AGITATA SEDUTA alla Camera dei Comuni di Leo Rea

AGITATA SEDUTA alla Camera dei Comuni AGITATA SEDUTA alla Camera dei Comuni Le frenesie dell'opposizione e la calma di Chamberlain Londra, 23 giugno. In una agitatissima seduta alla Camera dei Comuni il Primo Ministro ha ancora una volta dovuto rispondere alle proteste dell'opposizione socialista e liberale che subito dopo il periodo delle interrogazioni ha chiesto l'aggiornamento dell'esame del bilancio per discutere ancora una volta sulla situazione creata dall'impiego dell'aeronautica nel conflitto in Spagna. Attacchi violenti La battaglia si è iniziata alle 7,30 ed è stata violentissima. Si sono verificate anche rumorose scenate tanto che la seduta ha dovuto essere sospesa perchè, mentre parlava Chamberlain tre individui che erano entrati nella galleria del pubblico si sono messi ad urlare frasi come queste: « Franco uccide i marinai britannici », « Chamberlain uccisore di marinai britannici ». Ci sono voluti diversi minuti prima che gli uscieri riuscissero ad imposses sarsi dei tre energumeni che han no opposto una tenace resistenza contro gli inservienti che li espel levano. A questa interruzione è segui ta un'altra battaglia giacché uno del deputati conservatori ha ■<&■ cusato quelli dell'opposizione di avere preparato la scenata oc corsa poco prima, nella galleria del pubblico. L'incidente ha assunto un tono insolito. Le prime avvisaglie del nervosismo si sono avute durante l'interruzione, allorché Attlee ha accusato il Primo Ministro dicendo che il bombardamento delle navi era il diretto risultato de! discorso tenuto martedì. Chamberlain, impassibile, ha risposto che purtroppo molte navi erano state bombardate, prima del suo discorso. Lloyd George ha chiesto che cosa ha fatto ed ha soggiunto che il Primo Ministro avrebbe dovuto presentare una protesta, non soltanto a Franco, ma anche ai Governi italiano e tedesco. Al che Chamberlain ha risposto chiedendo quali informazioni aveva Lloyd George, per dichiarare che gli apparecchi che eseguiscono i bombardamenti appartengano ai go verni tedesco e italiano. Cham berlain ha continuato: « Tali aeroplani debbono essere considerati esattamente alla stes sa maniera delle altre armi e del l'altro materiale fornito ad en trambe le parti in conflitto ». Un altro deputato ha chiesto con la Spagna rossa, di moderni cannoni antiaerei. Il Primo Ministro ha risposto che quello è un affare che interessa gli armatori delle navi. Come abbiamo già accennato, alle 7,30 è cominciata la grande battaglia: il deputato dell'opposizione Attlee ha cominciato il suo attacco con una abbondanza di accuse e di derisioni all'indirizzo del Primo Ministro da non potersi immaginare; ma la sostanza delle- sue argomentazioni è stata prudentemente confinata alla ricerca di agire contro Franco. Egli ha. chiesto in quale posizione giuridica si troverebbero le navi mercantili britanniche se si armassero. Questione, questa, che il Primo Ministro ha lasciato senza risposta, giacché aveva detto che, in tale argomento, dovevano semmai provvedere i proprietari delle navi. La pace ssbcrvdsdphnisptildEcgvdnmpsmdmrgt,sdIlsfmadaufztpcsdche il governo munisca le navi,mercantili ingaggiate nel trafficof H capo dell'opposizione quindi ha detto che 11 Governo dovrebbe porre il blocco alle isole Baleari e ha concluso dicendo essere sua persuasione che non è impossibile fare qualche cosa per proteggere le navi di baidii'ra britannica. Gli ha risposto il Primo Mini atro il quale ha detto che l'opposizione ha espresso altissima la sua indignazione per gli attacchi contro le navi e i beni britannici « argomento — ha sottolineato con vivo senso di « humour » Il Primo Ministro — che desta sempre altrettanto entusiasmo nel l'opposizione. E gli oppositori dovrebbero chiedere a se stessi se motivi che promuovono tale indignazione sono completamente esenti da simpatie politiche ». Chamberlain ha quindi proseguito dicendo: « Mi pare di aver detto chiaramente quale è la politica del governo: quella di proteggere il più grande degli interessi britannici, cioè la pace. E lo scopo della no-1 stra politica di non intervento è stato quello di evitare le immancabili conseguenze di un intervento, cioè l'espandersi del conflitto fuori della terra di Spagna fino a diventare una conflagrazione mondiale ». Il Primo Ministro ha quindi proseguito dicendo che la prima cosa da tener presente è che molto tempo addietro il Governo britannico ha avvertito gli armatori britannici che mentre esso governo si impegnava a offrir loro ogni possibile protezione in alto mare non poteva, impegnarsi a proteggerli se tali navi portavano le loro merci in acque territoriali nelle zone delle ostilità. Il Primo Ministro quindi citando l'ultimo numero del « Sunday Express » ha detto che una delle compagnie di navigazione nate negli ultimi anni non possedeva che due navi: ora ne possiede ventitré. Il suo principale azionista che due anni or sono era un modesto impiegato ora ha un capitale valutato a un milione di sterline. « Io mi chiedo, ha detto il Primo Ministro, se il nostro Paese deve entrare in azione, azione che molto presumibilmente ci porterebbe alla guerra, per proteggere gente come questa che non ha altro scopo che quello di arricchir,si e non tiene in alcun conto le diffide date dal governo». I profittatori della guerra Quindi Chamberlain ha posto alla coscienza dell'opposizione questo dilemma: ha ricordato cioè che fin dal principio della guerra numerosi cittadini britannici sono andati volontari da una parte o dall'altra in conflitto in Spagna: alcuni di essi soltanto per opere umanitarie di Croce Rossa o per fornire viveri e aiutare le popolazioni civili, altri per prendere parte alle ostilità: tuttavia nessuno per trarre profitto. Orbene, ha chiesto il Primo Ministro: l'opposizione ha mai chiesto al governo di proteggere questi nostri concittadini? E ha posto all'opposizione quest'altra domanda: perchè se non avete chiesto di proteggere Quei nostri connazionali che si esponevano per un'idea che essi ritenevano buona, volete che il governo protegga della gente che cerca soltanto di far denaro? > Ribattendo il suggerimento dato da Attlee di bloccare l'isola di Maiorca il Primo Ministro ha detto che ciò servirebbe a poco perchè non potrebbe impedire agli ,aerQ ,anl di usare tale iso]a come f ,oro 0uanto M„& a e a i i o l e ù , -1 sarebbe molto facile per il gene- loro base. Quanto all'idea suggerita da Lloyd George, quella di bombardare Maiorca, Chamberlain ha detto, che essa è bensì un'idea ma non un'idea che il paese approverebbe. Infine Chamberlain ha annunziato di aver chiesto al Governo di Burgos di dare una spiegazione circa gli atti che sono completamente contrari alle assicurazioni date. E ha aggiunto dì aver dato istruzioni a sir Robert Hodgson rappresentante del governo britannico a Burgos di chiedere che le spiegazioni siano date senza ritardo, e a sir Robert di rientrare a Londra appena rice. vuta una risposta allo scopo di conferire col Governo acciocché questo possa, in seguito alla consultazione con lui, « giudicare la situazione ». Dopo uno scambio serrato di bàttute con Lloyd George e Attlee, il Primo Ministro ha fatto riferimento ai suggerimenti di rappresaglie fatti dal deputato Sandys durante il dibattito di lunedi scorso. Tale deputato aveva suggerito rappresaglie di due specie, sequestrare le navi appartenenti al governo del gen. Franco o sequestrare i beni di proprietà dello stesso governo. Una vittoria del Governo Il Primo Ministro ha detto che nè l'uno né l'altro di questi sistemi dà affidamento; al contrario potrebbe costituire un'arma a doppio taglio. La ragione è molto semplice: ci sonò più navi britanniche nei porti del generale Franco che navi di Franco nei porti britannici o in navigazione nei mari. Quanto poi a sequestrare le proprietà del generale Franco, bisogna ricordare — ha detto Chamberlain — che nel territorio controllato da lui vi sono imprese nelle quali vi è investito tanto capitale britannico per un ammontare di 40 milioni di sterline. Il che dimostra perfettamente come rsifp rale Franco rispondere seque strando le proprietà britanniche in Spagna. Il Primo Ministro ha avuto alla fine del suo discorso un forte e prolungato applauso da parte della maggioranza. A lui hanno fatto seguito il capo dell'opposizione liberale Archibald Sinclair e la socialista deputatessa Rathbone, e dopo che ebbe parlato Wlnston Churchill, 11 quale ha chiesto una revisione della legge sulla marina mercantile, hanno riassunto la discussione 1 deputati Benn per l'opposizione e il signor Butler sottosegretario agli affari esteri per il governo. La mozione presentata da Attlee è stata respinta con 275 voti contro 141. In dieci giorni si sono avute tre discussioni sullo stesso argomento e tre nette vittorie del governo la cui maggioranza si dimostra intatta, checché ne dicano i giornali socialisti e liberali, per non parlare di quello di Eden che non leggiamo più e speriamo di non dover mai più leggere. Questi dibattimenti a catena scoprono il giuoco dell'opposizione che in questo modo cerca di sfruttare fino all'esasperazione e a scopi puramente elettorali la sua ultima trovata: quella che sono I discorsi'di Chamberlain che fanno affondare le navi pseudo britanniche. E l'opposizione non si cura di quello che Chamberlain ha proclamato essere il vero interesse britannico, la pace, che il governo difende con una politica che ha l'approvazione della stragrande maggioranza non soltanto del Parlamento ma anche del Paese. Leo Rea

Luoghi citati: Londra, Maiorca, Spagna