Il canale Regina Elena per l'irrigazione del Novarese

Il canale Regina Elena per l'irrigazione del Novarese Una grande opera di bonifica Il canale Regina Elena per l'irrigazione del Novarese Novara, 30 giugno. 15(r. r.). Il problema dell'irriga- 5zione dell'Alto Novarese è oramai lgiunto alla fase esecutiva. La no-1 dtizia è stata data da S. E. Sta- rrace e la grande opera viene coni- npiuta per volontà del Duce. cFin dal 1928 in una riunione di Podestà e Segretari politici dei COm^lA»lZÌS R^fn^^n^,US5" t"eH-eLClaìrP„ r':,Psulto la necessita e 1 urgenza di, addivenire alla preparazione di un ! fpiano generale regolatore per la|Jutilizzazione e la migliore distri buzione delle acque per l'irriga zione del Novarese, in relazione all'importante problema della bonifica integrale della Provincia. Il Sindacato ingegneri di Novara, conscio dell'importanza che per questa zona ha il problema irriguo, metteva a disposizione degli agricoltori la propria opera che è servita di efficace avviamento alla soluzione del grandioso problema. E' seguito uno studio accurato per la determinazione della zona da irrigarsi con acque derivanti dal Ticino, per avere elementi concreti per lo studio definitivo del Canale Regina Elena. Di esso sono stati autori gli ingegneri Magistrini, Pariani e Garanzini. Il Consorzio del Ticino si occupava ntanto della regolazione dell'invaso del Lago Maggiore per la costruzione della diga del canale, ed il.Comitato esecutivo si occupava della costruzione dei canale principale della rete di distribuzione e delle centrali elettriche. Il Canale Regina Elena, secondo le basi originarie del progetto, dovrebbe portare ventisei metri cubi d'acqua, dei quali venti derivati dall'invaso del Lago Maggiore. Di essi dieci verrebbero distribuiti con un canale nella zona a nord del Canale Cavour e dieci con un canale principale immessi nel Cavour per entrare nella rete di distribuzione già esistente a valle. Questo servizio di irrigazione interessa una quindicina di Comuni a vastissime zone pianeggianti, attualmente incolte. Il progetto, nel suo complesso, prevede la possibilità di creazione di forti quantitativi di energia elettrica i quali potrebbero anche ridurre i prezzi dell'irrigazione. La zona interessata è tutta costituita da piccole proprietà e in massima parte già tutta, sistemata per ricevere 1 irrigazione, e quindi suscettibile di un notevolissimo miglioramento con colture più intense, a sollievo della disoccupazione agricola ed industriale. La costruzione della grande diga sarebbe a carico delle Provincie di Milano, Varese, Pavia e Novara. Tale costruzione permea terà un riordinamento ed un per fezionamento di tutte le reti esi cdqtsdrdmssgapèvrssnccndddrgLstenti con la eliminazione delle jorti perdite di acqua dei distri-1 butori attuali, di molte roggie private le quali debbono fare talvolta un percorso di diecine di chilometri dalle sorgenti prima di giungere ad irrigare i terreni ai quali l'acqua è destinata. La presa del Canale verrebbe effettuata nell'ansa del Ticino a sud-est di Coerezza. Percorso il primo tratto in galleria, le acque del Canale Regina Elena, con tre successivi impianti di solleva- mento, verranno messe a dispo-1Eili/ina ri ,-.1 l*n~_l .,..1, , J.lt- sizione dell'agricoltura della zona!di Oleggio e provvederanno ai bi- sogni Irrigui della regione di Bel-linzago Novarese. Più sotto, si staccherà il gran- de diramatore per l'Alto Novare- se, sulla linea di Barnago, Cava- gliano, Caltignaga, S. Bernardino e Mandello, ed il sussidiario del Canale Cavour alimenterà le cen-trali idroelettriche. L'inserimento nel canale Cavour avverrà tra Ca-meri e Galliate. Le opere progettate consenti- ranno inoltre un più largo sfrut-tamento delle acque del Sesia e del torrente Agogna, sino a mon-te di Borgomanero e quelle prò- venienti da Solarolo favoriranno assai la plaga compresa fra Bu riana, Barenego, Homo, Alzate, Castelletto e plaghe limitrofe. Con la esecuzione di questa grande opera la Provincia di Novara potrà attuare la invocata bonifica integrale che è la legge fondamentale agricola del Regime.