Conti di casa e prezzi

Conti di casa e prezzi Conti di casa e prezzi Milioni di' famiglie, tutte .quelle che devono cavarsela a denaro contato e su un mensile che non cresce, e che corre sempre più l'alea della cattiva fortuna che della buona, hanno certamente tirato il fiato alla notizia che dopo il 5 ottobre l'affitto di casa, le bollétte del gas e della luce, il biglietto dell'autobus o della tranvia e i prezzi._più o meno esposti dai bottegai non procureranno sgradite sorprese. Un coro di benedizioni deve essere pervenuto da ógni parte al Comitato Corporativo Centrale. Anche da questo lato, famiglie a milioni potranno vivere tranquille. Si tirerà avanti come .prima, e probabilmente meglio di prima perehè i prezzi di -ciò che si compera all'estero vanno ribassando e qualche beneficio le famiglie dovrebbero risentire nei loro acquisti al minuto; il quale beneficio le può largamente compensare dell'eventuale piccolo aumento del prezzo dèi pane. La discesa dei prezzi dei principali prodotti sul mercato inglese e sul mercato nord americano è notévole e praticamente continuativa: NUMERI INDICI DEI PREZZI ALL' INGROSSO • ANNO 1913 = 100 Inghilterra 8. U. A. (slirlltu) urlìi (dollaro ctrr.)Agosto 1937 119,6 ' 131,6 Setterabre 1957 1-18,0 131,3 Ottobre 1937 115,1 127,8 Novembre 1937 111,8 123,7 Dlcembra 1937 110,5 120.1 Gennaio 1938 110,7 119,5 Fehbraio 1938 108,6 118,4 Harzo 1938 107,4 117,9 Aprllo ]°38 106,0 115,9 Maggio (1» scttim.) 1938 105,0 115,4 Il Comitato Corporativo Centrale e le stesse Corporazioniassistite dai loro. Comitati tecnici, potranno svolgere il loro compito ed acquistarsi ulteriori benemerenze non solo tenendo d'occhio i prezzi perchè non aumentino se non per giustificatissimo motivo, ma anche deliberandone la. diminuzione: ove analogo motivo sussista. Per naturale disposizione ed anche per effetto dei recenti casi monetari, ci preoccupiamo principalmente di impedire o contenere gli aumenti e, se vi si riesce, ci •pare di aver vinto la partitapensiamo che sia già un successo. L'altro compito, di far aderire i prezzi interni delle derrate e delle merci importate, o deloro prodotti, alla diminuzione dei prezzi esterni, ci sembra meno importante ed anche ragionevolmente più limitato. Però non è da trascurarsi perchè l'adesione del mercato interno alla.discesa dei prezzi esterndelle merci importate può, come si è accennato, compensare anche nei conti familiari aumenti di prezzo che, caso per caso, sieno ritenuti legittimi. In questa zona franca dei facilguadagni ricavati dalla differenza di prezzi interni fermi e prezzi esterni diminuiti, c'è largo campo di ùtile lavoro per competenti organi corporativi e per quelli dèi. Ministero dèliCorporazioni. Il produttore ed il commerciante non muovono spontaneamente un prezzo se non per aumentarlo, a' meno che la concorrenza non ne consigli la diminuzione. Ma dove e nei casi in cui la concorrenza è limitata nulla, solamente un filantropsi prenderebbe l'iniziativa e igusto di ridurre i prezzi. Lo potrebbe fare, contro il proprio interesse particolare, lfuomo corporativo, che non va però lasciato a se stesso e nella condizione di liberamente peccare. L'obbligatorietà e la pubblicità dei listini dei prezzi massimi di vendita all'ingrosso eal minuto provinciali o comunali interessano l'economia domestica. Ma devono essere compilati in modo da evitare che i•venditore ne eluda l'obbligatorietà con la pretesa differenzdi qualità. Listino alla manodispute inesauribili per questpretese differenze, e resa a discrezione del compratore più corto di argomenti tecnici chnon sia il suo bottegaio. Quindil listino dev'essere oltrechcomprensibile, completo e senza scappatoie tanto più essendo, come sarà, obbligatorio. Le derrate e le merci dellstessa specie possono essere dvarie qualità perchè varie le hfatte la natura o le ha fabbrcate l'arte dell'uomo, varietqueste ultime phe possono es sere utilmente contenute e rdotte con beneficio dell'economia nazionale. Comunque, queste varietà devono classificarsin modo preciso nel listino obbligatorio dei prezzi. La massaia deve poter credere al listno del proprio Comune, portarlo con sè per controllo, e nodeve essere esposta a capziosdelusioni. E forse sarà bene chi più completi listini non comprendano soltanto gli alimene le merci, cosi dette di largconsumo, ma pure quelle di importante e vasto interesse necui prezzi si annidano i resduati di immunità nei confrondella legge corporativa. 'Se il N:r nlstero delle Corporazioni c<?-icherà la propria atenzione alla comparazione te . d l a , e a e i é a i ritoriale dei prezzi, sulla base dei listini comunali e provinciali, troverà larga materia per una migliore disciplina commerciale. Non solo tra luogo e luogo si constatano differenze cosi notevoli di prezzi da sembrare ingiustificate ed anorma.^ li, ma lo sono pure le variazioni nel tempo. Dall'aprile 1937 al marzo 1938 il prezzo della pasta comune ha subito, secondo le Provincie, aumenti diversissimi, da un minimo del 4,3 per cento ad un massimo del 21.6 per cento; il riso originario camolino da un minimo del 16.7 per cento ad un massimo del 48,1 per cento. Dall'ottobre 1937 al marzo 1938, il baccalà bagnato è aumentato da uri mi. nimo di 0 per cento ad un massimo del 41,7 per cento; il latte dal gennàio 1937 al marzo 1938 da un minimo di 0 per cento ad un massimo del 44,4 per cento. Eccetera. !' Più vasta ed esauriente documentazione può. trovarsi, negli « studi » del Servizio, economico della Confederazione fascista dei lavoratori dell'industria. Quindi non solo sono^diversi i prezzi da provincia àj provincia più che non sembri giustificabile, ma quando si muovono, lo fanno con una diversa velocità che accentua le differenze preesistenti. Nessuno nuò pensare ragionevolmente alla unificazione di tutti i prezzi in tutto il territorio nazionale, ed alla uniformità dei loro movimenti. Ma ei sono delle esagerazioni provinCialistiche che fanno sospettare' una eccessiva autonomia dei mercati locali, se non anche una diversità di criteri-nella formazione dei listini. Ora il mercato interno è orientato al ribasso e segue tardivamente il generale andamento dei prezzi-oro mondiale. Variazioni percentuali dei prezzi al minuto: Dal 1" maggio 1937 al 1° luglio 1937 + 4,07% Dal 1° luglio 1937 al 1° settembre 1937 + 3,17% Dal 1° settembre 1937 al 1° novembre 1937 + 2,88% Dal 1° novembre 1937 al 1° gennaio 1938 + 2,35% Dal 1° gennaio 1938 al 1° febbraio 1938 — 1,07% Il blocco dei prezzi è stato prorogato su un piano in discesa. E quei prezzi massimi previsti dalla disciplina del blocco dovranno gradualmente aderire alle ripercussioni della diminuzione dei prezzi interni o di quelli rimasti comunque liberi. Blocco elastico in un senso e nell'altro, che serve di freno ma che non esclude gli adattamenti.Però non bisogna perdere di vista la circostanza che in regime corporativo il prezzo varia ed è disciplinato in funzione politica, mentre in regime economico-liberale varia automaticamente in funzione concorrenziale. Anche i prezzi interni in regime corporativo influiscono più o meno, e anche nulla, secondo criteri di politica corporativa interna. La manovra' politica del prezzo è un modo per distribuire il reddito nazionale e il lavoro secondo un piano prestabilito. L'aumento deprezzo del grano è compatibilequindi, col blocco e anche con la diminuzione di altri prezziDove si acconsente un aumento di prezzo affluisce in più abbondante misura il reddito nazionale. Quando la massaia fa i conti di famiglia — e la massaia ordina la spesa — non pensa aqueste manovre corporative: eppure i guadagni che le danno il modo di fare le spese che fasono legati a questi criteri diequilibrio e di prosperità di certe grandi categorie, a crisi che vengono evitate, e a un maggiore coefficiente di sicurezza nella vita economica di tutti. In fondo in fondo, quel che importa, disciplinati i prezzi e tante altre cose, è la produzione, quantità e qualità, e la sua crescente abbondanza: il quanto su cui vive il popolo italiano e di cui può disporre per le necessità nazionali e familiari. La politica dei prezzi regola la distribuzione del reddito, ma a sua volta influisce sul piano produttivo della Nazione. Alberto de' Stefani

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