L'offensiva dei nazionali ripresa su un fronte di 80 Km.

L'offensiva dei nazionali ripresa su un fronte di 80 Km. DA TERUEL AL MARE INFURIA LA BATTAGLIA L'offensiva dei nazionali ripresa su un fronte di 80 Km. (DA UNO DEI NOSTRI INVIATI) Dal Fronte Catalano, 7 giugno. S«. «n fronte di ottanta chilometri di ampiezza, che va da Termi al mare, fronte oggi pressoché interamente allineato grazieialle pazienti, metodiche e Vittorio- ìjne operazioni del mese di maggioJl'offensiva è stata ripresa brusca-ti mente stamane, dai tre Corpi d'Ersercito dei generali Varela, Garcm Volino e Aranda. La battaglia infuria, dall'alba, violentissima. E al tramonto essa non accenna a placarsi. I rossifoppongono resistenza su quasi tutto il fronte, con un accanimento vivissimo. Qua e là, delle posizioni hanno ceduto. I nazionali Hanno potuto infiltrarsi attraverso le brecce aperte e creare cunai verso la seconda linea nemica. 'Ma la falla è stata tosto richiusa ila trup pe dì rinforzo affluite rapitamente dalle retrovie. La rottura Idei fron te su tutta la linea d'attracco da Temei al mare è ancorai in corso Prime occupazioni L'offensiva si inizia appena e non è dato .ancora pìjevedere con quale ritmo e verso qéali immediati obiettivi essa si unirà svolgendo. Nelle prime ore! del pomerig gio due grossi viUaggi, quelli di Ghodos e di Benajpgos, nel centro , . , . del fronte nazionalejulle pendici nell'aspra vetta dijPenagolosa, con quistata alcuni /giorni or sono e che costituì, il .-perno dell'avanzata, sono stati occupati dalla prima Divisione di Ntavarra del generale Garda Volino» I due paesi si adagiano in unmnpia conca chiusa dai massicci di Esparaguera, a oriente, e da 'Penagolosa a occidente. La conca è solcata dal torrente Monleon, sulla cui riva orientale i rossi avevano predisposto da parecchi giorni una rete difensiva con numerosi nidi di mitragliatrici. I combattimenti per sloggiare i difensori dalle loro posizioni sono stati accaniti, ma poco dopo mezzogiorno le truppe riuscivano ad attraversare il torrente, rotta già la linea di. resistenza. Il passaggio del corso d'acqua è avvenuto su parecchi punti e su un ampio settore, poiché il torrente è orientato da nord a sud: il punto estremo occupato dai nazionali lungo le sue rive, coincide col punto più avanzato raggiunto a sud sulla strada di Castellon de la Plana, che corre parallela al torrente. Questo punto estremo è situato a sud del paesello di Adzaneta, che al tramonto' era stato quasi interamente aggi-M rato dalle truppe nnzionaZi, passa-l te sulla sponda occidentale del tovf-rente. L'avanzata avvenuta in quepto settore, da oriente verso occidmnte, cioè con le spalle al mura lui concordato con un movimento/analogo e contrario compiutojfdalle forze dell'ala sinistra, dfee dal monte Penagolosa scendevano invece verso la costa. In tal modo, sono stati compiuti l'aguiramento e poi l'occupazione dtfi paesi di Chodos e Benafxgos, che si trovano chiusi fra i due Stracci della morsa stretta dalle {due colonne nazionali. Agli estremi dfel fronte Questa fortuna!a/manovra è avvenuta nel nettane centrale del fronte. Ma anche) ai due estremi di detto fronte [l'offensiva nazionale'^ ricominciata oggi con grande vivacità e con risultati positivi, per quanto limitati dalla resistenza, nemica. I'due estremi del fronte sono appunto Temei e la costa mediterranea. Sotto Temei, le forze del generale Varela hanno preso d'assalto il monte Fuentecilla, di 1588 metri di altitudine, chele situato nel centro dell'angolo formato dalle due strade Temel-Cuenca e Teruel-Sagunto, si (ili dominare simultaneamente il primo'tratto dell'una e dell'altra strada. La conquista rassoda ' il possésso della Puebla de Valverde e permetterà certamente un ulteriorre sviluppo dell'azione, lungo le due strade anzidette. Sul fronte del mare, all'altro estremo dello schieramento nazionale, l'attacco ha permesso pure di .occupare nuove posizioni montagnose a sud di Albocucer che, interamente sgombrata dai rossi, abbandonata dalla popolazione, può ritenersi virtualmente aggiunta al territorio occupato dai nazionali. La battaglia è in corso e fé truppe avanzano, strappando aina a una le posisionvne^iicjile-sui Vasto obbiettivo tutto il fronte. Il ritmo dell'avanzata è ancora lento. Siamo nella fase più critica r'".l combattimento, quella in cui il nemico accumula disperatamente tutti i mezzi di difesa, per scongiurare una jsconfitta che potrebbe essere irritnediabile La Spagna repubblicana del sudcentro si propone di difendere con grande energia, sotto il comando personale del generale Maja, il possesso di Valenza, da cui l'Esercito di Franco non dista più, in linea d'aria, che una novantina di chilometri e a etti si avvicina ogni giorno con una lenta regolarità. Ma la nuova fase della battaglia assume un maggior respiro. Iltratterà attraverso questa linea di resistenza, non sarà impossibile il crollo simultaneo di tutta la difesa su un vasto settore. E in questo caso, l'avanzata verso Castellon de la Plana, Sagnnto e Valenza potrà portare in pochi giorni al mgyiunyimento di obiettiDi fondamentali. 8tas6ru la colonna più avanza,ta della Divisione del generale <jaWto yaìmo „ trovava a tre chi . combattimento impegnato è ampioe l'obiettivo è sicuramente la rat-titra di tutta la linea nemica. «Sette* giorni prossimi l'avanzata con-lometri a sud di Adzaneta e a una diecina di chilometri oltre le posizioni di partenza. In linea d'aria le prime pattuglie sono a ventinove c/ii/ometri soltanto dà Castellon de la Plana. Riccardo Forte W.Ì OCt. > Villaroua ^ f -i r~J ■ f vi. .j^iaoeta Mora io Olii [ y™»>/ ° —^ y \nl marti (Mora- .-. Y««w»*» \ dePubieioa ; ( lucerà1 pP, Montai V L>i generale Valle a Bucarest rimette a Re Carol le insegne di aviatore presente il Principe Michele di Romania italiano onorario.

Persone citate: Aranda, Maja, Michele Di Romania, Re Carol, Riccardo Forte, Varela

Luoghi citati: Bucarest, Castellon De La Plana, Sagnnto, Spagna, Valenza, Valverde