La tredicesima vittoria di Nearco

La tredicesima vittoria di Nearco La tredicesima vittoria di Nearco Il campione della Tesiù Incisa passeggia nel Gran Premio di Milano davanti ad Ursone Milano, 20 giugno. La tredicesima corsa di Nearco, sui 3000 metri del Gran Premio di Milano, è stata una comoda passeggiata e una facilissima vittoria. L'imbattuto campione della Scuderia Tesio-Incisa, alla vigilia della partenza per Parigi ci ha dunque dato la chiara dimostrazione che non si presume troppo nella sua qualità impegnandolo nella maggior prova continentale. Nearco non era messo in discussione neppure dopo il violento acquazzone della mattinata che aveva sensibilmente appesantito il terreno. Si pensava solo allo stile nel quale avrebbe vinto e Nearco ha fatto tutto quanto si poteva chiedergli per esser certi che esso è veramente un cavallo fuori classe. Si pensava ancora ad Amerina come al rivale da battere, ma Amerina, che pure era ritenuta nella sua scuderia al meglio della condizione, non ha potuto far niente nè contro Nearco, nè contro Ursone e Prode. La generazione dei tre anni dunque nellf prova più severa ha dimostrato che se ha un campione che fa classe a sè, conta anche su qualche altro gran cavallo, e Ursone ha provato di essere un soggetto completo. La corsa di Proci* è stata molto coraggiosa ma non si può vincere conducendo da un capo all'altro se non si è dei fuori classe e quando c'è da battere Nearco. Ieri Prode ha corso molto bene e forse non avrebbe perso il secondo posto se Caprioli non avesse tentato la carta della corsa in testa. Amerina è battuta senza attenuanti, poiché anche il terreno pesante le conveniva e se pensiamo all' intervallo che c'era l'anno scorso nel « Milano » tra Donatello e Amerina, dobbiamo concludere che Nearco è più forte del glorioso vincitore dello scorso anno. Cosi a San Siro è convenuto il più bel pubblico dei grandi eventi sportivi e nel recinto del peso si circolava a stento. Il gioco non poteva essere molto animato con la Scuderia Tesio-Incisa a 15/100, Amerina a 4/1, Prode a 12/1, e Isoletta a 100/1. L'allineamento è stato presto ottenuto ma una prima partenza è stata annullata, poi i nastri sono scattati e i cinque cavalli si sono lanciati condotti da Prode che Caprioli non ha esitato a portare allo steccato per condurre davanti ad Amerina, Nearco e Ursone, ad andatura non molto sostenuta, senza alcuna variazione, fino alla gran curva. Qui l'andatura si è ravvivata; Prode ha tenuto sempre la corda ed aveva un paio di lunghezze di vantaggio su Nearco che senza forzare aveva superato Amerina. Il puledro della Razza del Soldo ha tenuto duro fino al parco delle vetture, qui è stato raggiun to e Caprioli dopo qualche frusta ta, si' è convinto che non c'era nulla da fare perchè Nearco gli galoppava a fianco tutto nelle mani di Gubellini e il fantino non ha dovuto muovere per un attimo le braccia per staccarsi con irrisoria facilità. Negli ultimi trenta metri Gubellini si voltava continuamente a guardare dove erano gli avversari e tratteneva visibilmente Nearco che giungeva letteralmente fermato sul prato e l'arrivo era solo movimentato da Ursone che in fine veniva ad impegnare e battere nettamente Prode. I tremila metri sono stati superati in 3'21"3/5, tempo giustificato dalla condizione del terreno e dalla mancanza assoluta di impegno del vincitóre. La folla ha fatto calorosissime accoglienze al- vincitore quando Federico Tesio ha ricondotto al peso Nearco che gli ha fatto vincere il Gran Premio di Milano per la settima volta in quindici anni. Nearco partirà per Parigi con. tutte le nostre speranze. Fra una settimana faremo i conti .con Cillas, Boia Roussel e compagni! G. D. I « L'ARRIVO DI NEARCO NEL GRAN PREMIO DELLE 500,000 LIRE DI MILANO, A SAN SIRO,

Persone citate: Caprioli, Federico Tesio, Gubellini, Incisa, Isoletta, Roussel