LA DITTA DICHIARA A "LA STAMPA,, di riprendere a fondo gli studi per eliminare l'inconveniente

LA DITTA DICHIARA A "LA STAMPA,, di riprendere a fondo gli studi per eliminare l'inconveniente ACGli odori della Snia. LA DITTA DICHIARA A "LA STAMPA,, di riprendere a fondo gli studi per eliminare l'inconveniente Nella questione degli odori della Snia interviene un atto schiettamente simpatico della ditta. In seguito agli articoli da noi pubblicati, l'ingegnere Ugo Rosasza, direttore dello stabilimento di Venaria Beaìe, a nome del grand'uff. Franco Marinotti, cavaliere del lavoro, amministratore delegato e direttore generale della grande Società, con sede a Milano, si è recato ai nostri uffici per dichiararci che la Società stessa, desiderosa di trovare una soluzione industriale del problema, ha deciso di riprendere gli studi per eliminare l'inconveniente con messi fisicochimici tendenti all'epurazione dell'aria, lanciata nello spazio dai camini delle fabbriche, valendosi dell'organissasione propria ed interessando ai suoi studi anche ditte italiane ed estere. Allo scopo di dimostrarci fino a qua! punto la Snia sia sensibile alle legìttime richieste della cittadinanza torinese, l'ing. Rosanna ha soggiunto che egli si recherà tra breve a Londra, dove prenderà contatto con la Courtaulds, la società del ramo viscosa che controlla una larga parte della produzione inglese, francese e americana, per constatare di persona quanto colà è stato compiuto, ed in caso positivo eseguire la identica applicazione in Italia. — La Snia — ha detto il cortesissimo visitatore — fa della ricerca dei messi atti a soddisfare Torino, una quistione di puntiglio, animata dal vivo desiderio di riuscire, per quanto non si dissiìnuli che le difficoltà incontrate nella prima fase degli esperimenti continuano a sussistere con tutti i loro imponderabili. Il problema ha destato l'attenzione di molti tecnici e studiosi, i quali si sono posti in comunicazione con la ditta, offrendo la loro collaborazione. Il progresso industriale, sulle tracce della scienza, è arrivato sovente ai margini del miracolo: e noi raddoppieremo oggi i nostri sforzi di ieri perchè lo scopo, ove una possibilità esista, sia raggiunto. La conversazione ha poi dato ri lievo alla convenienza che avrebbe la Ditta dì addivenire alla unificazione nel basso Friuli di tutti suoi stabilimenti sparsi nelle varie regioni d'Italia, per il minor costo della mano d'opera e per irisparmio delle spese di trasporto della materia prima e del combustibile; mentre uno spostamento degli stabilimenti torinesi in una zona piti lontana di Abbadia dStura e di Venaria (anche se, poniamo, nel medesimo territorio dquest'ultima città), non è ritenuto effettuabile a causa della mancanza dell'incentivo, che invece esiste per il trasloco nel Friuli. D'altra parte la ditta ritiene di dover scartare anche una proposta affacciata di questi giorni da altri per iconvogliamento degli odori ut tubazioni sotterranee; innanzi tutto perchè a muovere una massa d'aria cosi imponente occorrerebbe una potenza di pressione, enorme e di un costo superiore a qualsiasi possibilità; secondariamente perchè località deserte a quattro o cinque chilometri attorno ad Abbadia e Venaria non ve ne sono; infine perchè se anche ve ne fossero, le esalazioni, non distrutte, da una così breve distanza tornerebbero ad invadere l'abitato, rendendo vano il presunto rimedio. Queste dichiarazioni e queste spiegazioni della ditta non potevano lasciarci indifferenti, e lo abbiamo dichiarato all'ing. Rosazza, ringraziandolo del passo da liti compiuto. La Snia, di cui abbiamo ripetutamente riconosciute le benemerenze autarchiche, che l'hanno indotta a impegnare nelle coltivazioni di cellulosa e nella costruzione dello stabilimento di Torre di Luino presso Cervignano, oltre ottanta milioni, ha dimostrato con ciò di comprendere appieno la funzione del giornalismo fascista. Noi avevamo, infatti, risollevato attraverso una inchiesta a fondo, un problema che da anni angustiava e ancora angustia la cittadinanza. Poiché la società, sulla scorta della risposta già fatta pervenire al Prefetto, prospettava l'inanità dei suoi sforzi per sopprimere in via scientifica l'inconveniente, ed affacciava l'ipotesi di una trasmigrazione lontana, noi, al solo scopo di contribuire alla soluzione del problema conservando a Torino una ditta che nel quadro delle nostre attività industriali rappresenta una forza di primo piano, abbiamo avanzato la proposta che la trasmigrazione avvenisse nel territorio sul quale gli stabilimenti sorgono. La Snia afferma ora che la proposta non è realizzabile, ma dichiara nel tempo stesso — ammetteìido implicitamente di aver compreso le ragioni della nostra campagna — di riprendere gli studi al punto in cui li aveva lasciati prima che le pubblicazioni si iniziassero. Ne prendiamo atto con profondo compiacimento, e come giornalisti e come torinesi, sicuri che se questa è l'unica via aperta per la conciliazione degli interessi della ditta con quelli della città, essa sarà percorsa con il proposito che ci è stato così lealmente e decisa mente manifestato. f. o.

Persone citate: Franco Marinotti, Rosazza