Londra spera che Parigi si ravveda di Leo Rea

Londra spera che Parigi si ravveda Cecoslovacchia e Spagna Londra spera che Parigi si ravveda Londra, 16 giugno. Le luci dell'odierna giornata politica inglese brillano quasi esclusivamente per riflesso e le sorgenti di luce locale appaiono deboli e smorte. Gli argomenti sui quali si puntano gli occhi degli osservatori sono sempre gli stessi: Cecoslovacchia e penisola iberica Il convegno di Venezia fra Ciano e Stojadinovic, a Londra è seguito con la massima attenzione; ad esso si guarda molto favorevolmente: in questa capitale — fatta eccezione di quelli in malafede che fingono di essere persuasi che l'asse Roma-Berlino non può essere uno strumento di pacificazione e di distensione — c'è chi |conizza che l'incontro potrà esér-1citare una notevole influenza, in tale senso l'odierno Convegno di'Venezia viene considerato appunto alla luce e nell'orbita di quella so- \ha bisogno di prove nè lascia cani- Po per dubbi o illusioni. |lida amicizia italo-tedesca che non Belgrado e Praga I IJ5U IEcco come l'incontro fra Ciano e Stojadinovic dovrebbe operare, cITn n^T.J^nnh inPS: ÌLBAl 2£hì"„ aV° \mi"tS t<Z Jl \mi euiopei più intricati e più pe- \ricolosi, quello delle minoranze su-[detiene della Cecoslovacchia. Oltre a questo che è l'aspetto Convegno diinternazionale del Convegno di Venezia, il corrispondente da Ro-ma dello stesso giornale mette inrilievo che i rappresentanti dei due Governi potranno discuteredi importanti questioni commer- cali basate su quell'accordo tir-mate appunto dal conte Ciano e da Stojadinovic nel 1936 e che ha costituito il primo passo perlo stabilimento delle cordiali re-[lazioni esistenti fra Italia e Jugo- 8l«y»a- , |Per quanto il citato giornalista !ritenga che ì due Ministri non en- neranno nei particolari degli a- spetti del traffico commerciale,!giacché tale lavoro sarà lasciato'agli arti fuzionari e agli esperti dei due Governi, egli afferma che tale lato sarà studiato dai rappre-- sentanti dei due Governi ed agrmgiunge che l'Italia potrà trarre no- tevole vantaggio dalle risorse mi- nerarie esistenti nel Paese confi-[ nante ed amico. Alle notizie e aiIcommenti dati dall'inviato specia- ''le: a Venezia e dal corrispondente :arrispondente romano del Daily Telegraph, pub-.blicati sotto grandi titoli e in «.[stosa posizione, il citato giornale\aggiunge le ulteriori informazioni Iche nei circoli iugoslavi si snera[sia possibile che al Convegno diìVenezia facciano seguito delle|conversazioni fra Jugoslavia e Cecoslovacchia, conversazioni che sarebbero tenute a Praga. situazione creatasi in quel margi-ne della Spagna ancora rossa checonfina con la Francia ed è dato Parigi si allinea con Londra? Il secondo riflesso della giornata londinese si riferisce alla situazione in Spagna o meglio alla da una nota del collaboratore di plomatico della , Standard nella quale si afferma che il governo francese avrebbe dato disposizioni perchè 30 mila guardie mobilHsiano concentrate alla frontiera dei Pirenei, per impedire il pas-saggio di armi in favore dei rossi. li giornalista scrive « che il gover-no di Parigi, intendendo allinearsi con quello di Londra, ha preso mi-sure per chiudere rapidamente le frontiere con la Spagna,-al traf- ' si può fico di materiale bellico: dire che lo sbarramento delle fron tiere sia già cominciato. Le merci in transito sono controllate più severamente di quanto non sia stato fatto negli ultimi scorsi mesi. Se il Comitato per il non intervento accetta l'edizione ultimamente riveduta del piano britannico, le porte francesi potrebbero chiudersi immediatamente. Il Governo di Parigi è stato sensibile all'accusa di avere praticamente rinunciato al non intervento: subito dopo la vittoria del generale Franco, sul fiume Ebro, allorché l'intero fronte catalano stava crollando, il governo francese ha permesso il transito dalla Russia di armi e munizioni destinate ai rossi. Tale periodo è chiuso. Il Governo francese, come ho detto più sopra, è attualmente desideroso di collaborare col Primo Ministro britannico per liquidare al più presto possibile la complicazione spagnola ». A questa nota è difficile far seguire un commento. Da Parigi non si è potuto nè confermare, nè smentire. Gli ambienti responsabili di Londra si mantengono abbottonati e dicono che la cosa è di competenza di Parigi e loro non ne sanno nulla. D'altra parte nei circoli di Fleet Street si ha la sensazione che sotto la nota della Standard ci sia qualche cosa di meno vago e di più consistente del solito, per quanto a prima vista tutto giochi intorno a quel « se » che pone l'accettazione del piano britannico da parte delle Potenze per il non intervento (e la Russia è sempre la Russia), come condizione alla rilardata chiusura dei Pirenei. A questi toni che lascerebbero sperare in qualche segno di resipiscenza francese, si contrappone la notizia, secondo cui già è cominciata la < restituzione :.- a Barcellona degli effettivi della divisione, che ha sconfinato, soltanto oggi, in Francia e che, secondo gli usi di guerra, avrebbero dovuto essere internati da uno Stato veramente e onestamente neutrale. Leo Rea

Persone citate: Ciano