline, ha investito i fortini rossi muniti di numerosi apposta- iSLm u^i^nSJ!^19' ha ! catturato le mitragliataci e mes- J permetteranno nuova posizione contro ogni assalto. , , \e intatto. Sono stati ritrovati an!c"e numerosi greggi, che i capoc 'eia rossi della località non hanno so in fuga i difensori dopo scon- ti audaci e brevi, nei quali rifulse di niioro il valore tradizionale dei cavaliere spagnolo. ATTa destra diBcnquerencia sono state presidia- te tempestivamente le colline, che rii difendere la Il paesello, uno dei più floridi di questa regione assai povera non ha — caso più unico che raro ne<ili annali della guerra di Spagna — una sola casa distrutta. Tutto avuto il tempo di portar via nella fuga troppo rapida. Il numero delle pecore raccolte sinora è di varie migliaia. La popolazione civile, caso pure assairaro, è rimasta tutta nel paese: solo qualche decina di abitanti, implicati direttamente nel governo socialista della regione, è fuggita; gli altri hanno fatto un'accoglienza entusiastica alle truppe, r. hanno inscenato manifestazioni di giubilo. Anche qui, come ieri a '.Monterrubio, grosso paese situato a una decina di chilometri più in- \dietro, i soldati erano baciati dal- ^ffaZrfw'ZZaZÌZSIrtoàSÈ&kie» U^^^^SS^^^ ì^^^É^^^f1^ ^J^Ssì^M^^ \^^^^MDo^S^Un 7 r1Z,a t ,2n *2EiEì ? £ 't^S^^ffiSSL^i*' la folla. Vittoria grande. Sullato settentrionale della sacca, raggiunto e varcato ieri il Guadianu, uno dei più importanti fiumi della Penisola iberica, i nazionali si vano spinti oggi fino alla sponda settentrionale del Znjar, altro corso d'acqua che scorre a circa 12 chi- \ fesa diventa strategicamente im\ possibile. Riccardo Forte

Persone citate: Giovanni Artieri, Martin Bomber

Luoghi citati: Bilbao, Burgos, Spagna