La fluviale di Chivasso e le sue attrattive turistiche

La fluviale di Chivasso e le sue attrattive turistiche Rotabili e tranvie interurbane La fluviale di Chivasso e le sue attrattive turistiche Come lo strado, aboliti i binari sino a San Mauro, potrebbe essere migliorata nell'ulteriore tratto 1 » e l à o a e La recente deliberazione podestarile che disponeva l'unificazione delle due tranvie di Settimo e di Chivasso, fino a quella che con termine improprio si chiama la « regione » Barca, punto di biforcazione per Settimo, da un lato, e per San Mauro, attraverso il ponte sul Po, dall'altro, viene a ridare carattere di attualità alla questione, già altre volte trattata, delle strade esterne invase dalle rotaie tranviarie. Difficoltà di transito Fra tali strade una delle più belle sotto l'aspetto turistico e panoramico, è quella fluviale che dalla Borgata Sassi, costeggiando la riva destra del Po, attraversa San Mauro e Gassino e dopo il ponte di Chivasso prosegue per Brusasco, entrando quindi nelle prime zone del Monferrato. Strada deliziosa. Dopo la collina, essa è quanto di più attraente esista nelle immediate adiacenze di Torino. Disgraziatamente la presenza dei binari intacca a fondo questo aspetto della strada, la quale ne rimane inceppata per la inevitabile angu stia dello spazio riservato al passaggio delle automobili. Due macchine procedenti in senso opposto, si schivano bensì, ma i rispettivi guidatori devono porre ogni attenzione per non urtarsi; più difficile riesce poi la manovra se contemporaneamente transita uno dei treni sulla linea fiancheggiante; peggio ancora se il veicolo da schivare, o da oltrepassare, è uno di quegli autotreni che costituiscono il terrore di ogni automobilista non abituato a fare lo scavezzacolli sulle rotabili. Nessuna meraviglia, quindi, se la strada è troppo sovente deserta. Grazie alla nostra Podesteria, il primo tratto da Torino a San Mauro sarà presto liberato dall'ingombro e la strada comincerà ad avere anche sotto l'aspetto materiale tutto il suo fascino. La stessa Podesteria, che delle esigenze stradali ha compreso tutta l'importanza, con ciò ha proseguito nel l'attuazione di quel duplice prò gromma che con l'avocazione delle tranvie interurbane al Municipio, fende a valorizzare tutti i mezzi di comunicazione per rende re più strette le relazioni tra la città e il contado e favorire nel medesimo tempo le correnti turistiche. Cosi dov'era possibile, i binari dalle strade sono stati eliminati e collocati in sede propria; dove questa possibilità non esisteva, la Provincia ha rettificato i tracciati e allargato la sede carraia, si da renderla più comoda, tale, comunque, da costituire un richiamo e non un ostacolo alla circolazione degli autoveicoli. La cosa è avvenuta sulla OrbassanoGiaveno, méntre sulla OrbassanoPiossasco i binari sono stati soppressi, come avverrà ora per il tratto Sassi-San Mauro. e i o. . a, ùo E a- a niea a aa- m n. a, a O' to a . Un compromesso provvisorio Ma appunto per gli evidenti benefìci che il sistema arreca, e date le caratteristiche dell'arteria, quest'ultima realizzazione non può essere presa se non come un anticipo sullo sgombro totale, almeno da San Mauro a Chivasso. Nell'attesa, giova vedere se una temporanea convivenza fra tranvia e automezzi, da San Mauro in giùnon trovi la sua ragione di esi-Vn'osservazione attenta delle strade afflitte dalle rotaie, porta a concludere che l'accordo in moltcasi e realizzabile. Se anche non possono competere con le statalile provinciali, in genere, sono dotate d'una larghezza, tutto compreso, che, se razionalmente sfruttata, si presterebbe al raggiungimento di migliori risultati. Stratta di utilizzare lo spazio con un criterio di rigorosa economia, dmisurarne la capacità, staremmo per dire, col centimetro. Si potrebbe cominciare dai paracarri, che lasciano ai margini più di un metro. Un vietro sprecatoI viandanti usi a servirsi del cavallo di San Francesco per i lunghpercorsi diventano sempre più rari; oggi non se ne incontra più che qualche esemplare sotto glstracci dell'accattone o sotto glabiti del contadino di vecchio tipo. La gente minuta o va in biciclétta o sulla tranvia. Spostando paracarri sul ciglio della stradanon si danneggerebbe dunque nessuno e si gioverebbe invece alla intensificazione del traffico sulla rotabile. Seconda possibilità. La strada in molti punti, dal lato opposto alla sede tranviaria, è suscettibile di essere allargata senza altra spesa all'in fuori dell'acquisto del terreno e della mano d'opera necessaria all'operazione. Sarebbopportuno valersi anche di questo Un terzo elemento è infine offerto, in altre località, dalle condizioni del terreno, che consentirebbe anche lo spostamento dei binari. La questione merita in ogni caso di essere studiata.

Persone citate: Barca, Gassino