II convegno al Castello Sforzesco

II convegno al Castello Sforzesco II convegno al Castello Sforzesco Il Conte di Torino, Federzoni, Badoglio, in uno stuolo imponente di alte personalità, ascoltano il limpido e vasto discorso che è stato radiodiffuso in tutta Italia Milano, 2 giugno Il secondo Convegno di politica estera, che ha richiamato l'attenzione dell'opinione pubblica europea, non soltanto per l'interesse e la non comune attualità dei temi posti in dibattito, ma pure per il significato squisitamente fascista di questo raduno, che accosta il popolo ai problemi più vitali che l'Italia ha liei mondo, è stato inaugurato questa mattina dal Ministrò agli esteri S. E. Galeazzo Ciano con un vigoróso discorso destinato ad avere una vastissima eco. .11 Ministro, che era arrivato da Roma alle 9,20 assieme ai maggiori funzionari del suo Dicastero e che aveva ricevuti i primi omaggi delle autorità e del popolo appena sceso dal convoglio, ha sostato breve tempo in un albergo del centro. Quindi, accompagnato da S. E. Pirelli, presidente dell'Istituto per gli studi di politica internazionale, si è recato al Castello per la cerimonia. Nel Cortile Ducale, al di là • dell'accesso che ha per fóndale il folto Parco, era schierata, con il gagliardetto del Fascio primogenito e con la fanfara, una formazione di rappresentanze della G.I.L. Attraversata la porta del Mortaio, la vettura del Ministro si ferma in questo cortile. S. E. Ciano era arrivato da Roma accompagnato dal Direttore Generale degli Affari generali. Ministro Vitetti, dal Direttore Generale degli Affari d'Europa e del Mediterraneo, Ministro Buti.- dal Segretario Particolare del Ministro degli' Esteri, gr. uff. Filippo Anfuso e da altre personalità. S. E. Ciano, mentre l'inno Giovinézza si espande, è ossequiato, dal Federale Rino Parénti. Il Ministro passa in rivista lo schieramento, poi si dirige verso lo scalone del Castello, all'inizio del quale si incontra con S. A. R. il Conte di Torino, con S. E. Federzoni in divìsa, di caporale d'onore della Mi' lizia, e con il Maresciallo Pietro Badoglio. Ai lati della scala sono di guardia le « cappe rosse » del Comune. L'elettissima adunata Il Principe Sabaudo ed il Ministro, seguiti e fiancheggiati da uno stuolo di autorità, oltrepassato dopo lo scalone il ponticello di Francesco Sforza, attraversano la ricca sala dei mobili quattrocenteschi e cinquecenteschi, percorrono il salone delle oreficerie e dei pittori lombardi e raggiungono l'imponente sala della Trivulziana, già gremita di un pubblico eccezionale. All'apparire del Ministro, il pubblico balza in piedi, acclama al Duce, scandisce il nome Ciano. Il giovane Ministro, che passa lungo il varco apertosi fra la folla, sorride, ringrazia, saluta romanamente. Il meraviglioso salone, lungo 68 metri e largo 11, completamente rivestito di velluto rosso granata, con grandi finestre che da una parte guardano verso il Cortile Ducale e dall'altra verso Piazza d'Armi, ha un aspetto davvero solenne. Spiccano sul velluto delle pareti i dodici superbi arazzi trivulziani raffiguranti i dodici mesi dell'anno, mentre in fondo, sopra al tavolo d'onore, campeggia "U prezioso quadro del Mantegna, «La Vergine ». Al centro del tavolo prende posto S. E. Ciano, avendo alla destra S. .E. Pirelli ed alla sinistra il vice-podestà Laura. Indietro, tra i busti del Re Imperatore e del Duce, opere insigni dello scultore Wildt, è collocato il gagliardetto del primo Fascio d'Italia. Più indietro ancora brillano le aste degli apparecchi radiofonici. Le autorità a semicerchio fanno corona sulle poltrone poste davanti al tavolo di onore; qui, óltre a-S. A. R, il Conte di Torino, S. E. Federzoni, il Maresciallo Badoglio e S. E. De Francisci, si trovano le LL. EE. Marzano, Gasperini, Ercole Durini di Monza ,il sen. De Michelis, il sen. Caselli, S. E. Alberto De Stefani, gli ammiragli Ducei, Biscia, Maroni, S. E. Belluzzo, 11 sen. Ricci, il sen. D'Amelio, l'ambasciatore Giannini, il sen. Raimondi, S. E. Aldrovandi Marescotti, S. E. Guglielmi, delegati di tutti i ministeri. Poi si estende la fila di tutte le altre notabilità e rappresentanze, espressione cospicua dell'Italia delle scienze, del corporativismo, delle Università. Il Federale ordina il saluto al Re Imperatore ed al Duce, e per primo parla quindi il vice-Podestà dott.' Laura, che all'imponente consesso reca il saluto della città del Carroccio, orgogliosa di essere stata prescelta anche a sede di cosi elevato Convegno, destinato a dire, al di là delle frontiere, come la politica dell'Italia fascista sia indispensabile elemento di equi librio, ma anche, se occorre, po te'nte 'formidabile strumento di difesa della civiltà. La relazione' inaugurale Parla poscia il presidente dell'Istituto per gli studi di politica Internazionale, S. E. Pirelli, che rende omaggio al Conte di Torino ed a S. E. Ciano,' il quale ha dato in guerra il contributo della sua audacia, e nel campo diplomatico quello della sua abilità di negoziatore e di fedelissimo Interprete delle direttive del Duce. S. E. Pirelli conclude il suo discorso inneggiando al Re Imperatore ed al Duce, alti patroni del Convegno, ai quali ha Inviato due fervidi telegrammi di omaggio. Si alza poi S. E. Ciano e parla con voce limpida, marcata, Intel leggibile anche agli ascoltatori più lontani. Numerqse furono le interruzioni,' o con applausi o con vere e proprie acclamazioni: scroscia il primo nutrito battimani all'accenno sulla solidità dell'asse RomaBerlino ed all'amicizia con la Germania nazista; una calda, prolungata ovazione- scoppia allorquando il Ministro fa cenno al glorioso olocausto di- sangue italiano per la difesa della civiltà in terrà di Spagna; nuovi applausi unanimi si hanno al ricordo della recente in tesa italo-britannica e dal discor so pronunziato in merito dal primo ministro Chamberlain.- Infine, allorché, nel nome del Duce l'oratóre dichiara aperto l'alto radu no, il pubblico balza in piedi ed acclama insistentemente. Il discorso del Ministro Ciano, diffuso in tutta Italia dalla radio, è stato ascoltato ovunque con viva attenzione e salutato da applausi calorosi. Riprende -la parola per la relazione inaugurale, S. E. Pirelli, che pone in rilievo la gravità degli eventi che si sono susseguiti in questo biennio e l'imponente attività svolta dalla diplomazia italiana. S. E. Pirelli sottolinea gli avvenimenti sallenti della costituzione dell'asse Roma-Berlino; ricorda gli accordi di Ciano con Stojadinovic; parla dell'accordo italo-inglese dello scorso aprile ed illustra acutamente le ragioni che consigliarono la scelta degli argomenti che saranno discussi, ovviando da un lato alla superficialità e dall'altro alla superspecializzazione, dicendo che fascisticamehte anche nel campo della diplomazia, serve l'esempio della franchezza e chiarezza. Cosi la cerimonia ha termine e S. E. Ciano esce dal Castello Sforzesco, applaudito dalla .folla che si era addensata per attenderlo. Tosto egli si reca in via Borghetto, a visitare la sede dell'Istituto per gli studi internazionali, e sosta nella biblioteca, indugia all'archivio fotografico, all'ufficiostudi ove conversa con due soci. Firmato l'albo d'onore, il Ministro gradisce due pubblicazioni che sono autentiche primizie: 1'«Annuario del diritto internazionale » e la «Guerra civile in Ispagna », ricco di documentazioni inedite. pa Le visite pomeridiane S. E. Ciano si porta subito dopo nel Palazzo della Triennale, dove è allestita la riuscita Mostra delle arti popolari lombarde. Il prof. Sorrento illustra all'illustre visitatore le diverse sezioni, da quella dei cimeli della Lombardia pre-romana e post-romana a quelle del folclore settecentesco ed ottocentesco, fino ai saggi dell'artigiana produzione autarchica. Lasciato il Palazzo delle Arti, il Ministro partecipa all'* Odeon > ad un. banchetto che raduna tutti i partecipanti ai lavori del convegno. Nel pomeriggio S. E. Ciano compie una serie di- visite, ovunque accolto con entusiastico fervore e con vivissima simpatia. Dapprima S. E. Ciano si è recato alla sede della G.I.L. in via Conservatorio, dove le balde e salde legioni delle giovani Camicie nere erano schierate ad attendere l'illustre visitatore. Il Ministro passa in rassegna il reparto sanitario ed i vari uffici del Comando, quindi nel salone principale assiste ad un saggio canoro delle Giovani Italiane, vincitrici dei concorso di Roma, e S. E. Ciano unisce la sna voce al prorompere gioioso di Giovinezza. Più tardi, l'ospite eccezionale ha compiuto una rapida visita alla nuova sede d,el Gruppo rionale fascista « Mussolini >, dove Camicie Nere e popolo l'hanno accolto con una altissima invocazione al Duce. S. E. Ciano ha risposto alla manifestazione dei Fascisti della « Mussolini » e delle schiere dopolavoriste del popoloso quartiere, rivolgendo un fervido saluto al Fascismo milanese. Il « covo » di via Paolo da Cannobio, donde parti il verbo roven- ' te del Capo,, e che si appresta ad essere liberato totalmente dalle basse casupole che lo costringono in angusto spazio, è stato visitato pòi dal Ministro agli Esteri. Quindi S. E. Ciano ha preso visione con palese interesse degli apprestamenti scenici in lavorazione- per il grandioso «Teatro dei ventimila » che per l'« Estate musicale milanese » verrà anche quest'anno trionfalmente varato nel cortile del Castello Sforzesco. S. E. Ciano è ripartito in serata per Roma, ossequiato alla stazione da tutte le autorità cittadine. 1 lavori del convegno Alle 15 al Castello Sforzesco, si sono iniziati i lavori del Convegno. S. E. Federzoni, dopo avere ricordato il discorso pronunziato al mattino dal Ministro agli Esteri S. E. Galeazzo Ciano, ha Iniziato lo svolgimento del primo tema posto all'ordine del giorno:-«La politica italiana nei Balcani: suoi sviluppi e sue prospettive», lumeggiando l'importanza politica, economica e morale del settore balcanico. Hanno quindi parlato Virginio Gayda, l'ammiraglio MarOni, S. E. Volpe, il dott. Cittone, il dott. Berrà, il dott. Melati, l'on. Gray, il " dott. Moschen.i, il dott.' Terruzzi e il dott. Carlo Ciucci. La discussione viene poi rinviata a domani alle 9,30. Chiusa la discussione sul tema, S. E. Federzoni, presidente della sessione, porterà le sue conclusioni.. Avrà inìzio quindi la trattazione del secondo tema: « Autarchia e scambi internazionali », del quale . è presidente S. E. il Maresciallo Pietro Badoglio e relatore generale S. E. Raffaello Riccardi. ' . S. E. il Ministro della Cultura popolare Dino Alfieri, in occasione della inaugurazione del secondo convegno di studi di politica estera, ha inviato il seguente telegramma: « Ho ascoltato con vivissimo interesse radiotrasmissione ottimamente riuscita elevato e significativo discorso S. E. Ciano e riunione inaugurale Convegno ■ politica estera. Desidero che mi vogliate considerare presente a codesta eccezionale manifestazione cosi autorevolmente iniziata ». Precisione e lealtà Berna, 2 giugno. Il discorso del conte Ciano a Milano, annunciato dal giornali e vivamente atteso negli ambienti politici e giornalistici, costituisce il fondamentale tema del commenti odierni. Tutti i giornali pubblicano l'ampio servizio diffuso dalla « Stefani », che è stato anche trasmesso dalla radio nelle tre lingue nazionali. La Neue Zurcher Zeitung pubblica un primo commento nel quale mette in rilievo la precisione e la lealtà del pensiero del dirigente) della politica estera italiana, a l Il Conte di Torino e II Ministro Ciano