La Cirenaica offre al Re lo spettacolo della sua ricchezza

La Cirenaica offre al Re lo spettacolo della sua ricchezza La Cirenaica offre al Re lo spettacolo della sua ricchezza Manifestazioni di metropolitani e di indigeni accompagnano ovunque il viaggio del Sovrane , e e e i i e i a (DAL NOSTRO INVIATO) Derna, 30 maggio. La penultima giornata del viaggio del Re Imperatore ih Libia è dedicata alle realizzazioni rurali della Cirenaica. La regióne percorsa sulla Litoranea, da. Driana a Tocra, e dà Barce a Cirene, è amenissima. Le colline del Gebel El Achar e. del'Velluta Vadi Bl Cuf, ristorano e rallegrano il cuore italiano. li paesaggio rievoca fortemente qualche vallata canavese o dell'Alto Isonzo. Pendici e brevi radure sono . dominate dà stupendi esemplari di cipresso, albero che accentua, con il suo aspettò alpestre, il colore italiano della] magnifica regione. A Barce Nelle Provincie cirenaiche si esercita con maggiore impegno la politica rurale e demografica del Governatorato. La presente e decisiva . fase è caratterizzata dalla sosta della assegnazione delle ampie concessioni di mille o duemila ettari. Non si concedono grandi lotti di terreno da valorizzare che ih rarissimi casi, e quando il concessionario apporta. non solo l'iniziativa e il lavoro personale, ma anche cospicui capitali. Tale sosta è suggerita dai risultati acquisiti nella precedente esperienza. Il sistema delle grandi concessioni dimostra di non essere adatto al largo e facile assorbimento del proletariato rurale. Quindi, a mezzo dell'Ente della Colonizzazione della Libia si prò cede alla costituzione di. numerosi centri rurali e all'intenso appoderamento delle famiglie immigrate. Con saggia e moderata'politica, il Govèrno generale favorisce, senza lèdere i legittimi interessi dei grandi concessionari, lo spezzettamento del latifondo, che è anda to fatalmente formandosi in-que.sto primo decennio di costruttiva valorizzazione. Si prevede che la attuale superficie della, Tripolitania è della Cirenaica, '■ bonificata dai grandi concessionari, con il contributo del Governo,-se appoderata potrà assorbire circa il triplo delle famiglie che attualmente ospita. La magnifica visione delle colli ne della Cirenaica, comincia pochi chi\ometri fuori dell'abitato di Bengasi. Il paesaggio è di un pittoresco romanticismo. Prima di riflettere all'alto valore sociale di questa magnifica opera di colonizzazione,-che sfila innanzi ai nostri occhi, non si può fare a meno di considerare il valore estetico e turistico di questi amenissimi colli Ecco, al sommo di una calva montagnola, il candido castello di Bacur, sede della sezione dei Carabinieri. Sulle pendici i militi sono al lavoro • con alcuni indigeni, intenti al rimboscamento, Le popolazioni di Driana e Tocra, metropolitane e indigene,-salutano calorosamente il corteo regale, al suo passaggio. Particolarmente vibrante è la .dimostrazione di entusiasmo e ' di affetto da parte delle maestranze occupate nella costruzione degli edifici del nuovo centro rurale « Francesco Baracca», le cui.impalcature sono largamente pavesate. Prima che la Litoranea pieghi a sinistra per ascendere il Gebel cirenaico, un centinaio, di cavalieri beduini accompagna con rapido galòppo il corteo regale. I nostri fedeli libici cavalcano piccoli, generosi e vivacissimi cavallini berberi. Si giunge rapidamente nell'abitato di Barce, sede del comando della Divisione c Cirene » e importantissimo centro agricolo. La cittadina è amenissima e si estende au un'altura di oltre ottocento metri. La numeroaa popolazione metropolitana, gli ufficiali, i eoi ] a dati e i rurali so: a,c '-i.ierati innanzi alla Residenza e al Comando della Divisione. Il Sovrano è ricevuto dal gen. Spaiocco e dalle autorità cittadine, mentre si svolge un'entusiastica dimostrazione. Il Sovrano si trattiene brevemente nella Residenza. Per offrire un esempio della tempra dei libici che collaborano per la nostra politica africana, ricorderemo uno sciumbasci addetto al servizio d'ordine pubblico., il cui petto è coperto di due medaglie d'argento e di. quattro croci '■ di guerra. Si chiama Yueli Ben Yeden. Il corteo regale passa anche attraverso i costruendi quartieri di Barce, destinati alle famiglie degli ufficiali e composti da eleganti palazzine, dalle caserme dei reggimenti divisionali e da molti altri edifici pubblici, privati e militari. Cifre eloquenti Nel territorio di Barce sorge il centro rurale « Umberto Maddalena ». Prima di arrivarvi, ammiriamo le opulenti coltivazioni • di queste colline, dove la mietitura è già avvenuta. La zolla feconda si mostra bruna, quasi nera. Il Gebel cirenaico produce un otti mo grano duro, pregiatissimo per la fabbricazione delle paste alimentari. In altre zone il grano biondeggia foltissimo. L'annata è eccezionalmente propizia. Si prevede un raccolto di 150 mila quintali di grano e 'di 300 mila d'orso L'orzo cirenaico è particolàrmen te richiesto dalle distillerie scozzesi, per la fabbricazione del whisky. Magnifica è la coltura arborea; abbondano gli olivi, i mandorli, i melograni, gli aranci. Particolare commozione' suscita in noi tutti la visìotie di decine i e decine di case rurali, aggrup paté per due o per quattro. Le famiglie rurali sono schierate sull'aia: padre, madre e figli, bambini e giovanetti. Ecco due bovi possenti, dalle corna infiorate e aggiogati al carro: Ecco l'aratro e i covoni di grano. La. vita di questi uomini dalle spalle possenti e dalle madri feconde è sposata indissolubilmente a questa terra nuova. I rurali del circondario di Barce hanno schierato al passaggio del corteo regale, decine e decine di motoaratrici, trattori, trebbiatrici e mietitrebbiatrici. Ove termina il già effettuato appoderamento del «Maddalena-» si vedono alcune decine di trattori imbandierati, che per la prima volta sventrano con l'erpice la vergine zolla. ' Non è inutile qualche eloquente cifra: ottanta famiglie abruzzesi e calabresi, del borgo «Luigi Razza », hanno bonificato, duemila ettari, suddivisi in 101, poderi. Si contano 61,6 abitanti che hanno procreato 67 figlioli e messo a dimora mezzo milione di piante. I nostri valorosi soldati dell'erpice esibiscono al Sovrano i campioni, prodotti dai loro poderi e i formaggi. Ma la visione di questa regione africana, che ridiventa romana attraverso il lavoro e la fecondità, culmina con la cerimonia a Beda Littoria, ^potente per il suo significato sociale. Alberto Consiglio B

Persone citate: Alberto Consiglio, Beda, Francesco Baracca, Umberto Maddalena, Vadi