Il G. P. motociclistico di Torino

Il G. P. motociclistico di Torino Sul Circuito di &. Paolo Il G. P. motociclistico di Torino vede oggi in serrata contesa i protagonisti del Campionato italiano Il nuovo Circuito di Borgo San Paolo, sul quale si disputerà oggi pomeriggio il Gran Premio Motociclistico Città di Torino e Trofeo - onino Bertelli, è stato collaudato '.iti, nel suoi servizi e nelle sue possibilità velocistiche, con le prove ufficiali a percorso chiuso. Un esperimento generale, in scala ridotta, di quella che sarà la grande manifestazione d'oggi: con gli stalli di rifornimento affaccendati di corridori e meccanici nell'opera di messa a punto, con nugoli di curiosi arrampicati sulle tribune e sparsi per 1 viali ed i prati, con rombanti passaggi di concorrenti e scatti di cronometri. Il Circuito è stato unanimemente riconosciuto adatto allo scopo e gradito ai corridori, per quanto in complesso si sia rivelato più difficile ed acrobatico di quanto non lasciasse prevedere il semplice esanie della pianta. Una buona via di mezzo per un severo collaudo di tutte le caratteristiche tecnche della macchina, dalla velocità alla ripresa, alla stabilità, olla frenatura, alla durata — e per l'esaltazione di virtuosismi individuali, delle doti personali dei corridori. Come, effettivamente, dovrebbero essere tutti 1 circuiti, se da una gara di campionato di tanta importanza devono uscire due vincitori: una macchina e un uomo. Le difficoltà del Circuito sono date non tanto dal numero delle curve (che non sono eccessive, e consentono, anzi, degli slanci rettilinei ben maggiori che sul vec chio circuito del Valentino) quanto dalla loro asprezza: grande angolo, piccolo raggio, nessuna so praelevazione. Perciò impongono autentici acrobatismi otto volte ogni giro. E, data la classe dei campioni Impegnati (non molti, ma tutti ottimi) è facile prevedere quanto interesse desterà negli innumerevoli appassionati un buon posto di osservazione presso una curva stretta. Dalla cosidetta « montagnola > del parco se ne dominano quattro, oltre al rettilinei di raccordo: panoramicamente, dunque, il nuovo Circuito non ha nulla da scapitare in raffronto al Valentino. In ragione di quanto sopra, appaiono regolari 1 tempi ufficiosamente registrati ieri nelle prove, che, per i più veloci, hanno dato medie sui 105 km. orari. Il miglior tempo è stato segnato da Aldrighetti, come era prevedibile, seguito da Serafini, Martelli, Tenni, Rebuglio. E1 probabile che oggi, nell'impegno della gara e con la maggior conoscenza del percorso, si realizzino tempi migliori: sarebbe arrischiato, però, atten¬ dersi medie molto superiori ai 110 per 1 giri più veloci, e ai 103-105 per l'intera gara delle « 500 » — mentre per le due classi minori, che non offriranno sensibili scarti reciproci, si possono prevedere rispettivamente i 102-104 e i 98100, sul giro e sul totale. Naturalmente, però, tutto dipenderà dalle fasi che assumerà la contesa nelle varie classi: l'eventuale scomparsa di un uomo di punta, che permettesse alle figure di secondo piano di vincere senza forzare, influirebbe fortemente sulle medie. Ma esistono, nella gara odierna, delle figure di secondo piano ? L'elenco degli iscritti ci risponde di no: di primissimo o di primo rango vannq considerati la dozzina e mezza di partecipanti al G. P. Torino. Non molti, se si ricordano le vecchie gare aperte a tutte le categorie e affollate di comparse, assolutamente insignificanti — nel giusto numero, diremo noi, invece, se si considera che l'interesse dello spettatore non può concentrarsi verso un disordinato carosello che coi continui passaggi sommerga e disturbi l'osservazione dei migliori, i quali sono poi sempre gli stessi. Ed oggi saran presenti tutti. Corsa seria, dunque, dignitosa, concentrata, alleggerita di sterili ingombri cosi tra le ruote dei corridori come sul grande quadro dei tempi. La più numerosa e la più appassionante per l'incertezza dell'esito è la classe 250, dove le due squadre ufficiali della Guzzi e della Benelli si contenderanno un primato che potrà avere influenza decisiva sulle sorti del campionato. I precedenti specifici emersi dalle gare di quest'anno lasciano più aperto che mai l'interrogativo: nella nuova Benelli, la già imbattibile Guzzi pare aver trovato pane per i suoi denti. Quest'ultima ha dalla sua 1 nomi più famosi: Tenni, Sandri, Pagani, Alberti, quattro uomini eccezionali. Tenni, dolorante ancora dell'ultima caduta a Monza e o l a i a n i i abbellito da qualche vistoso cerotto, è tuttavia in forma perfetta, e si merita forse le maggiori simpatie del pronostico. La Benelli dispone a sua volta di uomini come Rossetti, Soprani, Martelli e Cavacciuti, tutti egualmente disposti alla lotta ad oltranza. Eguale equilibrio di valori si nota nelle 350, dove contro le veloci MM Italiane di Mangione e di Bonazzi. l'uomo dei primati mondiali, si schierano le inglesi: due Norton, rispettivamente di Nocchi e di Chiesa, robuste e sicure anche se non velocissime, è la Velocette dell'impetuoso Lama, che può serbare clamorose sorprese. Lotta stretta, dunque, anche in questa classe. Soltanto tra le 500 11 pronostico è facile, indicando — in assenza di guai meccanici, che la lunghezza del percorso non permette di ritenere improbabili — le due Gilera a quattro cilindri surcompresse di Aldrighetti e di Serafini come le favorite, e la Bianchi di Rebuglio o la Norton di Carrù come semplici riserve in caso di arresto delle prime. Tra i due uomini di Gilera, Aldrighetti è destinato alla meglio, anche per evidenti ragioni di scuderia, data la sua posizione di capolista del campionato. Con decisione di ieri, che modifica le precedenti comunicazioni, la corsa delle tre classi si svolgerà In unico gruppo, con partenza simultanea alle ore 16, anziché con due partenze di cui la prima alle 14. Il percorso è duro: 56 gin dell'anello di 4,5 km., per un totale di 252 km., sufficente ad una selezione rigorosa. Corsa seria, abbiam detto, non meno che spettacolare. Aldo Farinelli uèvasRp2SdpBPTLdc612

Luoghi citati: Borgo San Paolo, Carrù, Monza, Torino