La Francia finanzierebbe le maggiori spese militari cecoslovacche di BulloGiuseppe Piazza

La Francia finanzierebbe le maggiori spese militari cecoslovacche ani La Francia finanzierebbe le maggiori spese militari cecoslovacche Gli otto punti di Henlein presi in esame dal Comitato dei ministri cecoslovacchi Praga, 10 giugno. Bullo Statuto delle nazionalità, le cattoliche Lidove Listi informano che finora sono stati elaborati ben tre progetti di statuto successivamente modificati dopo i contatti presi con i rappresentanti del Partito dei Sudeti, ora si sta studiando un nuovo progetto del cui esame si sta occupando il comitato politico del Consiglio dei Ministri. D'altra parte, da fonte bene informata, si apprende che dopo la presentazione del « memorandum » del Partito di Henlein al Presidente del Consiglio, si intende procedere all'esame di quest'ultimo in modo che almeno per qualche giorno sembra che lo Statuto sia messo da parte e ciò per prendere in considerazione se le proposte di Henlein possano eventualmente formare oggetto di trattative. Si assicura che tali proposte si basano integralmente sugli otto punti di Karlsbad e che quindi sarebbe assolutamente inesatto parlare di modifiche anche parziali di questi otto punti. Ciò non significa che le correnti ostili ad un serio compromesso col programma sudetico abbiano disarmato. Se ne ha la prova in un articolo del Narodny Novlni che scrive oggi al riguardo: « Possiamo dare ad Henlein l'assicurazione che nessuna potenza al mondo potrà forzarci ad accettare queste rivendicazioni. Il popolo cecoslovacco spezzerà tutti coloro che osassero anche soltanto supporre che queste rivendicazioni potrebbero essere adempiute ». D'altra parte però il servizio della stampa del partito dei Sudeti questa sera pubblica il seguente comunicato che conferma quanto abbiamo più sopra riferito sull'andamento dei negoziati.'a Le conversazioni che hanno avuto luogo fino ad ora tra Hodza e i rappresentanti dei Sudeti hanno assunto lunedì una forma concreta. Il partito dei Sudeti ha sottoposto al govei-no un.progetto di regolamento sulla base delle rivendicazioni formulate da Henlein a Karlovy vary. Il Presidente del consiglio ha già informato la stampa di avere comunicato il progetto agli esperti del governo perchè lo esaminino. Essi faranno conoscere il loro parere al principio della prossima settimana. Si ignora la posizione del governo in seno al consiglio ristretto dei ministri sul progetto. In seguito all'esame del « memoran dum » da parte del consiglio ristretto dei ministri, le conversazioni tra il governo e il partito dei Sudeti, sono entrate in un nuovo stadio ». Il Ministro della Cecoslovacchia a Parigi, Osusky, è giunto nel pomeriggio a Praga. Si apprende che egli ha intenzione di informare il Governo cecoslovacco sull'atteggiamento della Francia verso problemi della Spagna e dell'Eu rapa Centrale e di rimettere a qTie sto le raccomandazioni del governo di Parigi. Osusky si informerà in seguito del punto di vista del suo Governo su ciò che concerne le rivendicazioni del partito tedesco dei sudeti, allo scopo di poterlo esporre al Governo francese. Oltre al Ministro Osusky è ginn to qui oggi il prof. Charles Bist, esperto francese per le questioni relative all'Europa Centrale. Egli 'è stato ricevuto in udienza dal Preì sidente Bene*. Per quanto si assi I curi che il viaggio ha carattere d'affari (il Rist è presidente del consiglio di amministrazione della Banca per il commercio e l'industria che per oggi aveva convocato a Praga la sua assemblea generale) corre voce negli ambienti politici che abbia discusso con le autorità competenti il problema del prestito promesso dalla Francia alla Cecoslovacchia già nel 1937 e che ora farebbe molto comodo in j considerazione delle spese straor¬ dinarie che derivano al paese dalla mobilitazione militare. Il Narodni Novini, organo del partito del deputato Klima, che tempo fa denunciò al Procuratore dello Stato Corrado Henlein per delitto contro la sicurezza della Repubblica, ritorna oggi sull'argomento ed esige che sia subito dato corso all'istruttoria. Un sintomo non tranquillante dell'attività della burocrazia politica centrale è dato da un questionario che la commissione ministeriale ha inviato ai funzionari e agli impiegati dell'ufficio centrale del P.T.T. di Karlsbad e che reca le seguenti domande: «Avete voi preso parte al corteo del l.o maggio? Siete voi membro del partito dei tedeschi dei sudeti? A quale giornale siete abbonato ? ». Tutti i funzionari hanno risposto di esser membri del partito e di avere preso parte alla manifestazione pubblica del l.o maggio. Se quindi il questionario voleva esprimere intimidazione, esso ha ottenuto l'effetto opposto cui mirava. La Narodny Politika, commentando un colloquio tra Krofta ed il ministro di Polonia a Praga come pure un altro fra Beck ed il ministro di Cecoslovacchia a Varsavia, scrive che questo scambio di idee starebbe a dimostrare che esistono dei sintomi sia pure molto modesti di un miglioramento di rapporti fra Praga e Varsavia ed afferma che il governo cecoslovacco è pronto ad un riavvicinamento con la Polonia. B. Militarismo e bolscevismo puntelli dello Stato cecoslovacco i pBerlino, 10 giugno. Dopo la presentazione del memorandum del partito tedesco dei Sudeti al presidente Hodza e l'assicurazione ufficiosa data da Praga che il memorandum fa oggetto di studio da parte del Governo cecoslovacco, l'opinione tedesca sta ora in attesa della piega che è per prendere la nuova fase della questione che con questa presentazione sembra aprirsi; nuova fase il cui inizio coinciderà anche con quell'altro avvenimento, imminente, il quale non mancherà di costituire anch'esso un punto fondamentale da svolgere di tutta la questione, il compimento cioè della lotta elettorale - comunale che con la domenica prossima conterà la sua ultima giornata. Scettica attesa Sul memorandum presentato dal deputato Kundt la stampa rileva il riserbo ufficiale mantenuto a Praga, riserbo che si riflette però unicamente nell'astensione di ogni critica che i giornali ufficiosi del governo ostentatamente si impongono, ciò che non impedisce però a taluni di essi, e fra questi i più importanti come portavoce delle sfere ufficiali, di esprimere il proprio negativo atteggiamento circa le richieste di Karlsbad, richiamando il fatto di essersi a suo tempo su di esse pronunciati in senso che non hanno alcun motivo di mutare. La stampa tedesca continua dunque sempre a mantenere al riguardo il più netto scetticismo; in ogni modo si esprime il parere che ora bisogna aspettare. Il Voelchische Beobachter ad esempio, riferendosi alle voci corse di un altro imminente passo del governo inglese a Praga, scrive, che la parola è a Praga, ma, in un certo senso, anche a Londra. •s Londra — dice il giornale — che il giorno 21 maggio ha in | qualche modo tenuto a rappresentare cosi bene davanti a tutto il 'mondo la parte dell'angelo salvai toro aella pace, ha in questo modo i assunto una responsabilità in questo g'oco; pare che si sia ora da; vanti ad un imminente altro pas¬ so a Praga: aspettiamo, L'andarr.uiti finora a Praga è stato però quello di un pericoloso « circuito di crisi » dove ogni volta che si completava il circolo si poteva notars che la forza esplosiva del focolaio di pericoli era, come è, accresciuto. Londra ha, in ogni modo ora la parola ». E la Corrispondenza politicodiplomatica a proposito del memoranduM e del quesito posti dal partito tedesco se si intenda discutere sulla base di esso oppure sulla base del famoso statuto delle minoranze, del quale per altro la parte interessata ignora ancora tutto, ricorda ancora una volta che per quanto riguarda la tesi dei tedeschi non si può qui trattare di quello che si intende, presumibilmente, sotto la denominazione di « statuto delle minoranze »; una questione delle minoranze, nel senso corrente della parola, non esiste in Cecoslovacchia, perchè questa concezione presupporrebbe l'esistenza di una considerevole preponderante decisiva maggioranza esprimentesl in una sola nazionalità, mentre il rapporto, qui, è ben diverso: la nazionalità ceca, per attribuirsi appunto questa preponderante posizione di maggioranza che di fatto le manca, ha fatto da venti anni una politica di oppressione delle altre nazionalità, la quale ha creato una crisi permanente; dall'agitazione di questa crisi è ora risultato che la vera maggioranza dell'intero paese si pone contro la pretesa egemonica della parte ceca. Da qui la necessità della dittatura militare per mantenere in piedi questa artificiosa costruzione statale; ma uno Stato moderno che si chiama democratico non può alla lunga durare cosi. La Skoda invasa dai comunisti Ma v'è per la stampa tedesca, oltre a questa della dittatura militare, un'altra grave conseguenza di fatto, che è venuta a determinarsi in Cecoslovacchia, dalla necessità di mantenere in piedi questa artificiosa costruzione statale, che da sè, per tale sua forza centrifuga interna, non poteva reggersi; e quest'altra conseguenza è stata la dedizione, cosi in politica interna' come in politica estera, al bolscevismo. Militarismo, dunque, e bolscevismo: ecco i due pilastri a cui necessariamente lo Stato cecoslovacco si è trovato ridotto ad appoggiarsi avendo rifiutato di appoggiarsi ai pilastri naturali delle proprie nazionalità, qualora avesse voluto o saputo fare una vera politica di nazionalità, della quale non è stato capace. Militarismo e bolscevismo, anzi, militarismo bolscevico: è questa la vera formula. Di questa ■ formula dà oggi a tutta la stampa tedesca una specie di rivelazione il fatto delle elezioni avvenute dei consigli di fabbrica, che hanno dato come risultato la constatazione che le Officine Skoda sono in mano dei comunisti, i quali vi hanno il 99% con venti mandati. Anche alle officine ceche Kolben Danek Ostrau si sono avuti analoghi risultati. Tutti i giornali li commentano e li segnano a dito all'Europa intera come un evidente focolaio di pericolo che non ha bisogno di molte parole per essere rivelato. Anche da Varsavia si ha che tutta la stampa polacca annuncia il fatto con preoccupazione e con scandalo, osservando come anche i circoli governativi di Praga se ne sono visibilmente preoccupati. Il fatto è che Mosca dispone totalmente della base tecnica delle forze armate ceche e perciò dello Stato stesso. La Nachtausgabe riferendo la strabiliante constatazione a proposito di lotta delle nazionalità, osserva come ora si possa concludere che la lotta condotta dai gruppi nazionali dei tedeschi, dei slovacchi, dei polacchi, dei ruteni e degli ungheresi in Cecoslovacchia, equivale a nient'altro che all'opposizione di queste nazionalità contro l'avanzarsi minaccioso del bolscevismo, nel centro Europa attraverso il territorio dello Stato cecoslovacco. Tutti i giornali si rivolgono poi all'Inghilterra la quale sempre ha troppo tardi dovuto riconoscere di non avere in tempo prestato sufficiente attenzione al pericolo bolscevico, invitandola a meditare sull'avvenimento. Giuseppe Piazza

Persone citate: Beck, Charles Bist, Klima, Rist