Le risoluzioni adottate

Le risoluzioni adottate Le relazioni giuridiche italo-tedesche Le risoluzioni adottate I discorsi di Frank e di Solmi - Un'affermazione fondamentale: "Un Popolo che non possa in un modo indipendente vivere, lavorare e difendersi non è un popolo indipendente,, Roma, 25 giugno. Nel pomeriggio, presente il ministro Solmi e con la presenza del ministro Frank e delle delegazioni al completo, il Comitato per le relazioni giuridiche italo-tedesche ha approvato le risoluzioni adottate sui cinque temi discussi. Hanno quindi pronunciato brevi parole di compiacimento ed augurali S. E. Thierack e S. E. Messina. Il ministro del Reich Dopo di che ha parlato, in italiano, il ministro Frank. Egli ha detto: «Eccellenza, Signori, nell'ora in cui si chiude il primo convegno del Comitato italo-germanico per la collaborazione nel campo del diritto, sono veramente lieto di poter manifestarvi il vivo ringraziamento ed il pieno riconoscimento del Governo del Reich, del Partito nazionalsocialista e della Accademia di diritto germanico per i lavori che il Comitato ha svolto e portato a compimento, con una diligenza che è stata pari all'alta autorità scientifica dei suoi componenti. La conclusione del vostro lavoro può considerarsi, però, come un mirabile quadro sintetico dei concetti e dei sistemi che compenetrano e che compongono l'ordinamento ' intero delle nostre due Nazioni. Il problema del concetto di proprietà nel suo valore sociale, è forse il problema più importante delle rivoluzioni fascista e nazionalsocialista poiché sopravvive nella sua soluzione, cioè nell'inscindibile legame fra la proprietà privata e la sua. funzione sociale sancita dalla legge, la sola possibilità di fronteggiare in avvenire quella crisi sociale che in forme così tenebrose ha minacciato di far crolare la nostra civiltà: e di fronteggiarla attraverso una fraterna, cameratesca solidarietà di uomini, di opere, di valore nazionale. E tutte, infine, le altre questioni che voi avete avvicinate, presentano aspetto del più grande interesse di un ulteriore proseguimento dei vostri lavori nel quadro generale dell-, politica del diritto. « Con vera, intima soddisfazione posso dirvi che il Duce stesso mi ha, non più tardi di ieri, confermato tutta la importanza che Egli annette al vostro lavoro; e Suo preciso pensiero è che il lavoro che in questi giorni avete svolto, possa costituire, sotto )o aspetto del diritto, un nuovo e sicuro ponte fra le due Nazioni. E sono lieto del pari di portarvi il compiacimento di S. E. il Ministro degli Esteri conte Ciano, col quale, proprio stamane, ho avuto lì piacere di intrattenermi su questa nostra comune attività. Saluto all'Italia Ringraziato S. E. Solmi e i presidenti delle delegazioni, l'oratore conclude : .« Prima di lasciare questa terra ospitale, questa magnifica creazione del Duce che è l'Impero romano rinnovato nel Fascismo, noi vogliamo dare a voi tutti l'assicurazione che, mentre il nostro soggiorno fra voi costituirà un'epoca memoranda nella nostra'vita, i risultati da voi ottenuti e da voi chiaramente determinati, hanno un valore positivo, da guadagnarsi un posto nella storia del diritto de) nostro popolo. « Si chiude questa prima fase della nostra collaborazione, e già incomincia la fase ulteriore perchè noi speriamo che quanto si è raggiunto, troverà il suo riverbero nel campo delle realizzazioni giuridiche dei due popoli, e che il nostro Comitato continuerà ben presto da noi, in Germania, quella attività che con si lusinghiero successo ha inaugurato in Roma, in questa Patria del diritto. « Ho pertanto l'onore. Eccellenza Solmi, di invitare Voi, e voi signori membri del Comitato di collaborazione giuridica italo-germanica, per un secondo convegno da tenersi, ancora nel corso di quest'anno in Germania. Ci auguriamo dunque, signori, di rivedervi ben presto, ed è con questo augurio che noi salutiamo l'Italia, il Suo Duce geniale Benito Mussolini ed il suo augusto Sovrano, Vittorio Emanuele Re ed Imperatore». Il Ministro Solmi ha cosi risposto: « Consentite che io ringrazi ancora il ministro Frank per le sue nobili espressioni e per l'opera intelligente e appassionata data a questo delicato lavoro, e che io esprima la mia soddisfazione per l'attività svolta in queste brevi ma laboriose giornate di elevate discusssioni e di studio indefesso. Tutto ciò è stato possibile perchè ci guida un unico ideale: quello di servire i nostri rispettivi Stati usciti dalla Rivoluzione, per dare al popolo una coscienza più elevata e una condizione più degna, per dare alla civiltà un contributo effettivo di idee e di forme. « Consentite che io rivolga il mio pensiero riconoscente e devoto ai due Capi di queste due grandi Rivoluzioni, Mus3olini e Hitler, che sono veramente i creatori di questa nuova, meravigliosa civiltà, la tdsfmndttpnmslpodnpzmppltsmdtvzicpisnvsnANtcmlgqdaodoi quale dà sicurezza, pace, lavoro a due grandi Nazioni, a due grandi Popoli legati da comuni interessi. E, grato a S. E. Frank, che ha rivolto il suo saluto al nostro glorioso Re Imperatore, io levo il mio pensiero reverente ad Adolfo Hitler, Cancelliere e FUhrer della grande Germania rinnovata dallo spirito elevato e possente del Nazional-socialismo. Il diritto è veramente l'espressione più alta, più viva, più efficiente di questa civiltà: essa aiuta a realizzare gli ideali, a garantire il lavoro, a regolare la migliore distribuzione dei beni. Perciò tutto quanto si opera, per la formazióne e per il perfezionamento del diritto, si opera per la formazione e per il perfezionamento delle forme civili. La vostra opera è pertanto altamente meritoria, ed io vi ringrazio nuovamente per il contributo che avete recato a questo alto lavoro». I testi delle risoluzioni II Ministro Solmi ha quindi dichiarato chiusi i lavori della prima sessione plenaria del Comitato. Sono stati poi comunicati i testi delle risoluzioni approvate dal Comitato per le relazioni giuridiche italo - germaniche nella sua prima sessione plenaria: 1° tema. « Condizione giuridica degli enti collettivi stranieri ». Relatori italiani, prof. Angeloni, prof. Perassi. Relatori tedeschi, prof. Hallstein, prof. Klausing. Risoluzione: I fondamentali cambiamenti della realtà politica, culturale, economica, sociale esigono una revisione dei criteri riguardanti la condizione giuridica degli enti collettivi stranieri. Tale esigenza non tende a creare ostacoli allo sviluppo dei rapporti commerciali internazionali e alla formazione di norme che assicurino e favoriscano la situazione giuridica degli enti collettivi stranieri. Conformemente ai principi! di diritto internazionale ogni Stato regola l'attribuzione della propria nazionalità agli enti collettivi. La capacità e il funzionamento degli enti collettivi stranieri sono regolati dalla loro legge nazionale, salvo l'applicazione di leggi territoriali in quanto l'ente straniero funziona nel territorio dello Stato. Indipendentemente dal principio sopra accennato, il trattamento degli enti collettivi stranieri, per ciò che concerne l'esercizio delle attività economiche, dipende per ogni Stato dalle esigenze politico-economico sociali. II Tema. — « Nuovi orientamenti del diritto internazionale pubblico », relatore italiano on. prof. Costamagna, relatore tedesco dott. V. Freytaghloringhov. La risoluzione: il Comitato dei giuristi tedeschi e italiani constata la grave crisi del diritto internazionale. Ritiene che questa sia dovuta alla prevalsa concezione formalistica dell'accordo internazionale e alla possibilità di esercitare una coercizione collettiva contro la sovranità degli stati. Afferma pertanto che un nuovo principio della vita internazionale debba essere accolto, quello per cui si dà a ciascun popolo il diritto di soddisfare le proprie esigenze culturali ed economiche nel suo storico svolgimento. Ritiene che il riconoscimento del diritto degli stati alla propria autarchia nei termini su indicati costituisca l'essenziale fondamento dell'ordinamento internazionale. Un popolo che non possa in un modo indipendente vivere, lavorare e difendersi non è un popolo sovrano. Attribuisce grande valore morale alla proclamazione di questo concetto come espressione del pensiero di due grandi Popoli. Ed esprime il voto che il rispetto ai trattati sia coordinato con la giusta considerazione della reale autarchia dei popoli internazionali. Ili Tema. « Per una definizione legislativa, del diritto di proprietà ». Relatore italiano, prof. Vassalli; relatore tedesco prof. Lehmann. Risoluzione: il Comitato dei giuristi tedeschi e italiani, fatte alcune opportune premesse fa voti che l'indirizzo della legislazione in corso nei due Paesi si ispiri alla seguente definizione come direttiva di massima: il proprietario può usare pienamente della cosa e disporre sotto la sua responsabilità in armonia con gli interessi della comunità quali risultano dall'ordinaménto giuridico nazionale dell'economia e del lavoro. IV Tema: « Unificazione legislativa del diritto delle obbligazioni ». Relatore italiano, on. prof. Asquini; relatore tedesco prof. Nipperdey. Risoluzione: il comitato giuridico italo-germanico constata che cosi in Germania come in Italia è in corso di studio la riforma del diritto delle obbligazioni, per armonizzare anche questo ramo del diritto con i fondamentali principii politici comuni alle due Nazioni; constata altresì che la riforma del diritto delle obbligazioni cosi in Germania come in Italia è orientata nel senso di meglio distribuire la materia oggi divisa tra il Codice civile ed il Codice di commercio; rileva che la riforma del diritto delle obbligazioni offre una singolare opportunità per avvicinare la legislazione dei due Paesi in una materia nella quale le divergenze tra le due legislazioni non sono nè molte, nè profonde, e ciò in armonia col presente sviluppo dei reciproci scambi commerciali e con la collaborazione in atto delle rispettive economie; propone che venga nominata una commissione di giuristi, la quale, tenuto conto dei lavori preparatori già compiuti nei due Paesi per la riforma del diritto delle obbligazioni, sia incaricata di elaborare uno schema di principi generali sulle obbligazioni, da servire come guida per la riforma del diritto delle obbligazioni nei due Paesi. Vien ultima, non meno interessante, la risoluzione del V tema: « Rapporto di impiego pubblico e rapporto di impiego privato ». Relatore italiano, dott. Piccardi; relatore tedesco, Huber.