Tremila rossi prigionieri nelle ultime 48 ore di Giovanni Artieri

Tremila rossi prigionieri nelle ultime 48 ore Tremila rossi prigionieri nelle ultime 48 ore 6 paesi occupati - 4 apparecchi abbattuti e o o n o a ò è o e e r l e Burgos, 19 luglio. Il Gran Quartiere Generale ha emesso a mezzanotte il seguente comunicato: « Siti fronte del Tago nel- settore del Puente del Arzobispo, le nostre truppe haìino occupato i paesi di Azùtan e Navalmoraìejo, le montagne che circondano quest'ultimo villaggio, e varie posiioni intermedie, facendo un centinaio di morti fra i quali tre ufficiali, e ottantanove prigionieri, e catturando un mortaio, un copioso armamento, e l'intero archivio di un battaglione. « Nel settore orientale del fronte di Castellon il nemico ha contrattaccato la notte scorsa e stamani alcune posizioni della Sierra di Espadan. E' stato respinto con grande energia e ha abbandonato dinanzi alìe nostre linee numerosi cadaveri. « Nel settore occidentale sono state occupate, oltre importanti posizioni, i paesini di Ragitdo/Puebla de Arenoso, Campos e San Vicente, ed è stata tagliata la strada fra Montanajos. e Caudiel. 1 rossi hanno subito anche oggi forti perdite; fra ieri ed oggi abbiamo fatto più di 3000 prigionieri, e continua la raccolta di armamento e di materiale di ogni sorta. Attività dell'aviazione. — Oltre a cooperare alla avanzata' delle nostre truppe, l'aviazione ha oggi abbattuto in combattimento nel cielo di Sagunto-quattro Boeing rossi. Ieri essa bombardò efficacemente la centrale elettrica di San Adrian de Bezos, e le of ficine di materiale bellico della ditta Cros a Badalona e a Castell de Fels ». a i r i e a o a o Battaglia nel cielo 85 apparecchi rossi decimati e fugati dalie squadrìglie nazionali (Da uno dei nostri inviati) Fronte di Sagunto, 19 luglio. / uentisei apparecchi da caccia del gruppo Asso di Bastoni, navigavano ieri, poco dopo il mezzogiorno, nel pezzo di cielo nemico fra Segorbe e Sagunto. Non andavano insieme; nella tecnica della crociera offensiva esiste un momento in cui una-parte degli apparecchi, che si è spinta lontano, volge la prua verso le linee, e incrocia le formazioni lasciate alle spalle e che prendono il suo posto In sostanza, è un. càmbio della guardia che avviene ad un'altezza oscillante fra i tremila e i.cmguemila metri, e a velocità variabile fra i 250 ed i 350 chilometri al l'ora. Gli aviatori chiamano que sto, « fare la ruota ». / diciotto caccia in entrata e le1 squadriglie che li attendevano per « uscire » si avvistarono, si riconobbero e si andarono incontro. La'formazione di ritorno, condotta dallo stesso comandante dell'Asso di Bastoni, avanzava sui tremila metri piuttosto lenta, e presso che al termine della benzina. Quella che doveva sostituirla da 500 metri più alto, era appena arrivata sulla sua verticale, che uno dei piloti scorse l'apparecchio di punta'delle squadriglie smontanti « battere 'le ali». Gli apparecchi affiancati, alla medesima velocità, risultavano praticamente fermi l'uno rispetto all'altro. Cosa che consentiva, al sottotenente di far cenno al suo maggiore — da una carlinga all'altra — che qualche cosa avve niva davanti alla prua delle squa ia-'driglie incrociate. Infatti la "/or-dqtmdttcapenttcsIninsdCllgidvmgpsfInazione rientrante, che in quei cristallo decimi- di secondo aveva petcorso qualche chilometro, ■ era adesso tutta un- battito d'ali. L'avvistamento del nemico, come il segno della raccolta, i cacciatori. se lo trasmettono oscillando leggermente- e ripetutamente. Ma prima che la sorpresa si avcinasse la « guardia montante » aveva fatto, fronte. Il primo gruppo di squadriglie vira in picchiata e s'arrampica dai 3500 sino al pianerottolo dell'avversario: 4300 metri. Le manette del gas sono spinte fino -in fondo: i tensori d'acciaio delle ali vibrano sotto lo sformo come le corde di un'arpa. Il comandante dell'Asso di bastoni dai canto suo deve assalire con i diciotto apparecchi che lo seguono dal basso in alto. Ma la distanza del nemico gli permette ancora di puntare in salita, e guadagnare quota, avvicinandosi ai Curtiss. In breve, il punto pericoloso della differenza di altezza con l'avversario è superato. Qualche istante ancora di navigazione in linea e poi il contatto. Incomincia alle 12,18 precise di ieri quella grande battaglia aerea di cui ho d\ato notizia, che per l'aviazione nemica è una delle più memorabili sconfitte di questa guerra: quattordici apparecchi abbattuti e quattro certamente colpiti, q/bbli; ctf'i alla fuga, in uno scontro di 2 viloti di macchine fasciste conivi 55 avversari. Ecco, mi è difficile descrivere anche dopo aver lungamente par lato con uno dei protagonisti della .grande battaglia di ieri quali erano i momenti di quel meraviglióso lungo dramma durato 900 secondi: un quarto d'ora. All'in grosso, nell'istante della presa di contatto le. forze erano queste: da un lato ventisei Fiat 32 e dall'altro trenta Curtiss. Stamattina chi mi raccontava la battaglia ha detto: « Voi avete certamente visto qualcuno di quei giocolieri che riescono a mandare all'aria un certo numero di palle d'avorio e farle rotare attraverso le loro mani formando un semicerchio volante. Mettete insieme 55 apparecchi avversari e 25 nostri al posto delle palline, e avrete presso a poco quello che si svolge lassù. Ma d'altra parte appena scorgiamo il nemico vediamo... rosso e non si capisce niente. A un istante, tra le 12,18 e le 13,08 qualcuno dei nostri ha avvistato una nuova massa nemica. Dalla profondità lontana di seimila metri piombavano addosso al tramestio dei 55 apparecchi di combattimento altri SO nemici. Questa volta erano dei Ratha che sono più facili da caccia re malgrado la loro enorme velocità. Per qualche minuto, la o-iostra è stata di 85 bolidi uno contro l'altro, una specie di grappolo di riflessi di eliche e di getti sot tili di proiettili incrociati, fanta siosa come un gioco d'acquai Alia fine, improvvisamente, il Cielo è rimasto sgombro. Ancora alcuni dei nostri volteggiavano in preda al-furore dell'attacco. Il nemica era svanito. Il Comandante nazionale ha buttuto le ali a raccolta. Tutti gli sono andati intorno. Hanno dato uno sguardo in giù per contare le fumate degli apparecchi caduti in fiamme. Li hanno contati e ricontati. Quattordici. Altri quattro avevano già tagliato la corda verso Sagunto e il mare. L'Atto di bottoni ha messo la prua verso casa dopo la battaglia. Il pezzo di cielo tra Sagunto e Segorbe è rimasto solo e netto come un'indifferente ' campana di | Giovanni Artieri

Persone citate: Bezos, Campos, Cros, Fels, Puente, San Vicente

Luoghi citati: Atto, Castellon, Sagunto