Allenamenti a Parigi e ricognizione sui monti

Allenamenti a Parigi e ricognizione sui monti Allenamenti a Parigi e ricognizione sui monti Parigi, 1 luglio. I nostri hanno fatto stamane una passeggiata di salute per collaudare 11 materiale e per sgranchirsi le gambe. Per una quarantina di chilometri sul circuito di Saint Germain si sono sbizzarriti in veloci tirate, in scatti, in volate; l'ultimo vero allenamento sarà fatto domattina. La squadra' prenderà la via di Caen e. vi si inoltrerà per una ottantina di chilometri, raggiungendo Evreux e rientrando poi in sede. Da questo momento le biciclette non saranno più inforcate fino a martedì mattina, quando, portatisi in autobus all'Auto gli « azzurri » prenderanno parte, insieme a tutti gli altri, alla solita sfilata per le vie di Parigi fino al Vesinet. Saranno quindi altri due giorni di sereno riposo nella luminosa quiete del Pavillon Henry IV di S. Germain. Girardengo e Gelpi sono sempre con i ragazzi; li assi^ stono, li consigliano e li sorvegliano. Intanto mentre si ha conferma dell'anticipo di un'ora di tutte le partenze, si apprende che nella prima tappa del Pirenei solo quattro vetture (una di Desgrange, una italiana, una belga e una francese) potranno passare, sull'Aubisque, dato che.il genio civile non è riuscito a garantire la stabilità sul tratto travolto mesi fa da una frana proprio nel punto in cui la strada presenta uno strapiombo sul precipizio. A proposito di montagne un altro passaggio sarà tutt'altro che facile e sicuro: quello dell'Iseran, il nuovo e più alto colle introdotto nel Tour. Venendo a Parigi, quando sono stato a Lanslebourg, invece di girare a sinistra per Modane ho preso a destra e mi sono infilato per la valle dell'Are. Volevo far conoscenza con questo nuovo colosso delle Alpi e anche se ciò mi è costata una deviazione di due ore, credo di aver speso bene il mio tempo, perchè ho riportato una impressione che contrasta con l'idea che mi ero fatta sulla carta. Chi infatti voesse giudicare le difficoltà del'Iseran in base ai chilometri e alla differenza di dislivello, si ingannerebbe di grosso. Dopò un primo modesto scalino in vicinanza di Lanslebourg, si riprende a salire forte dopo Lansvillard e per circa 3 chilometri. Si scende quindi nella conca di Bessan, unga una decina di chilometri e quasi piana. E' alla Casina del C.A.F., cioè dopo Bonneval, che si inizia la vera scalata dell'Iseran per una strada nuova, di carattere ■ evidentemente militare, il cui fondo viene peggiorando man ma no che si sale. La pendenza non è minore del 15 per cento. In certi punti si va su di un torrente di ghiaia che obbligherà certo i corridori a far macchina in spalla; in altri l'acqua sorgiva fa pan tano in cui le ruote potranno an che girare a vuoto; in altri piccole frane invadono metà della massicciata che da per tutto è cosparsa di sassi e anche di macigni che si staccano dai fianchi della montagna. Se il giorno del nostro passaggio dovesse piovere o nevicare, non so chi potrebbe dire di aver salva la pelle. La parte più dura della scala ta, che è di circa cinque chilo metri, è interrotta da un breve tratto di respiro. Se nella salita l'Iseran può non invidiare nulla per difficoltà al Galibier di alcuni anni fa, nella discesa, lunghissima e a fondo orribile per buon tratto, lo supera di molto. Le gomme saranno quel giorno arbitre della situazione. Ogni corridore ne dovrà mettere nel suo bilancio preventivo almeno tre. Ragione per cui mi pare che Desgrange abbia avuto troppa fretta di far conoscere al « Tour » questo nuovo colle. Di lui tornerò a parlare alla vigilia della Briancon - Aix les Bains. Intanto riassumo le mie impressioni dicendo che troppo per colpa della sorte su di esso si può vincere o perdere il « Tour ». Oggi l'« Auto » illustra l'Iseran — ma vi assicuro con molto poca precisione — ed afferma che ad Aix si potranno avere distacchi persino di tre quarti d'ora. Ma raltro giorno vi ho detto che questo dipenderà dal fatto se saranno in più i fuggitivi o gli inseguitori; in questo secondo caso la tappa potrebbe anche finire in una buona volata. Ma di queste cose avrò tempo di parlarvi più ampiamente da Briancon. G. A. D

Persone citate: Desgrange, Gelpi, Girardengo, Henry Iv

Luoghi citati: Aix, Casina, Modane, Parigi, S. Germain, Saint Germain