L'OFFENSIVA RIPRESA nel settore litoraneo di Riccardo Forte

L'OFFENSIVA RIPRESA nel settore litoraneo VERSO SAGUNTO L'OFFENSIVA RIPRESA nel settore litoraneo Le truppe di V'alino impegnate nella conquista del nodo stradale di Bechi Saragozza, 25 giugno. Mentre sulla strada interna di Sagunto, a sud di Temei, la battaglia si arena in un continuo alternarsi di attacchi e contrattacchi, sotto un cielo equatoriale, le truppe nazionali hanno ripreso la azione nel settore della strada litoranea di Sagunto, a poca distanza di Castellon de la Plana. Si combatte da quarantotto ore ardentemente intorno a Bechi, paesello di qualche migliaio di abitanti, fra Onda e Villareal, sulla sponda meridionale del Mijares. I nazionali occupano ormai da più giorni tutto il corso inferiore del fiume, sulle due rive. Le truppe che avevano occupato Villarreal e quelle che avevano giorni or sono conquistato Onda, si sono collegate nei pressi di Bechi e lottano duramente per impadronirsi del villaggio. L'accanimento intorno a questo insignificante paesello, si spiega col fatto che di lì parte un'ottima strada che porta a Nules, sulla costa, presso a poco a mezza strada fra Castellon de la Plana e Sagunto. Il possesso di Bechi darebbe ai nazionali un punto di partenza eccellente per un'azione sulle spalle di tutto il sistema difensivo rosso, nella parte settentrionale del litorale saguntino. L'avversario resiste nel paese e intorno ad esso; ma oggi le principali posizioni ad occidente di Bechi sono cadute in potere delle Divisioni di collegamento del generale Garda Valino. Altre colonne hanno ampliato notevolmente la zona di occupazione intorno a Onda, di cui fu ieri espugnato il castello, e hanno preso posizioni importanti sulla strada di Tales, a poca distanza dal paesello di Artesa. L'avanzata è anche qui lenta, come nel settore di Temei. I rossi oppongono ancora un violento sforzo all'offensiva nazionale, per rallentare o" paralizzare la marcia del nemico verso i loro centri vitali Per ora non si può ancora dire se e quando l'Esercito nazionale sfonderà questo fronte levantino, che mostra nell'insieme una du rezza metallica. I soldati che hanno occupato il castello di Onda, hanno comincia to stamane l'esplorazione del gran dìoso monumento. Sotto il castello, che è in rovina, sono gallerie co struite come ricoveri sotterranei fin dal tempo in cui fu edificata questa fortezza medioevale. Sono centinaia e centinaia di metri di tunnel, con spiazzi aperti e sbocchi verso l'esterno, che ne fanno una vera città sotterranea. La visita della roccaforte, intrapresa dalle pattuglie nazionali in seguito all'invito pressante dei pochi abitanti di Onda rimasti alla luce, ha permesso ai soldati di Garda Volino di scoprire una enorme po polazione che vi si era interrata da parecchi giorni, per paura sia del le rappresaglie dei militi rossi, sia dei bombardamenti, sia delle violenze a cui una guerra dà sempre luogo. Erano quasi tutti abitanti di Onda.. A piccoli gruppi, essi sono usciti dalle lunghissime gallerie ove si erano adunati e componevano una folla multicolore, straccionu, malaticcia. La sfilaci dei redivivi, incominciata nella mattinata, continuava ancora al tramonto. Erano seimilacinqnecento persone. Lo scoprimento di questa folla di profughi sotterranei, è stato il più strano risultato delle operazioni per la conquista di Onda. Fra la gente risorta da qualche ora alla vita normale, erano abbandonati qua e là i cadaveri — già in decomposizione — dei numerosi militi rossi che si erano all'ultimo momento rifugiati nelle gallerie del castello. Sembra che essi abbiano tentato di resistere alla conquista della roccaforte quando i nazionali ebbero occupato tutto il villaggio. Le ultime sparatorie sono avvenute in mezzo alla dantesca desolazione di pvQuella vera bolgia. Oggi l'esercito repubblicano del centro ha sferrato violentissimi coiit»a<tacc/ii contro le posizioni ecentemente conquistate dai naionali in Estremndnra^ nella zoI H« di Don Benito. Gli attacchi, '.condotti con grande violenza, sono stati ricacciali. La regione mine\raria di Peiiarroyn c tuttora al riparo di qualsiasi insidia nemica. Riccardo Forte I '.\ (DA UNO DEI NOSTRI INVIATI)

Luoghi citati: Castellon De La Plana, Sagunto, Villarreal