La Messa degli Eroi a Redipuglia presso la tomba del Condottiero della III Armata

La Messa degli Eroi a Redipuglia presso la tomba del Condottiero della III Armata La Messa degli Eroi a Redipuglia presso la tomba del Condottiero della III Armata Il Conte di Torino, S. E. De Bono e S. E. Starace alla cerimonia - Il "presente,, dei vivi che ricordano - Il Segretario del Partito a Nervesa e sul Montello (DAL NOSTRO INVIATO) Treviso, 17 giugno. A Treviso, indipendentemente dalle cerimonie, si respira aria di vittoria. Il cielo tornato sereno, le vie più frequentate, le musiche che ogni tanto le percorrono, bandiere, striscioni, orlflamml formano soltanto cornice allo splendore dei volti. I trevisani sono raggianti come nel 1918, perchè non hanno dimenticato. La guerra èra a due passi dalla citta, quando non la guardava minacciosa dall'alto cogli aeroplani micidiali, e polche questa terra ebbe e ha fama di « gioiosa e amorosa >, sorride alla pace, ritornata tanto più bella perchè arricchita della vittoria. Il sorriso culmina con la torre del palazzo del Trecento, in piazza dei Signori, dove spiccano evviva al Re, evviva al Duce, nè s'imbroncia per i cannoni da 149 che l'ornano alla base, uno per ogni arcata, massiccio e ammonitore. Senz'armi non c'è pace serena. Per Baracca L'attesa per la venuta del Re si fa sempre più intensa, rasenta quasi l'impazienza, tanto che le scritte inneggianti si sovrappongono sul muri, 1 tricolori diventano sempre più fitti, i balconi fioriscono sempre più, ed escono fuori anche le bandiere antichissime, come due che nel 1848 Inneggiavano « alle truppe liberatrici ». Intanto continuano le cerimonie commemorative. Domani l'Aeronautica dirà a Francesco Baracca l'orgoglio, di averlo tra 1 suol eroi, con un rito di religiosa spiritualità e uno schieramento di forza guerriera. Baracca . — per cui scrisse D'Annunzio che « i morti sono immortalmente giovani» — sarà salutato in Val Fontanelle, dove precipitò coll'apparecchlo in fiamme, .dalla bandiera dell'Arma, aeronautica, dalle 45 bandiere e labari degli stormi e dei gruppi autonomi, da 150 aeroplani in volo, presenti S. E. .Valle, un battaglione di formazione della Regia Aeronautica, autorità e folla. Ci saranno pure i compagni dell'Eroe, ten. colonn. De Bernardi, ten. col. Costantini, ten. col. Gorinl, maggiore Oltolini, maggiore Conelli, maggiore Osnago, maggiore Consonni, cap. Pelllzzari, cap. Alibertl, ten. Magistrali. Tra gli stormi da caccia che onoreranno Baracca dall'alto' ci sarà anche lo stormo di Gorizia, al comando- del col. Grandinetti, lo stesso che partecipò alla rivista di Furbara. Oggi si è completato il rito di omaggio ai Caduti, iniziato .ieri sul Grappa, con identica cerimonia, nel nuovo cimitero di Redipuglia. Seicento mutilati del «campo Piave».sono partiti all'alba e hanno preso posto in un lato della scalinata gigantesca del cimitero, di fronte ai reparti dell'Esercito e della Milizia. Erano presenti il Conte di Torino, S. E. Starace, S. E. De Bono, S. E. Paiianl, 1 generali Pecori Giraldi, Guzzoni, Baccarini, Balladlo, Corte, Giuliani e molti altri, le autorità di Gorizia e di Trieste. Ha officiato l'ordinario militare Mons. Bartolomasi, assistito dal Vescovo di Gorizia, in un altare presso la tomba del Duca di Aosta, scavata nel monolite donato da Brescia, del Duca d'Aosta che definì la battaglia del Piave «il più grande poema della nostra gente », « la più fulgida di tutte le date della nostra storia millenaria ». E' il signore del Carso. Nella sua figura si riassumono le vittorie, i sacrifici, gli eroismi della-lotta radiosa che stroncò l'Austria. La cerimonia a Redipuglia I 105 mila Caduti raccolti nell'Ossario (60 mila ignoti) emanano una luce candida- còme la pietra carsica che li avvolge. La benedizione di Mons. Bartolomasi, gli aerei che sfiorano le gradinate, il fuoco dei moschetti dicono loro, in varia forma, la commossa riconoscenza della Patria. Pecori Giraldi chiama. « Presente! ». La voce pare esca dal profondo della collina invece che dal petto dei vivi. Varie corone sono -state deposte sulla tomba del Condottiero, un'altra presso il loculo della crocerossina Kaiser Parodi, decorata di medaglia di bronzo. S. E. Starace si era recato .a Redipuglia partendo da Treviso .stamane, in automobile, in compagnia del Federale. La notizia del suo passaggio aveva richiamato i fascisti della zona che si sono schierati nelle varie organizzazioni in ogni paese, fino a Oderzo e Motta di Llvenza, inneggiando all' Italia" e al Duce. A Fagaré, Starace ha sostato brevemente davanti l'Ossario dei Caduti che egli inaugurerà domenica; si è pure fermato In località Mulino della Sega, tra Borgo San Bartolo e Mulino di Piave, dove egli combattè nel novembre del 1917; a Zenson ha reso omaggio al monumento del Caduti ed ha deposto una corona d'alloro presso la lapide dedicata al fante Arnaldo Mussolini che « combattè alla- difesa del Piave, consacrando nel fuoco la sua anima al Fascismo ». I giornalisti presenti, anche a nome dei colleghi lontani, vi hanno portato de) fiori. fiori di Starace nel Piave . Attraversando il Piave S. E. Starace ha lasciato cadere nella corrente, come omaggio al valore, 1 fiori che la popolazione del Trevisano gli aveva offerto lungo la strada. 'Ritornato à Treviso, S. E. Starace nel pomeriggio si è recato a Nervesa della Battaglia, dóve ha reso omaggio all'Ossario che raccoglie dodicimila salme; quindi ha visitato la Casa del Fascio ed i) campo Piave, soffermandosi a 1spezlonare i reparti della GIL. In un breve discorso, ha rievocato la battaglia del Montello. ricordando quanta parte ebbe il Duce nell'in-citare gli italiani alla resistenza e alla riscossa, ed ha concluso affermando che veterani e giovani, fusi in una sola volontà, costituiscono la più salda garanzia per la Rivoluzione continua delle Camicie Nere. Oggi con vari treni sono giunte le 219 bandiere e labari appartenenti a reggimenti di fanteria, bersaglieri, alpini, granatieri, artiglieria, cavalleria, reparti d'assalto, aeronautica, genio, carabinieri, guardie di finanza, corpo sanitario, corpo automobilistico, quanti, cioè, parteciparono alla battaglia dall'Astico al mare. Dalla stazione alla sala .che li ospita nel palazzo dei Trecento, i gloriosi vessilli sono passati sotto una pioggia di fiori. *' Antonio Antonucci Il Conte di Torino a Starace si recano alla tomba del Condottiero della III Armata. (Telefoto)d l f l ilc i il l Ri i Le glorioso bandiere dei 100 Reggimenti disciolti lasciano Roma alla volta di Treviso.