I Principi di Piemonte a Bolzano

I Principi di Piemonte a Bolzano I Principi di Piemonte a Bolzano Le calorose accoglienze della città - Fervide manifestazióni di popola anche a Merano o o (DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE) Bolzano, 4 giugno. La primavèra italiana,. che già figura tra le grandi classicità della natura, non poteva concedere un'apertura più luminosa alla prima giornata di questo eccezionale ciclo atesino. Bisogna mettersi nei panni di chi, come il sottoscritto, scende dalle fredde nebbie del Baltico, per comprendere tutto lo splendore di questa nostra giornata. Dire che Bolzano appariva stamane, per l'arrivo delle LL. AA. RR. 1 Principi di Piemonte, come un immenso acquerello tricolore, è già una pallida immagine. Alla festa solare aveva collaborato uno sfarzo eccezionale di bandiere, di gagliardetti, di festoni; e inoltre, archi e muraglie costruiti letteralmente di sempreverdi alpini, fiori e drappi — profusione decorativa che scendeva dai tetti degli edifici pubblici e delle case fino a terra. • Soltanto nell'interno della stazione ferroviaria ho contato centinaia di tricolori e di gagliardetti su cui spiccava il virile simbolo Littorio. Dalile quarantaquattro travature della tettoia, pendevano altrettante bandiere; i dlciotto piloni che la sorreggono apparivano letteralmente fasciati di drappi con i colori della Patria. Senza contare poi tutto lo sventolio di altri vessilli, profusi ovunque, direi quasi in ogni Interstizio. Le pareti dèlia saletta reale erano poi tappezzate di grandi gonfaloni azzurri. Il soffitto, era tutto un tricolore. Dovunque, si leggeva la scritta sabauda: Fert. • Nel piazzale della stazione, la festa dei colori abbagliava. Dai diciotto pennoni, alti una ventina di metri ciascuno, pendevano enormi gonfaloni azzurri. Le facciate degli alberghi e degli edifici adiacenti, tripudiavano pure di bandiere. . Bandiere al vento Occorrerebbe poi un articolo a parte per descrivere lo sventolio degli innumeri tricolori esposti nell'Interno della città. Piazza Vittorio Emanuele ni era tutta una bandiera. La facciata della Cassa di Risparmio appariva completamente . coperta da un Immenso drappo azzurro, con la scritta gigantesca Fert. Nelle vie minori, fascie tricolori erano tese da casa a casa creando un giuoco di festoni fantastico. Anche lo stranie ro più ignaro, non avrebbe tardato a capire che questa festa aveva carattere d'eccezione! La visita degli Augusti Principi non era limitata infatti entro l termini di una consueta per quanto brillante, cerimonia. S, A. R. il Principe Umberto di Savoia e S. A. R. la Principessa Maria di Piemonte, giungendo, ospiti attesissimi di Bolzano, consacravano con la loro augusta presenza, tutto un piano rinnovatore di Bolzano e della regione atesina, piano già deciso dal Duce fin dal 1924, che tende a sviluppare tutto un complesso d'opere pacifiche e feconde, tutta una nuova forza di potenziamento industriale e agricolo, destinato a dar lavoro a mio ve braccia, a lievitare nuove ener gie produttrici, a ereditare nuove risorse pel completamento del grande piano autarchico sul quale deve riposare l'indipendenza economica della Nazione e dal quale deve trarre nuovi sviluppi la dinamica dell'Impero. ■ Cosi è che le popolazioni atesine hanno subito sentito vibrare nelle Visite e nelle inaugurazioni che le LL. AA. RR. 1 Principi di. Piemonte hanno iniziato oggi la promessa di un nuovo e maggiore futuro sotto il segno augurale di una giovinezza animatrice di ogni sana energia della Patria. Perciò, anche ogni particolare di cronaca, viene oggi ad assumere, sotto queste tocco augusto, un carattere d'eccezionale festività. Bolzano è stata risvegliata dalle prime ore del mattino dagli squilli marziali degli ottoni. Superbo anzitutto e soprattutto lo schieramento delle truppe d'ogni arma è specialità: imponente e impeccabile spettacolo della forza militare dell'Italia fascista. Alle truppe si alternano e si concatenano poi, in ali magnificamente ordinate, le Camicie Nere dei Gruppi Rionali, i reparti in armi della G.I.L., gli iscritti alle Associazioni mutilati e combattentistiche, gli iscritti ai Sindacati, le Donne Fasciste. E' una folla magnificamente varia, ma anche splendidamente disciplinata, secondo 1 dettami marziali della nuova Italia romanamente rinnovata. Attorno al piazzale della stazione sfolgorano reparti di truppe a cavallo e, ordinati, forbitissimi, i reparti della G.I.L, inrSttletcPrCmrnduccvlsdpsTCrdcodgGpImsviulctsPd Nell'interno della stazione sono n attesa fin dalle 11 autorità e appresentanze. Notiamo subito S. A. R. il Duca di Pistoia.. Alla esta delle autorità civili il Prefeto S. E. Mastromattei, il Federae Vanrielli, anche in rappresenanza di S. E. Starace, il Questore omm. Norcia, il Preside della Provincia, il Podestà. Fra le autoità militari il comandante del Corpo d'Armata S. E. Gu.'di, il comandante la Divisione Carabinieri generale Cantù, il console generale Biscaccianti comandai .^e della Milizia della Zona, nonché una folta rappresentanza di ufficiali superiori Fra le autorità ecclesiastiche S. Em. Endrici, Arcivescovo di Trento, Mons. Geisser Vescovo di Bressanone e Monsignor Kalsher arciprete mitrato di Bolzano, col capitolo. Nel gruppo dei parlamentari, S. E. Marescalchi, Ministro di Stato, il sen. Tolomei e gli onorevoli Manaresi, Chiesa, Carretto, Della Bona, Miori. Della Casa di' S. A. R. il Duca di Pistoia, è presente il conte Ricardi di Netro. Alle 11,45 giunge, ossequiato da S. E. il Prefetto e dalle autorità presenti, S. E. il gen. Pariani, Sottosegretario alla Guerra, in rappresentanza del Capo del Governo. Gli augusti Ospiti E' mezzogiorno ' preciso quando l treno recante i Principi di Piemonte entra in stazione, composto di due locomotive e di .cinque vetture. Le musiche intonano gli inni della Patria mentre scoppia una entusiastica ovazione che dalla tettoia dilaga nella piazza vicina. Presenta le armi il picchetto d'onore del 232° Fanteria presente con bandiera e musica. I Principi di Piemonte scendono dalla vettura ricevuti e ossequiati dalle autorità. S. A- R- la Principessa di Piemonte, che è accompagnata dalia dama d'onore contessa Bossi-Pucci, veste una squisita toeletta bianca e azzurra e reca un magnifico mazzo di fiori purpurei. Quando gli augusti ospiti, dopo aver sostato nella soletta reale, si presentano alla folla ammassata nel piazzale della stazione, una entusiastica ovazione li accoglie. S. A. R. il Principe di Piemonte, che, come è noto, compie questa visita anche in veste di ispettore generale dell'arma di fanteria, sosta un attimo a mirare lo schieramento delle forze armate che presentano le armi mentre le musiche suonano gli inni della Patria. Quindi, gli augusti Principi salgono sull'automobile reale che li attende, accompagnati dal Prefetto e dall'aiutante di campo di S. A. R. il Prìncipe di Piemonte, generale Gamerra. Nella seconda automobile prendono posto S.A.R. il Duca di Pistola, S. E! il generale Pariani e il Federale. Le successive vetture accolgono le altre autorità civili e militari. Il corteo delle automobili attraversa la città fra continui applausi e il suono degli inni. Sarà un'imponente festa d'armi e di popolo, dalla stazione fino al palazzo di Gries, ove i Principi entrano accolti dagli onori- militari d'un picchetto d'onore del 7° Bersaglieri con labaro e dal suono degli inni eseguiti, dalla musica dei Carabinieri in alta uniforme. Sono le 12,30. La eccezionale cerimonia i| finita, ma la città rimane lievitata da un'animazione festosa che la illumina e, direi quasi, la moltiplica. •. • Per i Caduti del V AlpiniLa prima manifestazione di Bolzano è stata nel pomeriggio emulata, per non dire sorpassata, dalla città di Merano e dalle, popolazioni dei borghi e dei villaggischierate lungo il tragitto che i Principi hanno percorso partendo alle 15,30 dal palazzo di GriesTutta la pittoresca vallata era in festa. Innumeri bandiere apparivano alle finestre degli edificpubblici, delle case e anche depiù umili casolari. Si può dire che tutta la popolazione rurale della valle si era riversata sulla bellissima strada asfaltata — vero gioiello turistico — che da Bolzano conduce alla Mendola. Merano aveva compiuto una toeletta da grande occasione. Vessilli, sempreverdi, fiori alpini, facevano della graziosa città un enorme spettacolo ed un delizioso giardino. Truppe, Camicie Nere e popolo si addensavano .lungo le vie e nelle piazze.. Le finestre del grandi alberghi, e perfino loro tetti, apparivano gremite dgente festante. La cerimonia è culminata con l'inaugurazione del monumento a5" Alpini, il reggimento che ha lasciato tanti eroici ricordi di sè nel , i o . n i i e a o la guerra mondiale e che in questi anni ha trasportato il proprio deposito da Milano a Merano. Quer sto monumento — che è l'esatta riproduzione di quello eretto a Milano — è un dono della metropoli lombarda alla gemma turistica del Passirio. Una rappresentanza del la Consulta milanese era presente infatti per esprimere, insieme ai voti della città dinamica, la devo zlone della sua popolazione agli augusti Principi e alla gloriosa Casa Sabauda. I Principi di Piemonte, osse quiati al loro entrare nella città dalle autorità civili e militari, si sono recati in piazza Savoia ed hanno preso posto nel padiglione d'onore, eretto proprio di fronte al monumento, che appariva coperto da un drappo tricolore. Questo momento ha dato luogo, da parte della folla presente, ad una formidabile e indimenticabile ovazione che si protraeva parecchi minuti. I Principi di Piemonte ne apparivano particolarmente toccati e commossi. Dopo le parole del rappresentante della Consulta di Milano, rag. Cattaneo, del col. del 5° alpini, eroico combattente con tre distintivi di ferite, e dell'on. Angelo Manaresi, il comandante del simbolico e glorioso « 10» Alpini » in cui si esprime l'anima dei vecchi trinceristi di montagna, il monumento è stato scoperto tra una rinnovata, caldissima manifestazione di popolo. Davanti al monumento i Principi avevano fatto deporre una grande corona d'alloro con le loro sigle. Due squisiti omaggi sono statofferti ai Principi di Piemonte: da parte delle massaie rurali, un graziosissimo cesto ornato di azzurre genziane e contenente un raro tessuto dell'artigianato locale; da parte della città di Merano un'opera ; in argento massiccio raffigurante un cavallo da córsa. II ritorno a Bolzano dei Principi è stato salutato da un'altra fervidissima manifestazione da parte delle popolazioni rurali, che si erano accresciute anche di innumerevoli schiere di valligiani scese dalle montagne: Alla Casa del Fascio La cerimonia, che ha suggellato questa giornata tanto ricca di entusiasmi e di promesse, si è svolta nella sede della Federazione fascista di Bolzano, ove i Principi dPiemonte sono giunti alle 18,5 accompagnati dalle autorità, tra. le quali era presente anche il generale Pricolo, comandante della Zona aerea. Nelle adiacenze della Casa Littoria, le formazioni della G.I.L. in armi offrivano un indimenticabile spettacolo di marziale giovanilltàUmberto e Maria di Savola hanno sorriso più volte, commossi, davanti all'impeto entusiastico dtanta gioventù in festa. n primo pensiero dei Principi è stato per il Sacrario dei CadutFascisti, davanti al quale hanno fatto deporre una grande corona d'alloro a bacche dorate, recantsui nastri le auguste sigle « U » « M ». Quindi, i Principi hanno visitato, visibilmente compiaciutigli uffici e 1 locali della Federazione. Evocati dalle insistenti e festose grida delle Camicie Nere, degiovani fascisti e del popolò, glaugusti ospiti si sono presentatpiù' volte al balcone, sorridendo ringraziando, Quindi, seguiti dallautorità, hanno fatto ritorno aPalazzo Reale. Questa sera, mentre la città ap pare grandiosamente illuminata nelle vie e nelle piazze i ricordi dquesta prima entusiastica giornata mettono un'animazione insolitai Principi di Piemonte hanno assistito, al teatro Verdi, alla seratdi gala data in loro onore,' col Barbiere di Siviglia, interpreti Margherita Carosio, il Solari e il Vannuccini. Questa serata ha offertnuovo motivo per una calda manifestazióne di devozione e di italianità. Ma tutto ciò non è che un vbrantissimo inizio della giornataanche più densa, che si annunziper domani, in cui ricorre anchla festa dello Statuto. Curio Mortori