Le difficoltà delle trattative di Praga

Le difficoltà delle trattative di Praga Le difficoltà delle trattative di Praga La fase conciliativa allontanata dal mantenimento delle misure militari I pericoli di una mancata soluzione - L'imponenza delle manifestazioni degli autonomisti slovacchi nel ventennale del "Patto di Pittsburg,, Berlino, 6 giugno. Il pericolo che l'attuale lotta che si combatte attorno alla crisi cecoslovacca degeneri o sia fatta artatamente degenerare in una lotta delle ideologie che dividerebbe l'Europa non solo in due campi ma in due accampamenti, continua a essere fatto presente dai giornali. Universalismi respinti Anche il Voelkischer Beobachter vi dedica un articolo intitolato « Fronti chiari » in cui si richiama ai due principii pósti sempre dal FUhrer come capisaldi della politica del terzo Reich: 1) che il nazionalsocialismo non è oggetto di esportazione ma un puro movimento adattato soltanto alla natura e alla storia tedesca; l'universalismo dell'Islam, dei Papi, della Rivoluzione francese e delle Democrazie parlamentari gli è perfettamente estraneo; è in seguito a ciò che esso non è un movimento imperialistico e non minaccia nessun altro popolo; 2) che il nemico di ogni concezione civile di ogni popolo e di ogni nazione è il bolscevismo ebraico, irradiantesi dalla Russia sovietica. Il mondo, purtroppo, per motivi di potenza, non vuole arrendersi o finge di non arrendersi al primo di questi punti, affettando di concepire il nazionalsocialismo come un pericolo internazionale. In quanto al secondo punto, però, è notevole che altri Paesi, come per esempio l'Inghilterra, comincino ad arrendersi e a ricredersi sulla natura del bolscevismo. I mentiti motivi di potenza che stanno dietro alla falsa e voluta rappresentazione di un nazionalsocialismo pericolo internazionale, scoprono il fianco nella nota polemica sui « metodi » della politica nazionalsocialista. A parte il fatto che gli asseriti dissensi sui « metodi » conterrebbero dunque una implicita, preziosa confessione che nei principii almeno la politica nazionalsocialista ha ragione, il fatto è che questi « metodi » il nazionalsocialismo li ha odoperati dopa il patto franco-sovietico e quando — si badi — dopo 15 anni di pazienza inutile ha visto che non c'era altro da fare che prendersi da sè la parità negata. Ma è appunto questo, è questa crescita della potenza tedesca che gli altri non vorrebbero ammettere. « Orbene — osserva il giornale — il vero problema che si impone agli altri da esaminare con sincerità, è se questa potenza che appartiene in maniera naturale alla risorta Germania rappresenti veramente una minaccia o anche soltanto un nocumento alle altre nazioni;, ovvero se il riconoscimento di questo dato di fatto inevitabile non conterrebbe invece le premesse di ogni sincera pacificazione del continente. Si vedrebbe allora quanto meschino e gretto, e unicamente per interessi e contingenti considerazioni di potenza, sia indugiare ancora sulla inevitabile e necessaria soluzione della questione cecoslovacca ». Lo statuto cecoslovacco Sullo stato delle trattative di Praga ai fini dell'atteso statuto delle nazionalità, la Frankfurter Zeitung crede di poter avvalorare i seguenti particolari che sembrano ammettere la possibilità di una soluzione sulla piattaforma delle trattative iniziate, ma che anche essi, però, culminano, come tutti i punti di vista espressi 'dalla stampa tedesca in tutta la crisi, nella necessità .naturale e preventiva che Praga si decida anzitutto a smantellare l'artificioso stato di guerra che non può costituire l'atmosfera adatta per alcuna utile discussione o equa soluzione. Quando si parla di questo statuto, dice il giornale, che il governo cecoslovacco avrebbe già pron- e a ito, se si intende dire che il gover-' no cecoslovacco. avrebbe già allestito determinati progetti di legge che sarebbero pronti per esaere sottoposti al Parlamento, si dice cosa inesatta. E' esatto, invece, che il Governo di Praga - si è messo d'accordo sulle linee fondamentali di un progetto sulla base del quale 11 ministro presidente dovrebbe condurre con le nazionalità e in special modo con i rappresentanti del partito dei tedeschi dei Sudeti le trattative in parte già Iniziate con i primi colloqui informativi. Compito di queste trattative sarà quello di dare allo statuto una forma che permetta alle nazionalità l'approvazione in Par lamento, ovvero di trovare una nuova base sulla quale i punti di vista del governo si accordino con le esigenze nazionali. Si deve qui aggiungere che i collocali che il presidente Hodza ha fin qui avuti con Henlein non sono ancora entrati nello stadio decisivo di una obiettiva discussione sui concreti progetti di soluzione; ci si è però, non senza successo, dice il.giornale, adoperati a far liberare la via a tale discussione. E a questo primo provvisorio obiettivo delle trattative ci si era abbastanza avvicinati quando le decisioni militari prese nel corso della settimana dal Governo di Praga lo hanno allontanato in maniera difficilmente un'altra volta raggiungibile. I colloqui però continuano seppure non ancora siano progrediti tanto da permettere al ministro presidente di sottoporre ai rappre sentanti del Sudeti un progetto di soluzione ». Date da rettificare Il giornale riporta a questo pun to l'ultima manifestazione in proposito del deputato Kundt, capo del gruppo parlamentare-del partito, sulla rivista ufficiosa « Rundschau » e aggiunge per conto suo: .« A norma di ciò sarebbero dà distinguere tre fasi di colloqui e trattative: nella prima fase dovrebbe trattarsi del ristabilimento della normale situazione che le misure militari nel territorio tedesco di confine hanno turbato; una seconda fase che in parte dovrebbe svolgersi parallelamente e contemporaneamente alla prima, dovrebbe -provvedere all'obiettiva piattaforma delle trattative e al chiarimento dei principii di una so luzione; nella terza fase, infine, si dovrebbe pensare alla elaborazio ne dei concreti progetti », Siccome il giugno è avviato, il giornale prevede che il presidente Hodza dovrà probabilmente rive dere il termine di calendario da lui posto alla metà di giugno per la presentazione dei progetti al Parlamento. L'importante corrispondenza conclude col dipinger» la non favorevole situazione creata dal persistere delle misure mi' litari che davvero non possono contribuire a quel chiarimento rasserenamento dell'atmosfera che sarebbe necessario per una discussione. Anche stasera nuovi incidenti vengono segnalati: bastonature e qualche ferimento dopo alcune riunioni elettorali a Bodenbach e maltrattamenti di gendarmeria a contadini tedeschi. Bisogna che i tedeschi dei Sudeti non abbiano la impressione di trovarsi in regime di occupazione militare, regime in cui le trattative non sono concepibili. La mobilitazione ha per questo riguardo raggiunto lo scopeopposto a quello che si prometteva. Il governo cecoslovacco sareb jbe ben consigliato a trarre da ciò|le conseguenze necessarie. Quan to più decisamente esso agisca, tanto più sarà possibile parlare di programma di trattative non solo, ma di successo di esse. Con tale successo potrebbe la Cecoslovacchia in ogni modo difendere le proprie posizioni in maniera più efficace che con l'attuale propa- ganda per il prolungamento dellaterirla, militare». Giuseppe Piazza L'autonomia Slovacca e le manifestazioni di Bratislava • Praga, 6 giugno. Le celebrazioni organizzate dal Partito Autonomista Slovacco per il 20° anniversario della firma del « Patto di Pittsburg » sono culminate ed hanno avuto ieri termine a Bratislava con imponenti manifestazioni popolari, le quali hanno confermato in modo inequivocabile la adesione di larghe masse slovacche al movimento di Hlinka. Per la circostanza sono affluiti a Bratislava diecine di migliaia di iscritti al Partito Autonomista Slovacco, numerosi rappresentanti degli autonomisti Ruteni, la delegazione degli Slovacchi giunti dell'America. A questa grandiosa spontanea manifestazione autonomistica ne è stata oggi opposta un'altra pure a Bratislava, organizzata dal partito agrario di Hodza e da quello socialdemocratico di Derer, che hanno chiamato a raccolta i rispettivi aderenti giunti in nottata con tr^ni speciali e molto bene ospitati. Un corteo composto della cavalleria e della fanteria agrarie, organizzazioni ceke del partito agrario, di legionari, di una rappresentanza di deputati slovacchi agrari, della guardia nazionale, che è un'organizzazione para militare cecoslovacca in uniforme, di organizzazioni pre e post militari e di un grandissimo numero di donne delle campagne, ha sfilato insieme con numerosi carri sim bolici recanti scritte inneggianti all'unità dello Stato, per le principali strade di Bratislava e si è fermato nella piazza del teatro nazionale. Dopo un breve discorso di un contadino, ha preso la parola Hod za il quale ha sostenuto che la Slovacchia fruisce di diritti pari a quelli di tutte le altre nazioni del la repubblica e che, dopo venti anni dalla creazione dello Stato, è parte indistruttibile ed inseparabile di questo. Dopo aver affermato che gli Slovacchi sono fedeli alla repubblica, alludendo alla manifestazione autonomistica di ieri l'oratore ha detto che le dichiarazioni fatte dai capi della opposizione slovacca non sono impegnative per l'intero popolo slovacco. Hodza ha terminato inneggiando alla unità cecoslovacca ed alla collaborazione impegnandosi a condurre la lotta contro i nemici della repubblica con tutti i mezzi. Ha poi preso la parola il ministro socialdemocratico Derer il quale ha pronunciato un discorso improntato ai .concetti di unità e di difesa dello Stato. Quindi il capo della delegazione degli Slovacchi d'America, Hletko, prendendo la parola dopo il deputato agrario Teplansky che ha energicaj mente polemizzato contro gli oratori di ieri, ha porto il saluto dei fratelli e delle sorelle Slovacchi d'America con l'augurio che lo Stato protegga gli Slovacchi e che questi restino fedeli ad esso. Circa la protesta dei dirigenti del partito dei tedeschi dei Sudeti alla polizia di Bodenbach, l'Agenzia telegrafica - cecoslovacca pubblica in data di ieri la seguente versione degli incidenti: « Sabato sera in seguito "ad una riunione elettorale ad Osada Maxicki (Mawdorf) presso Dccin nella Boemia Settentrionale a circa due chilometri dalla frontiera, gruppi di 300 membri del partito dei tedeschi del Sudeti hanno orga- pcsvdasm|nizzato una sfilata e si sono messi in marcia verso Podmokly. L'organizzazione dei cortei essendo proibita, i dimostranti furono invitati dalla polizia a disperdersi; poiché e e ù alfu fermato presso Pnpere da iforze di polizia che hanno do-Ivuto disperdere i manifestantinon ubbidirono furono chiamatirinforzi di polizia a Podmokly. Nel frattempo il corteo si era diviso in tre gruppi. Il primo che rifiutavano di farlo di buon animo dopo averne ricevuto duplice ingiunzione. Egualmente il secondo gruppo, forte di almeno cento persone, fu invitato, nei pressi del villaggio di Telecl a sciogliersi e poiché esso si rifiutava-ha dovuto essere disperso dagli agenti di autorità. Un terzo gruppo che andava da Teleci verso Bela si è sciolto da sè. Rinforzi di polizia, mentre facevano ritorno a Podmokly hanno raggiunto sulla via Na Viru di Podmokly stesso coloro che facevano parte dei due primi gruppi che incominciavano a sfilare Poiché costoro non hanno- voluto ascoltare l'ingiunzione delle autorità la polizia ha dovuto nuovamente disperderli. «Ieri mattina, domenica, alle ore undici, i rappresentanti del partito dei tedeschi dei Sudeti si. sono recati all'ufficio di poliza di Decln a querelarsi a proposito dell'intervento contro i cortei summenzionati. Secondo il processo verbale la protesta lamenta che sedici persone sono rimaste ferite a colpi di mazza fra cui uno, tale Kuzt Hirschmann, gravemente. Le autorità di polizia hanno ordinato la visita medica di tutti i pretesi feriti. Il medico è riuscito a vedere soltanto Kuzt Hirschmann il quale ha riportato una contusione lunga tre centimetri sul lato destro della testa con forte gonfiore e che lamenta forti dolori al capo. Gli altri indicati come feriti, erano tutti fuori del loro domicilio, oggi domenica. La polizia li ha convocati per la visita medica. Tutte le circostanze relative allo scioglimento dei cortei proibiti sono oggetto di una rigorosa inchiesta ». Si ha notizia da Libocli che un gruppo di giovani cechi ha tentato di togliere le calze bianche ad un cittadino sudeto tedesco e poiché questi resisteva lo ha schiaffeggiato. La gendarmeria ha arrestato tre persone.

Persone citate: Giuseppe Piazza, Hirschmann, Kuzt Hirschmann, Osada, Quan