I DEPOSITI DI BENZINA incendiati a Barcellona

I DEPOSITI DI BENZINA incendiati a Barcellona Un colpo dell* aviazione legionaria I DEPOSITI DI BENZINA incendiati a Barcellona La principale fonte di combustibile per l'esercito rosso distrutta - Le fiamme hanno invaso le acque del porto i e i e o e ò o e e e a e n Roma, 9 giugno. I magazzini del porto di Barcellona da martedì sono in fiamme. I bombardatori pesanti legionari della base delle Baleari, hanno eseguito una incursione sul porto di Barcellona ove hanno attaccato i grandi depositi di benzina. Questi enormi cisternoni si trovano, come è noto, nella zona portuale. Essi sono costantemente riforniti dalle petroliere provenienti dal Mar Nero e ad essi vanno quotidianamente ad attingere lunghi convogli di autocisterne, che1 alimentano le brigate rosse. Il lancio delle bombe degli aerei legionari ha raggiunto in pieno il bersaglio ed i grandi serbatoi di carburante sono stati incendiati. Lo scoppio dei vari serbatoi si è verificato quasi simultaneamente. Una enorme nuvola di fumo si è alzata nel cielo, mentre le fiamme divampavano per ogni dove. L'immenso falò Da martedì sessantacinque mila tonn. di benzina, quanta cioè era l'essenza contenuta nei serbatoi, bruciano nel porto della capitale catalana, ed anche ieri, le pattuglie aeree di ricognizione potevano notare, da cento chilometri di distanza, le colonne di fumo dell'immenso incendio. La benzina, per l'esplosione dei depositi, è traboccata in fiamme anche sulle acque del porto, con grave pericolo per le navi ivi ancorate. La scena è drammatica. L'aria, nel porto, è irrespirabile. Tutta la città bassa è invisibile dal mare. Pompieri e reparti di truppa sono stati mobilitati per circoscrivere il vasto incendio. Il panico, a Barcellona, è enorme e dura tuttora. Nella notte i bagliori delle fiamme Illuminano la città e il mare di una luce paurosa, visibile anche a grandissima distanza da Barcellona. I bombardatori legionari, nella loro azione, hanno evitato di colpire opere pubbliche e abitazioni civili ed hanno invece portato la loro efficace offesa, ai soli apprestamenti militari. La perdita dei depositi di carburante di Barcellona è gravissima per 1 marxisti, che già accusavano nei giorni scorsi una certa scarsità di benzina per il loro esercito quasi completamente motorizato. Una vitale base di rifornimento della guerra aerea dei rossi è così eliminata, dimostrando ancora una volta al mondo civile la necessità dei bombardamenti nazionali spagnoli diretti a distruggere i mezzi di guerra, che con l'aiuto straniero i rossi vanno raccogliendo nelle cosidette città aperte. L'ultima, recente disperata offensiva ha potuto essere tentata in Spagna, soltanto dopo che la Francia del Fronte popolare e la Russia dei Soviet! hanno fornito in gran fretta quantità colossali di nuovi strumenti di guerra. L'incendio del porto di Barcellona ne è un tipico documento. Gli altri documenti sono forniti dalle pazienti, sistematiche indagini che continuano a essere svolte lungo i confini della Spagna rossa. I rifornimenti dalla Francia Risulta da queste indagini che tra il due e il quindici aprile sono passati dalla Francia in Spagna, attraverso le vie del Perthus, di Cerbère e di La Tour de Carol, 5840 tonnellate di materiale da guerra. Dal quattordici al ventidue aprile, sono avntanzectetontd ancora passate 978 tonnellate; dal ventidue al ventinove aprile, solo per la via ferroviaria, 1001 tonnellate, in 324 vagoni. Il non "intervento francese continua, come si vede,' a 'furoreggiare." Insieme col materiale da guerra, è stato attivo il passaggio dalla Francia nella Spagna rossa delle munizioni e degli esplosivi. Fra l'otto e il tredici aprile ne sono stati contrabbandati per 374 tonnellate, attraverso le vie del Perthus e di La Tour de Carol; dal quattordici al venti, per la stessa via, oltre 438 tonnellate;- dal ventuno al ventinove aprile, per 465 tonnellate. Tendenza, come si vede, all'aumento. Ma notevoli, sopratutto, sono state le forniture di apparecchi aerei. Mentre oggi i giornali delle sinistre levano alte al cielo le loro urla per i bombardamenti aerei imputati ai nazionali, per tutto un mese si è svolto dalla Francia alla Spagna rossa un attivo traffico destinato a agguerrire di grandi apparecchi da combattimento e da bombardamento la depauperata aviazione spagnola dei rossi. Fra il quattro e il quìndici aprile, sono entrati nella Spagna rossa 159 aeroplani e 150 piloti, addestrati dalle scuole francesi. Dal diciannove al ventisette aprile sono stati trasportati in autocarro, smontati, altri 125 apparecchi, in gran parte per la via del.Perthus. Fra il ventinove aprile e il dieci maggio, sono ancora entrati quarantasei aeroplani per le vie del Perthus e di La Tour de Carol. Con gli aeroplani, sono naturalmente passati in Spagna, sempre forniti dalla Francia, vasti rifornimenti di benzina: dal primo all'otto aprile sono penetrati per il Perthus 2.490.000 litri di benzina, e mille barili per la via di Cerbère.