Rossoni consegna a Don Ricaldone la Stella d'oro al merito rurale

Rossoni consegna a Don Ricaldone la Stella d'oro al merito rurale La'opera dei Salesiani new l'agricoltura Rossoni consegna a Don Ricaldone la Stella d'oro al merito rurale H Ministro per l'agricoltura e le foreste, S. E. Edmondo Rossori, trèmito ieri mattina da Roma, ha dedicato Za giornata ad una serie di visite, delle quali la più significativa è stata quella in Valdocco per la consegna della Stella d'oro al merito rurale a don Pietro Ricaldone, Rettore Maggiore dei Salesiani, al quale è stata concessa dal Capo del Governo su proposta del Ministro stesso. Bisogna infatti sapere che anche Edmondo Rossoni, ragazzo, è stato allièvo salesiano e, ciò che è per noi più simpatico, allievo torinese. Si pensi quindi con quale gioia egli è stato accolto nella Casa Madre di don Bosco santo! In Valdocco Nel vasto cortile prospicente la Basilica di Maria Ausiliatrice, fastosamente imbandierato, erano schierati tutti gli allievi e gli artigiani dell'istituto con musica e bandiera. Ivi, ad attenedere il Ministro, erano convenuti gli istruttori, i sacerdoti, gli ispettori di Missione e i missionari attualmente a Torino, oltre una folta rappresentanza delle Missioni. Attorno a Don Ricaldone era poi tutto il Capitolo. Si notavano: don Ziggiotti, direttore generale delle Scuole Salesiane, don Berruti, prefetto generale, don Ferrando Vescovo di Bhillong (Nord India). Intanto, poco prima del Ministro, giungevano il Segretario Federale, il comm. Marongiu in rappresentanza del Prefetto, il senatore Rebaudengo, il gr. uff. Quaglia Preside della Provincia, il generale Farinetti in rappresentanza del Corpo d'Armata, il vice Podestà conte Gloria, il comm. Lab bro per il Questore. Il Ministro è arrivato poco prima delle 10, accompagnato dal suo segretario particolare, grand'uff. dott. Raffaele Chieffo, dal capo Ispettore comm. Passerini e dal presidente dell'Unione Agricoltori dott. D'Emarese. B. E. Rossini, salutato, ha risposto all'omaggio delle autorità e personalità, quindi, mentre la banda suonava gli inni fascisti, ha passato in rivista gli allievi e artigiani schierati nel cortile. Con il Rettore Maggiore e il Capitolo salesiano, il Ministro è poi salito a visitare l'appartamento dove visse in preghiera e morì in santità Don Bosco, intrattenendosi a lungo davanti ai cimeli del fondatore del grande istituto missionario, ivi gelosamente conservati. Quindi, dopo aver osservati i lavori di ampliamento della Basilica, è passato nel Teatro ,dove intanto si erano raccolti, occupando la platea e le tre vaste gallerie, gli allievi e i missionari. La cerimonia, qui, si è iniziata col canto dell'Inno fascista e dell'Inno Imperiale eseguiti dagli allievi. Un ragazzo ha letto un alato saluto all'illustre ospite, ricordandogli il tempo in cui egli fu tra i giovani salesiani. S. E. Rossoni ha comunicato a Don Ricaldone l'assegnazione della Stella d'oro al merito rurale, che premia in lui le benemerenze speciali per lo sviluppo degli studi sull'agricoltura, sia con le dotte e numerose pubblicazioni, sia con l'istituzione ai numerose scuole d'agricoltura quali sono in Piemonte, quella di Cumiana, citata da tutti ad esempio e modello, e quella di Lombriasco. Sono 19 le Scuole agrarie salesiane in Italia e 58 quelle all'estero, che seguono le direttive e l'impulso di Don Ricaldone, con risultati brillanti e efficaci. Don Pietro Ricaldone, visibiZ' mente commosso, ha ringraziato ed ha offerto in omaggio al Ministro il volume, riccamente rilegato, della vita di Don Bosco e una reliquia racchiusa in un grazioso medaglione. Grandi acclamazioni, dominate dal pensiero di tutti rivolto al Dune che ha concesso l'onorificenza al Rettor Maggiore, hanno salutato l'atto di S. E. Rossoni e le parole di simpatia da lui pronunciate verso don Ricaldone, e il ringraziamento di quest'ultimo, espresso con la toccante semplicità che è propria dei Salesiani. Successivamente il Ministro, ancora acclamato a lungo, ha lasciato la Casa Madre, e con don Ricaldone e le Autorità civili e militari si è portata al Martinetto, per la visita all'Istituto Richelmi. Ricevuto dal direttore, sacerdote dott. Massa, ha avuto dagli allievi accoglienze festosissime. Edmondo Rossoni è sostato con commozione nella casa che ne vide la prima giovinezza laboriosa e promettente. Nella Provincia Entusiastiche accoglienze S. E. Rossoni ha avuto anche alla Scuola Agraria di Cumiana, uno dei più grandiosi e perfetti Istituti agrari: la banda lo ha salutato con gli inni, e lo hanno accolto il Direttore, dott. D. Ludovico. Costa, il direttore delle scuole prof. D. Bonvicino, il prof. Ghiglieno ora sacerdote e già professore universitario di agraria, coi più che duecento allievi. La Scuola fu inaugurata dieci anni or sono su terreni da bonificare e che ora raggiungono la produzione granaria perfino di sessanta quintali per ettaro. Il Ministro ha visitato con evidente soddisfazione le stalle modernissime, l'apiario, i pollai con le incubatrici di migliaia di uova, l'impianto idrico, i campì seminati, oltre le scuole ed i perfetti gabinetti scientifici per le malattie delle piante, non lesinando il suo vivo plauso. Nel pomeriggio, il Ministro, sempre accompagnato da Don Ricaldone, si è recato a Lombriasco a inaugurare i nuovi moderni edifici del Gruppo zootecnico della Scuola agraria salesiana. Al suo arrivo B. E. Rossoni è stato ossequiato dal dott. D'Emarese, dal dott. Castellari, direttore dell'Unione Agricoltori, dal comm. Zavattero, presidente della Commissione granaria, dal dott. Dotti dell'Ufficio coordinamento dell'Unione Agricoltori, dal Presidente dell'Associazione agraria piemontese avv. Francesco Devecchi, dal presidente della Soc. di coltura e propaganda agraria avv. Ollivero, dal prof. Montanari ispettore agrario provinciale, da don Pellegrino, direttore della Scuola, dal decano degli artigiani mobilieri comm. Carlo Alasia e da numerosissime altre personalità, oltreché dagli allievi dell'istit ito e da una numerosa folla di rurali. Il Ministro, dopo avere passato in rassegna le balde formazioni degligossavchml'qna die gppvadsisemtafedndLilgdatLrFpdtcidLsvrtzdfpdctvdStsIdtuvdavm della G.I.L., ha ascoltato un augurale saluto rivoltogli da un alievo della scuola, quindi ha ringraziato per l'affettuosa cordiale ospitalità della grande famiglia salesiana ed ha ricordato ai giovani che per raggiungere l'autarchia economica è necessario incrementare e sfruttare al massimo 'agricoltura e che per conseguire questo scopo occorrono buoni tecnici, ed ha terminato invitandoli a dedicarsi con passione allo studio. Accompagnato dalle autorità e guidato dal direttore Don Pellegrino, egli ha poi visitato il Gruppo zootenico. Dall'uccelliera ai pollai, alla conigliera ove si allevano conigli da pelliccia, alla modernissima stalla razionale ed al silos da fieno, il Ministro ha osservato tutto con vivo interessamento, compiacendosi per i risultati raggiunti. In ultimo si è soffermato tra i campi sperimentali del grano, delle patate e della canapa, esprimendo il suo elogio ai dirigenti dell'Istituto Nel tornare a Torino, S. E. Rossoni ha voluto visitare a Carmagnola un silos dell'Associazione agraria piemontese, della capacità di 60.000 Quintali. JZicevitto dal presidente avv. Devecchi e dai direttori marchese Paolo Incisa e rajr. De Orsola, e dal capo servizio degli-ammassi granari, cav. Ochetto, il Ministro si è interessato alla vasta attività dell'Associazione. I dirigenti gli hanno comunicato che la provincia di Torino, per quanto riguarda l'assistenza agli agricoltori e la difesa ai prodotti della campagna, è ormai all'avanguardia. Sono infatti stati costruiti diciotto silos per la conservazione del grano. Prima di allontanarsi, S. E. Rossoni ha espresso ai dirigenti stessi il suo compiacimento. A Carignano, ricevuto dall'ing. Carlo Thaon di Revel, presidente dell'E.T.A.L., il Ministro ha visitato una delle stazione di raccolta del latte, ed è infine rientrato nella nostra città.