I DISCORSI DI FRANK E DI SOLMI alla prima seduta in Campidoglio

I DISCORSI DI FRANK E DI SOLMI alla prima seduta in Campidoglio Le relazioni giuridiche italo - tedesche I DISCORSI DI FRANK E DI SOLMI alla prima seduta in Campidoglio " Noi nazionalsocialisti veniamo da voi fascisti per iniziare unitamente la Rivoluzione, nel campo del diritto, del XX Secolo „ Roma, 21 giugno. Nella sala Giulio Cesare in Campidoglio si è svolta oggi la cerimonia inaugurale della prima sessione plenaria del Comitato per le relazioni giuridiche Italo-tedesche. Essa è riuscita solenne ed in tutto degna sia della finalità che il Comitato per le relazioni giuridiche ltalo-tedesche persegue, sia della importanza dei lavori della sessione che oggi s'inizia. Vi sono intervenuti il Ministro del Reich e presidente dell'Acca' demia del diritto tedesco dottor Frank, Il Ministro di Grazia e Giù stizla S. E. Solmi, il Ministro de gli Affari Esteri conte Galeazzo Ciano, il Ministro dell'Educazione Nazionale S. E. Bottai, il Ministro della Cultura Popolare S. E. Alfieri, il Primo Presidente della Corte di Cassazione Sen. D'Ame^ Ho, l'Ambasciatore del Relch Von Mackensen, il prefetto e il vice go vernatore di Roma, il Rettore del l'Università, le delegazioni Italia ne e tedesche al completo con 1 rispettivi presidenti S. E. Messina e dott. Thierach, oltre numerosi invitati appartenenti all'alta ma gistratura civile e militare, prò fessorl di Università, giuristi ed altri esponenti della cultura na> zionale. Il saluto dell'Urbe Il vice governatore di Roma Pricipe Dentice D'Accadia, ha porto al comitato, e specialmente, al la delegazione tedesca, il saluto dell'Urbe, auspicando sempre ad un intimo contatto culturale tra i due popoli, della cui civiltà è espressione fondamentale la vita del diritto pubblico. Ha fatto seguito S. E. Messina, fresidente della Delegazione itaiana, il quale ringrazia il Governatore di Roma delle parole augurali; egli spiega, inoltre, le "origini dell'iniziativa odierna, e traccia le basi del programma, il quale si riassume nella elaborazione dei principi giuridici che sono chiamati ad informare la legislazione positiva dei due Paesi nel prossimo avvenire;' principi desunti dagli ideali dello Stato totalitario, plasmato dal genio del Duce e del Filhrer, passa, di poi, l'oratore ad esporre i problemi concreti proposti allo studio di questa prima sessione. Ha preso, successivamente, la parola il dott. Thierach, capo della Delegazione tedesca, il quale, facendo eco alle idee ed ai propositi espressi dal capo della Delegazione italiana, ha ribadito le finalità ideali e pratiche della collaborazione giuridica italo-germanica, nonché le linee programmatiche dei lavori, che oggi hanno inizio. Egli ha aggiunto che i temi proposti all'attuale sessione contengono domande importanti, alle quali, nella collaborazione più viva, la delegazione tedesca curerà di ricercare la risposta conveniente per le attuazioni giuridiche meglio rispondenti, negli interessi dei due popoli. Quindi il Ministro del Reich. dott. Pranck, pronunciava il suo discorso e esordiva porgendo i più cordiali saluti del Fuhrer Cancelliere Adolfo Hitler e del Governo del Reich. Quindi ha continuato esprimendo l'ammirazione dei giuristi germanici convenuti nell'Urbe Eterna, incomparabile capitale dell'Impero romano per il genio di quel sistema di diritto che ha potuto tutelare la pace del mondo intero per più di un millennio assicurando la prosperità di un grande Impero. Il diritto romano \ un sistema insuperato di ordine sociale che comprende non solamente le quotidiane necessità della vita, ma anche le grandi trasformazioni eroiche e storiche delle comunanze nazionali. Dopo che i grandi storici viaggi del Duce e del Filhrer hanno eliminato una volta per sempre ogni contrasto fra l'ideale romano e quello germanico è possibile dire una parola conclusiva sulla presunta antitesi tra diritto romano e diritto germanico, tante volte dichiarata da professori e da uomini politici. Il diritto romano ha creato un miracolo di precisione giuridica nell'ordine delle sue concezioni. Il mondo germanico, invece, basandosi non sull'ordine statale ma sulla comunanza di stirpe, sta cercando una legislazione immagine dell'ordine familiare del suo popolo, formata sulla razza. Ma l'ammirazione per il diritto romano classico è conservata nell'ambiente giuridico. Oggi — ha continuato il dottor Frank — Il diritto germanico non è considerato un'antitesi al diritto romano ma.un'antitesi profondissima al diritto della decadenza liberale, democratica! marxista, e parlamentare. Il diritto romano egli ha aggiunto - è ammirato nella sua antica grandezza come il diritto di un Impero fiero e forte, che ha cimentato il suo ordine giuridico nella storia in un modo che nessuno potrà ignorare. li Ministro ha quindi affermato che il Reich nazional - socialista sta crear.ao i! suo ordine giuridico dai valori del suo popolo: razza — suolo — lavoro — impero — onore! E dopo aver successivamente affermato che 1 nazional-socialisti sono fermamente convinti che 11 Reich nella sua possente struttura interna ed esterna sia e voglia rimanere una vera e propria tortezza della vita giuridica contro t'insidia alla paco dei popoli, ha continuato: « Per questo noi ci raduniamo qui, in Rema, come cultori tedeschi del diritto; ma con 'onorifico titolo di combattenti del diritto, stretti al Fascismo, potre- gli sono necessarie.' Noi salutiamo l Duce, il grande legislatore del'Impero fascista — il più grande leggitore della storia di lloma. Se noi aliamo qui, in questo luogo, donde si è irradiata nel secoli la grande luce che ha illuminato 11 mondo, profondamente commossi « fronte al fascino di queste memorie, e passiamo in rassegna col- mo indicare al mondo le leggi che di Gli argomenti in esame Rlnremsplppa nostra mente la schiera dei grandi .legislatori romani, e li vediamo tutti a cominciare dal periodo delle dodici tavole — dal Gracchi a Cesare e ad Augusto, sino alla grandiosa fase conclusiva Giustiniano — noi dobbiamo confessare che impallidisce la loro grandezza di fronte a questo esempio, unico nella storia univergale^che è Mussolini L'oratore esalta poi la figura di rAdolfo Hitler, che egli vede ac-isamPafsj gigantesca nella storia;s^110 stato germanico. Due popoli,;sdue capl cul è aHklato i'07d\na.| mento della nuova società. ì FII Ministro enunciato 11 primo sema in discussione, relativo alla|l condizione giuridica degli enti ollettivi stranieri », si indugia POÌ lungamente a dire de secondo tema « la riforma del diritto pubblico internazionale », tema he si accosta all'attuale situaione mondiale. Si tenta infatti di comprimere » con i cosidetti orinamenti legali internazionali, popoli come l'Italiano e il Tedeco, popoli che lottano per la libertà e per la vita, Dopo aver detto che il popolo sqgdndsdcrlsn germanico è orgoglioso di non aver partecipato a quel terribile delitto del diritto pubblico internazionale costituito dalle cosidette «sanzioni» e dopo aver affermato come il vero diritto pubblico internazionale sia assai diverso da quello che è scaturito dalla Società delle Nazioni, il dottor Frank cosi prosegue: « Sarà sempre per noi nazionalsocialisti un sentito dovere l'esprimere al Duce dell'Italia fascista la nostra profonda gratitudine, perchè Egli è stato il primo e unico Uomo di Stato che, nella infelice situazione nella quale il popolo tedesco era caduto dopo il novembre 1918, ci dimostrò la comprensione più grande ed umana delle nostre necessità e bisogni di vita. Il Duce fu il solo, purtroppo, fra le grandi Potenze del mondo, che alzò la voce, ma per predicare al deserto, per una revisione del trattati di pace,' tenendo e facendo sempre presente l'importanza storica ed insopprimibile del nostro popolo. Ringraziamo ancora una volta sinceramente il Duce per il Suo atteggiamento nell'ora storica dell'unione dell'Austria con il Reich. L'atto che il Duce ha reso, in quell'ora di importanza storica europea, mentre i camerati austriaci anelavano trepidanti il ritorno alla loro patria originaria, è inciso per .sempre e profondamente nel cuore del popolo tedesco. Cosi dalla maschia politica che il Duce con il Fuhrer esplicano per i loro popoli, nasce una nuova epoca di diritto pubblico internazionale. E' ormai maturo il momento per creare un nuovo diritto pubblico internazionale per un sano sviluppo dei popoli, al posto del vuoto formalismo ormai superato ». n dott. Frank tratta, poi, del quinto tema: formazione giuridica dell'impiego pubblico e del rapporto d'impiego privato, che porta ancora una volta ad un panorama totale che nel sistemi autoritari è connesso con l'equilibrio fra comunità ed individuo. E il Ministro cosi conclude: « Noi nazionalsocialisti tedeschi veniamo da voi, fascisti cittadini del nuovo rinascente Impero, per iniziare unitamente li processo spirituale della Rivoluzióne, sul cam30 del diritto, del XX Secolo, sula terra solida della storia, della cultura gloriosa della romanità e del germaneslmo. Stia al di sopra della nostra grande impresa la benedizione dell'Onnipotente! nasca da questo contatto continuo, tra l'ordinamento giuridico romanofascista e tra quello germaniconazlonalsocialista, l'Interesse dei nostri popoli che lo hanno certamente meritato dopo tanti anni di dolori e di sofferenze. Splenda anche per loro il sole della felicità e che incominci, con questa comunità di spiriti e di fini, il nuovo grande libro della storia del diritto ». Il discorso di S. E. Solmi Conclude la Interessante cerimonia S. E. il Ministro Solmi, il quale traccia un completo quadro delle origini e delle finalità del Comitato, e un concreto programma di lavoro. Dopo un commosso ringraziamento al ministro Frank per avere nella duplice qualità di Ministro del Reich e di presidente dell'Accademia per il diritto tedesco, concepita e realizzata l'idea della presente collaborazione tra i due popoli, l'on. Solmi ha messo in rilievo le basi di tale collaborazione. Esse consistono nella convergenza degli ideali fra le due Nazioni: nell'affinità dei loro regimi, Bopratutto nella grandiosa opera altamente originale e, in tanta parte affine, dei loro Capi. Esistono anche — rileva il Guardasigilli — delle differenze tra i due ordinamenti giuridici, le quali sono dovute alle caratteristiche individuali inconfondibili del due popoli. E qui l'oratore — dopo di aver tracciato le differenze tra la concezione giuridica astratta della Rivoluzione francese, culminante nelle odierne tendenze bolsceviche annullatici della personalità dei singoli popoli ,e la concezione fascista e nazionalsocialista — afferma che « il nuovo diritto nasce dall'autarchia delle Nazioni consapevoli di un'alta funzione storica ». Dallo studio degli ordinamenti giuridici del due popoli, sulla base concreta delle nuove realtà nazionali scaturiranno — conclude il Ministro — alti e fecondi insegnamenti. Dopo di che, S. E. Solmi ha dichiarato, nel nome augusto del Re Imperatore, Inaugurati i lavori della prima sessione plenaria del Comitato per le relazioni giuridiche italo-germaniche. Scroscianti ovazioni hanno coronato le magnifiche orazioni. Nel pomeriggio il Comitato si è riunito presso il Ministero di Grazia e Giustizia. Sedevano al tavolo della presidenza il Ministro (juartiasieìlli e il Ministro del Reich, nonché l capi delle due delegazioni, S. E. Thierack e S. E. Messina. Ha assunto la presidenza S. E. Thierack il quale, dopo aver rivolto un saluto all'assemblea, ha dato la parola al professore Emge vice-presidente della Accademia del Diritto germanico. Questi ha fatto una ampia relazione sulle riforme giuridiche del Reich, richiamando ed illustrando le più importanti leggi del regime nazionalsocialista. Il Ministro Solrhi ha ringraziato il prof. Emge ed ha dato lettura di un telegramma augurale del Ministro della Giustizia del Reich dott. Surtner. Sul primo tema relativo a « la condizione giuridica degli enti collettivi stranieri comprese le società commarciali » hanno ampiamente illustrato le proprie relazioni scritte il delegato italiano prof. Angeloni e quello tedesco prof. Klausing. Aperta la discus- r. sione ha lungamente interloquito sui punti sostanziali il prof. Hallstein. n Ministro del Relch, Hans Frank, accompagnato dal Mini- stro di Grazia e Giustizia e dall'Ambasciatore di Germania presso la Real Corte, si era recato questa mattina a rendere omaggio ai Caduti per la Rivoluzione, deponendo una corona di alloro nel Sacrarlo del Palazzo Littorio, dove era stato ricevuto dal Vicesegretario del P.N.F. dottor Gardlnl. Pure stamane il dott. Frank con la Delegazione tedesca si era recato a render omaggio a! Milite Ignoto deponendo davanti al sacello una corona di alloro con I nastri nazionali del Reich.