La "settimana vigevanese,, che si inaugura oggi

La "settimana vigevanese,, che si inaugura oggi La "settimana vigevanese,, che si inaugura oggi Una rassegna che si perfeziona ed un mercato che si afferma - La nuova sede e la cornice delle attrattive re permanentemente l'annuale ras segna delle attività vigevanesi — il « palazzo delle esposizioni »: fre, schissima meraviglia di architet'.tura, di razionalità, di buon gu;sto: documentazione singolàrissi:ma dei risultati che è possibile ^conseguire nell'edilizia dall'accor- Vigevano, 17 giugno. Sette anni or sono, allorché, per iniziativa della « Pro Vigevano » e del suo presidente cav. Ubezio, si ebbe la prima edizione delia « Settimana vigevanese », fu una sorpresa per tutti, per gli stessi vigevanesi. La manifestazione mise in luce il volto dell'economia della città: offri una compiuta rassegna della sua capacità produttiva; dimostrò che Vigevano, Ìier la varietà e la imponenza dele sue attività manifatturiere nel campo delle calzature, deteneva un primato assoluto, poteva considerarsi, senza iperbole, la « capitale della scarpa ». La manifestazione, dopo quella prima edizione, si è ripetuta ogni anno e questa settima rassegna, che sarà inaugurata domani, alla presenza delle autorità, documenta ed esaita il ritmo produttivo con cui Vigevano ha proceduto in questo frattempo. E' remota, per Vigevano, la tradizione «scarpara»: nei rogiti di Fabricio Colli, notaio vigevanese, è un atto che porta la data 23 febbraio 1608 ed in cui si parla di una cappella, nella chiesa annessa al convento di S. Maria della Misericordia, dedicata ai Ss. Crispino e Crispiniano martiri, protettori della « Università dè calzolai della città di Vigevano ». Il prodigio di questa gigantesca organizzazione produttiva, il fenomeno economico che non ha eguali in altre città e che si compendia in una somma di iniziative industriali permeate da uno stesso indirizzo ed animate da uno stesso ritmo febbrile, si è compiuta, per altro, in' questi ultimi anni. Si pensi: oltre 250 opifici; più di 13 mila operai e una produzione annua che supera i quindici milioni di paia di scarpe, per un valore che attinge cifre astronomiche! Anche alle fasi più dure della congiuntura i vigevanesi hanno vittoriosamente resistito, continuando a dare alla loro industriabase uno sviluppo quale nessun altro ramò dell'industria e del commercio può registrare. Dal 1929 in poi, si- è ayuto un incremento di circa il 30 per cento nella produzióne delle calzature di cuoio — passato da 7.250 mila a 9.220 mila paia mentre l'industria delle calzature di gomma, sorta, appunto, nel '29 con una produzione iniziale annua di 15 mila paia, ha attinto un. massimo — sette anni dopo — di 6.125 mila paia, con un incremento che si esprime nel favoloso rapporto del seicento per cento. Ma sotto un altro aspetto il fenomeno ha da essere considerato: ed è l'apporto che Vigevano ha dato all'indipendenza economica della Nazione per quanto riguarda il mercato delle calzature, non solo sbarrando il passo alle correnti importatrici, che si alimentavano fino a ieri di un nutrito traffico, esprimentesi' ogni anno in 1.300 mila paia per le calzature di cuoio, ed in un traffico quantitativo forse più elevato per le calzature di gomma, ma dando vita, anche, a fitte e regolari correnti di esportazione, a dispetto di tutti gli ostacoli monetari e doganali frapposti dal commercio internazionale. La legge della quantità, cui sembra obbedire, qui, la produzione, non è in niun caso di scapito per la qualità. E alle correnti esportatrici dipartentisi dalla « capitale della scarpa » — la denominazione ha ottenuto ormai una consacrazione ufficiale — si sono dischiusi mercati esteri di una severità indiscussa, quali lo svizzero, il tedesco e l'inglese. All'interno, la constatazione della qualità è stata, naturalmente, più agevo le, pronta. Via via, le varie edizioni della « Settimana vigevanese », sorta per celebrare, appunto, la tenacia la volontà e la capacità produttiva di questa gente l'hanno del resto favorita, amplificandone le possibilità di esprimersi e di radicarsi. Cosi la rassegna annuale delle attività produttive vigevanesi è diventata in breve tempo, un mercato: unmer. cato che, ogni anno più, si consolida e si afferma. La teoria delle persone che sfilarono durante le prime edizioni della « Settimana » nei locali della mostra erano, in prevalenza, le persone che compongono»» solitamente, la folla dei visitatori di qualsiasi mostra:.curiosi, o poco più. Oggi, sono in gran prevalenza, commercianti, uomini d'affari, gente del mestie re, insomma, che ha individuato il mercato che l'interessa e non vuol più discostarsene. Da questa realtà, nella quale si identifica il successo dell'iniziativa, sono scaturiti due problemi: in primo luogo, quello di dare una sede degna all'annuale rassegna — ospitata sino alla scorsa edizio ne in un edificio scolastico —; in secondo luogo, quello di anticipare l'iniziativa da ottobre a giugno, per farla coincidere con l'epoca in cui sono pronte le collezioni, sia per l'industria del cuoio che della gomma. Ai due problemi, il podestà ing Gianoli ha dato rapidamente una soluzione. E, quanto alla sede, la soluzione non poteva essere più nobile e dignitosa. Con il concorso di tutte le categorie produttive, le quali si sono tassate in ragione di un contributo fisso per ogni unità lavorativa, e col concorso, soprattutto, del Comune, è sorto — a celebrazione della fondazione dell'Impero per ospita¬ tdmulobmsmmtrselrqggnmtsUcrdfmMsttsrepdd to impiego dei materiali offerti dall'industria nostra. La costruzione si è elevata come per un prodigio: poco più di un mese fa non si elevavano che le strutture in cemento armato: oggi la vasta mole dell'edificio biancheggia e riluce coi suoi marmi e i suoi cristalli, distende le sue ali di uno sviluppo di 2500 mq. sui lati dejl'antica piazza d'armi, sfolgora nella molteplicità dei toni che il sole accende sulla parete vitrea della gigantesca torre, simboleggiante il Fascio, che si erge a fianco del maestoso portale. E' la più alta e più ampia torre in vetro-cemento costruita siri qyi in Europa e sarà come il segnacolo dell'iniziativa di questa gente operosa. Stasera, il vasto palazzo risuona ancora delle opere febbrili. Domani, si aprirà alla folla dei visitatori con la teoria. infinita degli stands allestiti dai 250 espositori. Una ricca cornice di attrattive corona la « Settimana » che durerà sino al 27 corr.: sfilate di indossatrici, festeggiamenti, raduni folcloristici, giornate per il commerciante ed il compratore, ecc. Ma di un « numero » non convien sottacere: ed è il concorso cui parteciperanno gli operai della calzatura, cimentandosi — sotto gli sguardi dei visitatori e di una giuria — nella confezione a mano, entro un determinato tempo, di un paio di scarpe da uomo a guardolo, nonché in lavori di taglio e di orlatura delle tomaie. F. A.

Persone citate: Fabricio Colli, Gianoli, Ubezio

Luoghi citati: Europa, Vigevano