Gli atleti italiani trionfano a Londra conquistando sei magnifiche vittorie

Gli atleti italiani trionfano a Londra conquistando sei magnifiche vittorie I CAMPIONATI n'IN GHIE*TERRA Gli atleti italiani trionfano a Londra conquistando sei magnifiche vittorie - Londra; 16 luglio. Ecco il bilancio della riunione internazionale di atletica svoltasi oggi: un bagliore azzurro all'inizio, una doppia frecciata azzurra alla fine; la giornata punteggiata da altre tre vittorie italiane. Con la giornata di ieri, questi campionati inglesi si chiudono con sei vittorie degli atleti fascisti, su dieci prove alle quali hanno preso parte. Si tenga conto, poi, che erano presenti nove campioni d'Inghilterra. Nessuna delle nazioni ospitate può vantare simile risultato. Ma veniamo alla cronaca. Siiniziò col lancio del disco e ne uscìvincitore splendido, con un lancio di metri 43,60, l'azzurro Consoli-ni. A questo giovanissimo, dun-que, l'onore di segnare la prima vittoria italiana di oggi. Nel frattempo si svolgevano leeliminatorie delle 100 yarde e siclassificavano gl'italiani'Mariani eGonnclli. Molto combattuta la gara delle 880 yarde, corsa sempre assai popolare, vinta da Collyer in l'53"7/10. Al centro, intanto, Romeo e Webster rimangono gli unici a contendersi la vittoria nel salto con l'asta. Webster continua e la misura va salendo. L'inglese, che salta dopo due lunghe pause di riposo, più s'avvicina ai 3, " " falloso; facilità 80 più diventa ai 3,90 Romeo passa con Webster a malapena. Por¬tato il limite a 3,96, mentre Ro-meo salta perfettamente, l'ingleseIcede in tutte e tre le prove. ti si è classificato quarto con metri 45,37 fio precedono Healion, rlandese, con m. 52,46, Mac Anallen e Clark, inglesi) dà il segnale di adunata per la finale delle 100 yarde, che doveva portarci una delusione e non perchè Mariani abbia mancato, ma perchè una falsa partenza causata dall'inglese Scarr, ha reso nervoso l'italia- L'altoparlante, dopo avere an-|Onunciato il risultato del lancio del ! smartello nel quale l'azzurro Oret-| sno, che era già perfettamente lanciato. Ne sia prova che il vincitore della finale, l'olandese Osendarp, segnava .un tempo di 9" e 8/10, tempo che Mariani aveva già registrato in semifinale, precedendo gli avversari di due metri, mentre Osendarp aveva ottenuto in semifinale 9"9/10. Al colpo di pistola della seconda partenza, che era quella buona, Mariani si lasciava sorprendere e rimaneva fra gli ultimi fino a metà della a distanza. Con uno sforzo prodigio-, so, nei pochi metri che gli rima- nevano si buttava a ridosso di l Osendarp senza però potergli strappare la vittoria, Lontano dalle tribune, sotto glispalti popolari, si era intanto svolta la gara di getto del peso. Ed ecco avanzare un italiano asi è classificato per la finale delle 220 yarde, non era perfettamente la punto e a ' ricevere la coppa d'argento- unprimo premio che ci consola dellamala sorte di Mariani. Quest'az-zurro è Profeti, che ha conqui-stato la vittoria con un getto dimetri 14,60. Seguono al secondoe terzo posto i due inglesi Howarde Milligam con 13,89 e 12,68 rispettivamente. Si è poi disputata la finale del salto in lungo, che è stata brillantemente vinta dal nostro Meffei con metri 7,51. Secondo è riuscito Mersch con m. 7,06 e terzo Breach con m. 6,78. Altra bella gara è stata la corsa delle tre miglia, vinta per un soffio da Emery su Word, che ha superato negli ultimi 50 metri Hennessey: tempo del vincitore 14'21". Caldana, che_lui il tempo freddo ha fatto effetto doppio. Sorpreso all'inizio, non è riuscito a riprendersi ed è finito quinto. Lo stadio é ora al completo, l'aspettativa è al colmo; siamo ai preparativi per la gara del miglio, nella quale Beccali non riuscirà che quarto, nettamente staccato Forse l'inizio velocissimo gli ha nuociuto, ma la sua andatura non pareva quella migliore. Al primo passaggio l'ordine è il seguente: 1. Wrlght; 2. Wooderson; 3. Beccali. Le posizioni rimangono im mutate fino al terzo giro di pista A questo punto Alford attacca e si porta ai quarto posto. L'ultimai fase s'inizia con Wooderson tiralo da Peel, che finirà secondo. Mfm- cà- metà giro alla fine e Beccali, evidentemente provato dallo s'arzo- cede: dietro all'italiano c'è) un £ran vuoto, ma anche la distanza fra lui e Alford va aumentando mentre Wooderson, magmficp aUe^' .s(erra 1 ultimo attacco^ pre mLO344Icedendo il secondo e il terzoku una dozzina di metri. Per gl'italiani presenti sulj campo il finale della riunione -è/ stato il coronamento di una spiondida giornata: due staffette nostre 4 per 110 yarde erano in gare: quella del G. S. Baracca di. Milano (Ragni, Bertuletti, Gonne Ili, Mariani) e quella del G. S. OberdanPro Patria pure di Milano (Caldana, Toetti, Daelli, Ferrarlo). Ambedue dovevano travolff>>re nella loro vittoria completa gM. avversa ri, classificandosi rispwtivamente !prima e seconda.- f l

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